mercoledì 25 gennaio 2017

Ischnoderma benzoinum (Wahlenb.) P. Karst.

Ischnoderma benzoinum (Wahlenb.) P. Karst.

Testo scheda Massimiliano Berretto dal sito www.photomazza.com


Il termine “benzoinum” deriva dal latino “benzoinus” = con odore di resina balsamica che stilla dallo Styrax benzoin dell’India.

In Italia e in Spagna non si usano nomi “comuni” per questa specie; in Francia, invece, è conosciuto come “Polypore balsamique”,”Polypore à odeur de benjoin”; in Germania “Schwarzgebänderter Harzporling”; nel Regno Unito “Benzoin Bracket”.

Descrizione del Genere

A questo genere appartengono basidiomi annuali, sessili, mensolati, spesso a forma di ventaglio, dapprima soffici poi molto duri, con una superficie pileica tomentosa per poi divenire una crosta, di colore bruno scuro fino a nerastro.

Imenio poroide biancastro che scurisce al tocco.

Sistema ifale dimitico con le ife generatrici fibulate e le ife scheletriche ialine o brune, basidiospore cilindriche, non amiloidi, lisce, bianche in massa.

Specie saprotrofe di conifere e latifoglie, agenti di carie bianca.

La specie typus è Ischnoderma resinosum (Fries) P. Karsten 1879.

Descrizione della specie

Cappello: basidiomi sessili, piatti, lunghi fino a 20 cm, con raggio fino a 14 cm e spessore di 2 cm, gli esemplari giovani hanno superficie finemente tomentosa e consistenza carnosa, rosso-bruna o bruna, per divenire duri e con una crosta resinosa nera con zonature concentriche, l’orlo è sempre più chiaro e ondulato e spesso ripiegato verso il basso.

Imenio: pori biancastri, rotondo-angolosi, 4-6 per mm, negli esemplari più maturi diventano bruni, scuriscono se toccati, tubuli bruni di circa 1 cm di lunghezza.

Gambo: assente.

Carne: il contesto ha una spessore di circa 1 cm, molle e biancastro da giovane, ocra e duro maturando.

Habitat: si sviluppa soprattutto in autunno quasi esclusivamente su conifere.

Commestibilità: senza alcun valore.

Reazioni: il contesto diventa marrone-nero con il KOH.

Lungo anche 20 cm, con raggio fino a 14 cm, è prima tomentoso e carnoso e poi crostoso e duro © Giuseppe Mazza
Microscopia

Struttura ifale dimitica con ife scheletriche giallo chiaro a parete grossa di 3-6 µm di diametro, ife generative settate, ialine, con giunti a fibbia, di 3-8 µm di diametro.

Cistidi e cistidioli assenti.

Basidi clavati, tetrasporici, ialini, con giunto a fibbia basale, di 10-15 × 3,5-4,5 µm.

Basidiospore cilindriche, ialine, lisce, non amiloidi, con pareti sottili e ripiegate su di un lato, misurano 5-6 × 2-2,5 µm.

Osservazioni:
E’ una specie abbastanza diffusa nell’emisfero boreale, non frequente in Italia, l’altra specie del genere, Ischnoderma resinosum (Fries) P. Karsten 1879, è molto simile macroscopicamente, ma cresce es- clusivamente su latifoglia, preferibil- mente faggio ( Fagus sylvatica ).

Una qualche possibile confusione si potrebbe avere con Meripilus gigantesus (Persoon) P.Karsten 1882, che però è facilmente riconoscibile per l’annerimento al tocco, non istantaneo, in tutte le sue parti, e per la crescita preferenziale su Castanea sativa e Fagus sylvatica, inoltre le spore sono ellissoidali e più grandi 5,5-7,5 × 4,5-6 µm.

Ife germinative e scheletriche, basidi e spore di Ischnoderma benzoinum © Pierluigi Angeli
Si può anche confondere con Bondarzewia mesenterica (Schaeffer) Kreisel 1984, che, pur condividendo l’habitat, cresce su radici affioranti di Picea abies e Abies alba, ha però i pori biancastri, angolosi ed irregolari, i tubuli e il contesto concolori, le ife prive di giunti a fibbia, le spore amiloidi, subglobose e verrucose.

