martedì 17 marzo 2015

Faerberia carbonaria (Alb. & Schwein.) Pouzar

Scheda redatta dal Sig. Marino Zugna del Forum AMB di Muggia

Faerberia carbonaria (Alb. & Schwein.) Pouzar [as 'carboniaria'], Česká Mykol. 35(4): 187 (1981)

Basionimo: Merulius carbonarius Alb. & Schwein. 1805

Sinonimi: Cantharellus anthracophilus Lév., Annls Sci. Nat., Bot., sér. 3 20: 236 (1841) [1843]. Cantharellus carbonarius (Alb. & Schwein.) Fr., Hymenomyc. eur. (Upsaliae): 456 (1874). Cantharellus leucophaeus (Pers.) Nouel, Mém. Soc. Imp. Sci. Agric. Arts Lille: 1 (1831). Cantharellus radicosus Berk. & Broome, Ann. Mag. nat. Hist., Ser. 3 18: 54 (1866). Cantharellus umbonatus var. carbonarius (Alb. & Schwein.) Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 318 (1821). Geopetalum carbonarium (Alb. & Schwein.) Pat., Hyménomyc. Eur. (Paris): 127 (1887). Lentinus carbonarius (Alb. & Schwein.) Kühner, Bull. mens. Soc. linn. Lyon, Num. Spéc. 49: 895 (1980). Merulius carbonarius Alb. & Schwein., Consp. fung., in Lusatiae Superioris Agro Niskiensi Crescentium e Methodo Persooniana (Leipzig): 375 (1805). Merulius leucophaeus Pers., Mycol. eur. (Erlanga) 2: 15 (1825). Merulius umbonatus subsp. carbonarius (Alb. & Schwein.) Pers., Mycol. eur. (Erlanga) 2: 14 (1825). Merulius umbonatus var. carbonarius (Alb. & Schwein.) Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 318 (1821). Xerotus degener sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)

Descrizione della raccolta.
Pileo Ø 20-50 mm, da prima convesso quindi più o meno spianato, alle volte inciso, anche lobato, zona discale profondamente ombelicata, margine, nei giovani, fortemente involuto, filo crenulato; superficie pileica adnata, radialmente fibrillosa, alle volte zonata concentricamente nella zona marginale, mediamente igrofana, da grigio-bruna a bruno-nerastra.
Lamelle: fortemente decorrenti, molto spaziate, alle volte forcate, pliciformi, spesse, intercalate da lamellule, inizialmente biancastre poi crema-ocracee.
Stipite: 15-50 x 2-5 mm, cilindrico, centrale o leggermente eccentrico, ingrossato alla base, pieno, elastico, finemente tomentoso, concolore al pileo, alle volte più chiaro, base ricoperta da feltro miceliare biancastro.
Carne: coriacea ed elastica, grigiastra, odore e sapore non rilevati.

