Inocybe godeyi Gillet
Determinazione micro del Sig. Roberto Cagnoli
Scheda da Funghi Italiani
Cappello
Di piccole medie dimensioni (1,5 -3,5 cm), inizialmente conico-campanulato, presto convesso, infine piano, con presenza di un umbone generalmente ben pronunciato, ma a volte anche poco evidente. Superficie pileica di aspetto compatto in gioventù, sviluppandosi decorata da piccole squame che partono da circa metà raggio, margine inizialmente regolare e leggermente involuto nei giovani esemplari, disteso o leggermente inflesso in vetustà. Colorazioni su tonalità crema-fulvo, beige con sfumature aranciate che con il tempo diventano fulvo rossastre, arrossano evidentemente alla manipolazione o per l'età.
Lamelle
Mediamente fitte, intramezzate da numerose lamellule di lunghezza variabile, abbastanza larghe, ventricose, adnate al gambo o appena uncinate. Di colore inizialmente biancastre, ocra-bruno chiaro a maturazione, filo più chiaro e finemente eroso, si macchiano di rossastro al tocco.
Gambo
Generalmente cilindrico, appena ricurvo verso la base, terminante con un bulbo marginato, ricoperto per tutta la sua lunghezza da una moderata pruinosità; biancastro in gioventù, poi ocra-fulvastro, subconcolre al cappello, rimane una fascia biancastra vicino all'inserzione con il cappello, arrossa intensamente al minimo contatto e per vetustà.
Carne
Abbastanza compatta, da biancastra a arrossante più o meno intensamente alla sezione, fibrosa, sopratutto nel gambo. Odore spermatico o leggermente di muffa.
Habitat
Fruttifica in gruppetti, raramente isolato, dalla fine primavera a tutto autunno sotto latifoglia prediligendo i terreni con matrice calcarea. Specie localmente comune ma poco distribuita nella nostra penisola.
Microscopia
Spore 10-13(15) × 6-7 µm, da subagmidaliformi ad ellissoidali, spesso con apice ogivale strettamente conico.
Basidi banali, clavati.
Cistidi imeniali 45-75 × 12-26 µm, fusiformi, subfusiformi , ventricosi, subovati, pareti larghe 1,5-2,5 µm, spesso con evidenti cristalli di Ossalato di calcio. (muricati).
Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo, generalmente più piccoli dei cistidi imeniali.
Paracistidi e paracaulocistidi generalmente clavati.
Commestibilità e tossicità
Tossica, come tutto il genere Inocybe è ritenuta responsabile della Sindrome Muscarinica.
Osservazioni
Inocybe godeyi è una delle poche rappresentanti di questo genere che è possibile riconoscere sul campo, caratteristiche fondamentali per la sua delimitazione sono le colorazioni pileiche ocra-fulvastre con riflessi aranciati, il marcato arrossamento di tutto il basidioma, il gambo che termina con un evidente bulbo marginato e le lamelle con filo eroso e biancastro.
Somiglianze e varietà
Si può confondere ad una prima analisi superficiale con altre Inocybe arrossanti: Inocybe pudica Kühn. macroscopicamene presenta un basiodioma con colorazioni da biancastre a crema chiaro, il gambo, biancastro, appena ingrossato verso la base (pseudobulboso). Microscopicamente evidenzia caulocistidi esclusivamente sommitali. Inocybe patouillardii Bres. si riconosce macroscopicamente per le grandi dimensioni, la superficie del cappello di aspetto rimoso, il gambo cilindrico con base regolare o solo leggermente allargata e sopratutto per l'odore fruttato o floreale, un poco acidulo in vecchiaia. Microscopicamente evidenzia cistidi imeniali per lo più cilindrici o subclavati e privi di cristalli di Ossalato di calcio e proprio per queste caratteristiche è inserita nel sottogenere Inosperma, sezione Rimosae, sottosezione Rimosinae.
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