Carissimi amici,
che stagione incredibile.
Il prossimo che mi assocerà la tanta neve alla quantità di funghi gli toglierò il saluto.
Sembra che settembre ci porterà acqua, non so quanta e di che qualità ma almeno la "musica" cambierà.
Ora rimarranno dubbi ed incertezze su quello che accadrà, i boschi sono ridotti malissimo e tante piante hanno sacrificato già le foglie, i miceli simbionti credo che siano ben arretrati nel sottosuolo. Non resta che aspettare, visionare e sperare.
Un periodaccio per il nostro amato Abruzzo, adesso anche tanti incendi ci preoccupano.
Spero di poter riprendere presto i vari aggiornamenti, per il momento state tranquilli anche se passeggiare in Montagna è sempre piacevole, preghiamo affinchè l'acqua arrivi per la nostra Flora e Fauna ridotti veramente al lumicino.
Grazie ragazzi e a presto.
ciao
bruno
martedì 29 agosto 2017
mercoledì 9 agosto 2017
....2017, stagione finita?...
Carissimi amici,
è sconcertante quello che penso, forse sono troppo pessimista, sicuramente lo sono, sbagliando.
Oggi sono salito a farmi una passeggiata al Ceppo, sono andato a visitare lr sorgenti che scendono sul lato sinistro del Castellano, lì si formano delle zone fortemente umide e muscose e qualche funghetto si trova sempre. Infatti qualche esemplare da inviare agli amici specialisti è venuto fuori ma solo a contatto quasi dell'acqua, tutto il resto è tremendamente secco e l'aspetto più preoccupante è quello di aver visto i faggi di prima quota fortemente sofferenti tanto da iniziare a perdere le foglie come in autunno. Salendo lungo la provinciale del Ceppo si notato tante piante oramai secche, sensazioni brutte di impotenza e di preoccupazioni non avendo nemmeno la certezza che presto finirà, forse il caldo sì ma la siccità sarà lunga.
Parlare di funghi con le notizie di incendi e scarsità d'acqua per i greggi pascolanti sui prati montani sembrerebbe una mancanza di responsabilità ed allora aspettiamo che le cose cambino e spero presto di aggiornarvi.
Grazie e saluti
bruno
foto di oggi di un improvvido Boletus calopus nella vecchia tassonomia oggi Caloboletus calopus
è sconcertante quello che penso, forse sono troppo pessimista, sicuramente lo sono, sbagliando.
Oggi sono salito a farmi una passeggiata al Ceppo, sono andato a visitare lr sorgenti che scendono sul lato sinistro del Castellano, lì si formano delle zone fortemente umide e muscose e qualche funghetto si trova sempre. Infatti qualche esemplare da inviare agli amici specialisti è venuto fuori ma solo a contatto quasi dell'acqua, tutto il resto è tremendamente secco e l'aspetto più preoccupante è quello di aver visto i faggi di prima quota fortemente sofferenti tanto da iniziare a perdere le foglie come in autunno. Salendo lungo la provinciale del Ceppo si notato tante piante oramai secche, sensazioni brutte di impotenza e di preoccupazioni non avendo nemmeno la certezza che presto finirà, forse il caldo sì ma la siccità sarà lunga.
Parlare di funghi con le notizie di incendi e scarsità d'acqua per i greggi pascolanti sui prati montani sembrerebbe una mancanza di responsabilità ed allora aspettiamo che le cose cambino e spero presto di aggiornarvi.
Grazie e saluti
bruno
foto di oggi di un improvvido Boletus calopus nella vecchia tassonomia oggi Caloboletus calopus
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