Sinonimi
Boletus benzoinus Wahlenberg, 1826 (basionimo); Ischnoderma resinosum f. benzoinum (Wahlenberg) Pilát, 1937; Lasiochlaena benzoina (Wahlenberg) Pouzar, 1990; Polyporus benzoinus (Wahlenberg) Fries, 1828; Polystictus benzoinus (Wahlenberg) Bigeard & H. Guillemin, 1913; Trametes benzoina (Wahlenberg) Fries, 1838; Ungulina benzoina (Wahlenberg) Patouillard, 1900.


Ischnoderma benzoinum photo by B.de Ruvo

Ischnoderma benzoinum photo by B.de Ruvo

Ischnoderma benzoinum photo by B.de Ruvo

domenica 22 gennaio 2017

Mycena erubescens Höhn.

Scheda tratta dal volume 1° di "Mycena d'Europa" di G.Robich edito CSM AMB

Foto Micro del Sig. Carlo Zovadelli

Mycena erubescens Höhn.

Descizione macroscopica:

Cappello: 4.16 mm, emisferico, conico-campanulato, campanulato, con o senza umbone ottuso, grigio-bruno, bruno chiaro, bruno-rossiccio chiaro, grigio-bruno-rossiccio, bruno-rossiccio, sempre con tonalità più scura al centro, ricoperto da una pruina biancastra, glabrescente, striato per trasparenza o striolato fino quasi all'umbone; margine più chiaro o pallidescente, concolore in alcuni esemplari.

Lamelle: in numero di 14-18 con lamellule (1L = 1-3 lam.), non molto fitte, a volte un poco ventricose o larghe alla base, ascendenti-adnate o decorrenti per piccolo dentino, bianche, bianco-grigie, grigio pallide, orlo irregolare, bianco. Alla frattura e al tocco prendono, dopo breve tempo, una colorazione bruno-rossiccia o pallida-rugginosa.

Carne: esigua, quasi inesistente nei piccoli esemplari reperiti su cortecce, biancastra, grigia ogrigia-bruna,pellelucida sotto la cuticola; odore indistinto o appane rafanoide, sapore nettamente amaro.

Gambo: 0,5-1 x 20-65 mm, cilindrico, cavo, cilindrico, lucente, raramente diritto, flessuoso, tenace, elastico-fragile, pruinoso, glabrescente-lucente sall'apice, inizialmente bianco translucido, quindi gradualmente bruno translucido, o bruno per tutta la lunghezza oppure ancora bruno-rossiccio translucido, bruno-rosso, bruno-rosso scuro; base non o poco radicante con peluria bianca o biancastra, alla frattura secerneun latice più o meno biancastro e un po' meno amaro.

Habitat: gregari, anche in gruppi di numerosi esemplari, su cortecce muschiose di tronchi viventi, gregari in gruppetti di due o tre esemplari sul terreno, aderenti o nelle vicinanze della base di tronchi di varie latifoglie, in autunno.

Mycena erubescens photo by B. de Ruvo

Mycena erubescens photo by B. de Ruvo

Cheilocistidi x 1000 photo by Carlo Zovadelli

Cheilocistidi x 1000 photo by Carlo Zovadelli

Spore photo by Carlo Zovadelli

sabato 21 gennaio 2017

Discina melaleuca Bres. 1898


Discina melaleuca Bres. 1898
determinazione e foto micro dell'amico Marino Zugna AMB Muggia

Ascomicete primaverile dall'apotecio a forma di piccola coppeta nerastra retro biancastro con piccolissimo peduncolo. Trovato in due occasioni sempre su terreno nei pressi di ginepro, come tutte le discine è sempre problematico trovarle in uno stadio di maturazione sporale ottimale ma il Maestro Marino riesce sempre a tirar fuori il meglio dai funghi.



Discina melaleuca photo by B. de Ruvo

Discina melaleuca photo by B. de Ruvo

Discina melaleuca photo by B. de Ruvo

Discina melaleuca photo by B. de Ruvo

Aschi con spore photo by M.Zugna


Melanogaster variegatus (Vittad.) Tul. & C. Tul.

Melanogaster variegatus (Vittad.) Tul. & C. Tul.

Ritrovamento di Agosto 2016, determinazione e foto micro del Sig. Marino Zugna


tra faggi, aceri,pioppi, sul terreno lungo il sentiero, pallina da 3 cm circa di diametro di colore marrone, annerente alla manipolazione, alla sezione si notano delle cellette nerastre contenente liquido nerastro
Carpoforo: Ø 15-45 mm. subgloboso, tenace, elastico, decorato da basse e piccole gibbosità, di colore giallastro, ocraceo, poi bruno-rossastro, con macchie nerastre dove manipolato..
Gleba: nera, suddivisa da cellette subglobose o angolose, a maturità piene di una matrice gelatinosa nerastra.Odore: intenso fruttato.

