la nostra analisi deve necessariamente partire da metà della scorsa settimana quando un vento forte e caldo, il garbino, ha soffiato intensamente per un giorno sui nostri monti che erano già entrati in una situazione di sofferenza idrica, noi tutti sappiamo quanto sia dannoso il vento per i nostri amati funghi, infatti si sono trovati miceti malridotti ma comunque si sono trovati. Poi dalla notte di venerdì e parte del sabato una quantità impressionante d'acqua è venuta giù dal cielo bagnando oltremodo i nostri boschi ma anche raffreddandoli. Tutto questo ha procurato se non il blocco ma sicuramente una diminuzione di crescita fungina, ritrovamenti ci sono stati ma in condizioni pessime, funghi screpolati e inzuppati d'acqua, probabilmente inutilizzabili.
Adesso tutto è passato, le temperature cresceranno sensibilmente, il terreno è ben bagnato e sempre se non tirerà il vento saremo pronti ad altre sfungate, probabilmente il Boletus aereus farà la sua comparsa definitiva e successivamente, perdurando il cado, anche la Amanita caesarea.
Per il momento possiamo anche pensare di tirare un po' il fiato, godiamo della montagna diversamente e aspettiamo che la Natura faccia il suo corso.
Il mio augurio, forse non condiviso da tutti, è quello di vedere una crescita micologica varia e per i porcini una caccia più difficile ed impegnativa.
Grazie a tutti e saluti
bruno
il colore tornerà presto....
Boletus reticulatus |
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