domenica 15 marzo 2015

Pluteus petasatus (Fries) Gillet

Scheda tratta dal sito dell'AMINT Tutto Funghi

Pluteus petasatus (Fries) Gillet

Tassonomia
Ordine Agaricales
Famiglia Pluteaceae
Genere Pluteus
Sezione Pluteus

Sinonimi
Pluteus curtisii (Berk. & Br.) Saccardo
Pluteus patricius (Schulzer) Boudier; sinonimia non accettata dai micologi anglo-americani (Orton, Banerjee & Sundberg)

Etimologia 
Pluteus: dal latino, macchina d'assedio con tettoia di legno.
petasus: dal latino = cappello da viaggio, per le grandi dimensioni del cappello

Cappello 
6-15 cm di diametro, da giovane emisferico-campanulato poi a maturità convesso o appianato, con leggere depressioni o un largo umbone centrale. La cuticola è generalmente biancastra o grigio-pallida, liscia, setosa con al centro delle minuscole fioccosità o squamule brune. In alcuni casi (o a tempo secco) la superficie diventa invece più ricoperta di squamosità brune. Carnosità media. Il margine acuto ha orlo ondulato e disteso, non striato.

Imenoforo 
Lamelle libere al gambo, molto fitte e sempre intercalate da lamellule. Sono di forma ventricosa e rimangono a lungo di colore bianco, arrivando a toni rosa-salmone solo a piena maturità. Il filo è intero.

Gambo
6-12 cm in lunghezza e 0,5-1,5 cm di spessore, da cilindrico, con sommità più o meno attenuata, a claviforme, con base dilatata fino a semibulbosa. Di colore biancastro, ma solcato soprattutto nella parte inferiore da fibrille innate brune, spaziate.

Carne 
Fungo eterogeneo (cappello che si stacca facilmente dal gambo per la diversa struttura ifale). La carne è abbastanza soda soprattutto nel gambo, più fragile nel cappello. Colore biancastro marmorizzato. L'odore è nauseoso-dolciastro, con sapore mite.

Habitat
Cresce fascicolato (anche più di 5 elementi) su segatura o ceppi e resti di latifoglie (Fagus spp, Populus spp) dalla tarda primavera all'autunno nei boschi. Abbastanza comune.

Commestibilità o Tossicità
Non commestibile.

Osservazioni
L'odore nauseoso, la taglia medio-grande e la crescita quasi sempre cespitosa sono tutti caratteri che ne permettono l'individuazione a livello macroscopico. La forma con cappello più squamoso fu elevata a rango di specie col nome di Pluteus patricius da Boudier agli inizi del 1900, ma è stata recentemente sinonimizzata con P. petasatus da Vellinga; tuttavia la scuola anglo-americana (Orton, Banerjee & Sundberg) mantiene le due specie separate.

Somiglianze

Esistono vari Pluteus biancastri ma inodori o di taglia inferiore: si tratta di specie tutte piuttosto rare e con caratteri microscopici differenti: ad es. Pluteus pellitus (Pers.) Kumm. arriva al max. ad un cappello di 8 cm di diametro, è inodore e ha giunti a fibbia.

Pluteus petasatus

Pluteus petasatus

Pluteus petasatus

Pluteus petasatus

Pluteus petasatus


Pluteus petasatus


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