Cuphophyllus fornicatus (Fr.) Lodge, Padamsee & Vizzini 2013
Determinazione del Sig. Pierluigi Angeli
Scheda tratta dal sito Funghi Italiani
EtimologiaCuphophyllus = dal greco “cúphos” incurvatura, gobba, e “phýllon” lamella, con lamelle arcuate;
fornicatus = da “fórnix” arco, volta architettonica, arcuato, forse per la forma del cappello.
Cappello
Da conico-campanulato a convesso mammellonato, si caratterizza per la presenza di un umbone molto evidente, di colore grigio-ocraceo, grigio-brunastro, più chiaro verso il margine, ma anche tutto grigio pallido, leggermente lubrificato, grasso, fibrilloso-setoso verso il margine, con piccole squame al centro, a maturità tende a fessurarsi radialmente.
Imenoforo
Lamelle biancastre, abbastanza rade, larghe, ventricose, sinuose, smarginate, intervenate, arcuato-decorrenti, solitamente spesse vicino al pileo, spesso biforcate o intervenate, fragili, con presenza di lamellule.
Gambo
Cilindrico, bianco, asciutto, fibrillloso-setoso, anche finemente squamuloso.
Carne
Bianca, esigua, con odore di muffa o terroso.
Habitat
Prati di pianura e montagna, radure erbose di boschi.
Microscopia
Spore ellissoidali, subcilindriche, 6,8-8,2(9,1) × 4,6-5,3; Q = 1,3-1,9; Qm = 1,5, con apicolo molto evidente, alcune con grossa guttula centrale.
Basidi tetrasporici claviformi, molto slanciati, con sterigmi allungati; osservati GAF alla base dei basidioli.
Trama lamellare subregolare.
Pileipellis tipo cutis, formata da ife cilindriche, parallele, leggermente intrecciate.
Commestibilità e tossicità
Non commestibile. Di nessun interesse alimentare.
Specie simili
Hygrocybe nitrata (Pers.) Wünsche, si separa per il cappello squamoso e per il forte odore di cloro;
Hygrocybe ingrata J.P. Jensen & F.H. Møller, si distingue per il lento viraggio al bruno-rossastro delle superfici allo sfregamento e per il leggero odore di cloro.
La variabilità cromatica del cappello aveva dato origine in passato a due varietà: esemplari con il cappello grigio-brunastro sono riconducibili a Hygrocybe fornicata var. fornicata (Fr.) Singer, mentre quelli con cappello biancastro a Hygrocybe fornicata var. streptopus (Fr.) Arnolds.
Osservazioni
Ad un primo impatto, per il portamento tricolomoide, questa specie, può mettere in difficoltà il determinatore, che facilmente può attribuirla ad un Tricholoma del gruppo terreumo al fantomatico Tricholoma inocyboides Corner, in quanto, spesso si presenta con un umbone acuto ben evidenziato. Le forme chiare di questa specie con il cappello fessurato radialmente, possono far pensare a Porpoloma pes-caprae (Fr.) Singer, visto che condividono lo stesso habitat. Un elemento da controllare sul campo è l’odore, che in quest’ultima è farinoso e non di muffa o terroso.
Recenti studi filogenetici (Vizzini et al., 2016) hanno collocato Porpoloma pes-caprae in un nuovo Genere, Pseudoporpoloma Vizzini & Consiglio, pertanto, la nuova tassonomia è Pseudoporpoloma pes-caprae (Fr.) Vizzini & Consiglio.
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