Caratteri microscopici.
Spore (6,51) 6,92-8,79 (9,19) x (2,69) 3,43-4,54 (4,80) µm, in media 7,80 x 3,89 µm, Q. = (1,65) 1,8-2,27 (2,50) Qm, = 2,02, Vol. = (25,4) 44,4-91 (106,5), Vol.m.= 63,2, da subcilindriche ad ellissoidi, lisce, ialine, a parete sottile, spesso con una grossa guttula centrale, inamiloidi, indestrinoidi.
Basidi 43,6-50,7 x 6,4-8,7 µm, in media 46 x 7,5 µm, tetrasporici, bisporici e monosporici, strettamente e lungamente clavati. Subimenio composto da cellule subisodiametriche, ialine, gelificate, misuranti in media 5,5-11,5 µm.
Trama lamellare dimitica, composta da ife con Ø 2-4 µm, mediamente gelatinizzate, tortuose; ife generatrici a parete più o meno sottile, settate e con giunti a fibbia, frammiste ad ife scheletriche con parete spessa fino a 2 µm, tortuose e irregolari, non ramificate, non settate. 
Cheilocistidi 71-145 x 8,5-14,5 µm, in media 199 x 12 µm, strettamente fusiformi, base più o meno lungamente pedicellata, spesso ricurva, metuloidi, parete spessa 1,7-6,0 µm, ricoperti da cristalli giallastri nella porzione apicale; destrinoidi. Pleurocistidi simili ai cheilocistidi sia nelle forme che nelle misure. 
Peli cistidioidi 68 x 11 µm, apice 4-6,5 µm, da lageniformi a subcilindrici, subcapitulati, poco abbondanti, presenti sia sul filo lamellare che sulle facce, non metuloidi, non destrinoidi.
Pileipellis formata da una cutis più o meno parallela, composta da ife settate, con Ø 2,5-8,5 µm, e terminali ad estremità smussata; pigmento intracellulare citoplasmatico di colore brunastro ed epiparietale incrostante formato da granulazioni brunastre.
Pileocistidi 54,5-86 x 9,5-18 µm, apice 4-8 µm, da scarsi a rarefatti, da lageniformi a subcilindrici e sinuosi, a parete sottile, ialini.
Trama pileica dimitica, formata da ife con Ø 3,5-5 µm, fortemente gelatinizzate, tortuose; ife generatrici a parete sottile, settate e con giunti a fibbia; frammiste ad ife scheletriche con parete spessa fino a 2 µm, non settate.
Caulopellis dimitica, composta da ife con Ø 2,5-9 µm, leggermente gelatinizzate, tortuose; ife generatrici a parete sottile, settate e con giunti a fibbia frammiste ad ife scheletriche con parete spessa fino a 2,5 µm.
Caulocistidi versiformi, da strettamente, fusiformi, con base più o meno lungamente pedicellata e spesso ricurva, misuranti 54-121 x 8-13,5 µm, metuloidi, parete spessa 2-3,5 µm, scarsamente ricoperti da cristalli nella parte superiore; frammisti ad altri, di tipologia lageniforme o subcilindrica, in entrambe i casi con apice da appena allargato a subcapitulato (simili ai peli cistidioidi), misuranti 44-135 x 7-13,5 µm, con apice 6,5-14 µm, con parete sottile o alle volte spessa fino a 1,5 µm.
Giunti fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.

Dati di raccolta e Habitat. N. scheda: 3929. Data di ritrovamento: 29/10/2008. Località: Bosco del Bucione Santo
Stefano. Comune: Torricella Sicura. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: f. 3. Habitat: Bosco di quercia, su terreno bruciato. Legit: Bruno de Ruvo. Determinatore: Zugna M.

Osservazioni: Faerberia carbonaria si caratterizza per i basidiomi con trama a struttura dimitica, i cistidi a parete molto spessa e con apice incrostato, molto simili ai lamprocictidi di alcu­ne Corticiaceae e per l'habitat particolare.
Fino a pochi anni fa inquadrata ella famiglia Pleurotaceae, assieme al genere Hohenbuehelia (che però possiede una trama struttura monomitica), trova ora sistemazione nella famiglia nella famiglia Polyporaceae (Hibbett & Thorn - 2000).

Bibliografia:
Breitenbach J. & F. Kränzlin - 1991: Champignons de Suisse. Tome 3. Boletes et Champignons à lames 1ère partie. Luzern, 364 pp.
Franchi P. & M. Marchetti - 1992: Società Veneziana di Micologia. Erbario Micologico del Museo Civico di Storia Naturale di Venezia. Scheda n° 296.
Noordeloos M. E. - 1990: Flora Agaricina Neerlandica 2. Pleurotaceae, Pluteaceae, and Tricholomataceae (1). Rotterdam: Balkema. 137 pp.
Watling, R. & N. M. Gregory - 1989: British Fungus Flora. Agarics and Boleti 6. Crepidotaceae, Pleurotaceae and other pleurotoid agarics. Edinburgh: Royal Botanic Garden. 157 pp.
Hibbett D. S. & R. G. Thorn - 2000: The Mycota: Systematic and evolution VII part b, pag. 121-132.

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Faerberia carbonaria

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