la determinazione dopo uno studio così approfondito da parte del Sig. Roberto Cagnoli è quasi certa ma necessità di ulteriori conferme.
Questa è l'analisi:
Una raccolta molto interessante che merita qualche riga di spiegazione visto che, se la determinazione risultera' confermata,sarebbe la prima raccolta dopo quella degli autori della specie del 2018.
Al gruppo delle Petiginose appartengono specie molto piccole, probabilmente le piu piccole di tutto il Genere, il cui cappello spesso non va oltre un centimetro di diametro; oltre per la dimensione sono caratterizzate da un gambo interamente pruinoso,senza bulbo marginato, spore piccole e moderatemente gibbose, con forma irregolare, a volte solo angolose.
Rimanendo tra le specie europee,tra le specie che a noi interessano ( escudendo quindi quelle di microselva o quelle descritte con spore diverse come Inocybe ambigua)troviamo , Inocybe petiginosa,Inocybe rufoalba, Inocybe jacobi,Inocybe castanea(sapinea) e appunto Inocybe euganea,tutte specie molto simili tra loro
Come dipanare dunque la matassa: intanto dal punto di vista macroscopico si puo grossolanamente iniziare a separare le specie che hanno un tipico aspetto bicolore,anche zonato, a causa dell'abbondante velo bianco a contrasto col colore della cuticola,da quelle a colore piu o meno uniforme con velo molto meno sviluppato di queste ultime fanno parte Inocybe castanea(sapinea) e inocybe euganea.
Naturalmente, come spesso accade, le specie si presentano con aspetto per nulla tipico, non e' raro trovare quindi manifestazioni con colorazioni uniformi anche nelle specie " bicolori".
Come escludere quindi questa possibilita'?
La microscopia di queste specie,e' molto simile,non di rado praticamente sovrapponibile(con piccole differenze di misure sporali),pero' c'e' un caratteristica molto evidente e costante in alcune specie : ovvero sia, la parete dei cistidi che a contatto con soluzioni ammoniacali o al KOH
anche a basse percentuali reagice in modo molto netto, colorandosi di un giallo cromo molto intenso.
Solo due specie invece hanno pareti negative o molto debolmente positive, Inocybe castanea( sapinea) e Inocybe euganea.
Un'altra particolarita' ,da prendere pero con cautela,e' presente nei cistidi di queste due specie: una tipica granulazione nella parte alta del collo.(nelle foto al microscopio la negativita' e la granulosita' si vedono senza ombra di dubbio.)
Se tre indizi quindi fanno una prova , anche se e' sempre d'obbligo andare con i piedi di piombo si puo pensare con una ragionevole certezza che la raccolta in oggetto appartenga a una di queste due specie; Inocybe castanea o Inocybe euganea
Assai piu complicata e' la separazione tra le due pero' perché la raccolta dii Bruno presenta colorazioni molto scure(forse dovute alla pioggia presa), non riconducibili a nessuna delle due specie; siamo quindi di fronte ad una manifestazione non tipica.
Inocybe castanea presenta colorazioni brune-nocciola, con tonalità rossastre sia sul cappello che sul gambo, cose totalmente assenti nella nostra raccolta inoltre viene descritta legata alle conifere : (anche se io la trovai gia' in un parco cittadino di lugano, sotto quercia e pino, e Esteve-raventos( 2009) ne descrive delle raccolte anche sotto Leccio ,quindi probabilmente l'habitat della specie e' piu vario); e' anche di gran lunga la piu grande del gruppo, arriva fino a 3/4 cm, mentre i funghi della ns raccolta sono malapena 2 cm
Inocybe euganea invece, più piccola, di habitat di latifoglie , ha colorazioni sicuramente più chiare della nostra raccolta, ma non presenta tonalità rossastre.
Quindi, con tutte le cautele del caso, ma con una certa convinzione, si determina questa raccolta come Inocybe cfr euganea, sperando le prossime raccolte confermino il tutto.
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