Melanogaster variegatus photo by B.de Ruvo

Melanogaster variegatus photo by B.de Ruvo

Melanogaster variegatus photo by B.de Ruvo

Spore di Melanogaster variegatus photo by M.Zugna


domenica 15 gennaio 2017

Mycena metata (Secr. ex Fr.) P. Kumm.

Descrizione macroscopica tratta dal testo "Mycena d'Europa" vol 1 di G.Robich edito dal CSM AMB
Studio e foto micro effettuati dal Sig. Carlo Zovadelli

Mycena metata (Secr. ex Fr.) P. Kumm.

Descrizione macroscopica:

Cappello: 6-10 mm, campanulato, conico-campanulato, emisferico, espanso, scarsamente umbonato, striato per trasparenza, appena vischioso, con pruina biancastra, glabrescente, bruno chiaro, crema, crema-rosato, crema chiaro, crema-grigio, con riflessi giallastri o rosati, il disco bruno scuro, bruno-grigio o crema scuro, margine più chiaro, pallidescente, bianco-crema.

Lamelle: in numero di 22-30 con lamellule (1L = 1-3 lam.), abbastanza fitte, strette o poco ventricose, unite da venature, ascendenti, adnate o un poco decorrenti per un piccolo dentino, bianche, bianco-crema, soffuse di rosa, orlo più chiaro o biancastro.

Carne: bianca pellucida, crema pellucida sotto cuticola, con odore indefinito, come di rafano o di iodoformio e sapore non accertato.

Gambo: 1-2 x 45-90 mm, subcilindrico, tendente a restringersi debolmente verso l'alto, cavo, flessuoso, curvo, pruinoso-grabrescente, lucente, bianco translucido in alto, poi interamente bianco pellucido, bruno scuro, bruno soffuso di rosa, con fibrille bianche in basso, base poco radicante.

Habitat: gregari, nel muschio, su residui e su lettiere di aghi e di foglie al suolo (Picea, Fagus), alla base di tronchi muschiosi in decomposizione.

Mycena metata photo by Bruno de Ruvo

Mycena metata photo by Bruno de Ruvo


Ife esterne caulocutex photo by Carlo Zavadellli 
Cheilocistidi photo by Carlo Zovadelli




Mycena adonis (Bull. Fr.) Gray

Scheda con descrizione tratta da "Mycena d'Europa" di G.Robich edito AMB CSM
Studio e foto micro dell'amico Carlo Zovadelli

Mycena adonis (Bull. Fr.) Gray

Descrizione macroscopica:

Cappello: 6-12 mm, emisferico, conico-campanulatlo,grabro,senza striature o poco striato per tasparenza, rosso corallo, rosso-rosa, margine concolore , rosa salmone o rosa.

Lamelle: in numero di 12-16 con lamellule (1L=1-2 lam-), non fitte, poco larghe, unite da venature,ascendenti, adnate o decorrenti per un piccolo dentini, rosa,rosa chiaro, orlo bianco.

Carne: quasi nulla, carnicino translucido sotto cuticola, sapore e odori non accertati.

Gambo: 1-2,5 x 18-34 mm, quasi cilindrico, tendente a restringersi dalla base verso l'alto, cavo, fragile, pubescente, delicatamente fioccoso in basso, grabrescente, bianco translucido o bianco per tutta la lunghezza, base con fibrille bianche.

Habitat: isolato o gregario al suolo fra gli aghi,foglie,frustuli, residui legnosi in decomposizione e muschio

Osservazioni:
Mycena adonis può, alle volte, presentarsi in forme diverse ed essere fonte di incertezza come d'altronde altre specie similari : M.acicula, M.acrocephala, M.floridula e M.leptophylla.

Le foto ritraggono due ritrovamenti, lo studio micro del Sig. Carlo Zovadelli riguarda i soggetti visibili nelle prime due foto mentre l'altra raccolta è stata studiata  dal Sig. Giovanni Robich.

Mycena adonis photo by B.de Ruvo

Mycena adonis photo by B.de Ruvo

Mycena adonis photo by B.de Ruvo

Mycena adonis photo by B.de Ruvo

Mycena adonis photo by B.de Ruvo

Mycena adonis photo by B.de Ruvo

Spore photo by C.Zovadelli

Basidi photo by C.Zovadelli

Cellule terminali caulocutex photo by C.Zovadelli

Cheilocistidi photo by C.Zovadelli