Peziza depressa Pers., Observ. mycol. (Lipsiae) 1: 40 (1796)
Basionimo: Peziza depressa Pers., Observ. mycol. (Lipsiae) 1: 40 (1796).
Sinonimi: Galactinia depressa (Pers.) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris) (1907).
Galactinia depressa (Pers.) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 48 (1907).
Pachyella castanea Häffner, Rheinl.-Pfälz. Pilzj. 2(2): 127 (1992).
Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza.
Descrizione macroscopica della raccolta
Ascomi 5- 10 mm, di diametro all’inizio sub rotondeggianti, successivamente a forma di coppa, quindi spianati, sessili.
Superficie imeniale liscia, da bruniccio chiaro brunastra, con l’età più o meno scura, da bruno testa di Moro a nerastra.
Superficie esterna concolore o più chiara, da finemente a vistosamente forforacea. Margine in gioventù rivolto verso l’imenio, poi disteso, intero o accidentalmente fessurato, finemente crenulato, da concolore a leggermente più scuro.
Carne piuttosto abbondante e consistente; da bruniccia a brunastra. Sapore e odore (dopo reidratazione), leggermente spermatici.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (15,2) 16,2- 17,0 -18,8 (19,5) x (8,8) 9,5- 10,26 -11,0 (12,0) µm, Q. = (1,4) 1,5- 1,7 -1,9 (2,0); Vol. = (680) 796- 799- 1130 (1445) µm³, ellittiche, cianofile, monoguttulate o molto raramente biguttulate, ornamentate da verruche di forma piuttosto regolare, da subglobose a coniche, alte 0,6- 0,99 -1,2 µm, libere e distanti, solo in alcuni casi ravvicinate tra di loro due a due, mai a formare brevi creste.
Aschi 305,4- 325,25 -358,0 x 13,6- 16,52 -18,4 µm, cilindrici, contenenti otto spore uniseriate, apice leggermente ristretto e base distintamente pelurorinca; amiloidi all’apice.
Parafisi 3,7- 4,37 -5,7 µm, settate, cilindriche, con sommità non bifida, larga fino a 8,0 µm, ricoperte all’apice da abbondanti grumi epimembranari di colore giallo-brunastro, ialine, alle volte, anastomosate in basso.
In un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all’incirca 1100 µm, abbiamo riscontrato 3 strati così differenziati:
Imenio spesso in media 350 µm, molto scuro, soprattutto, nella porzione sommitale degli aschi.
Subimenio spesso in media 50 µm, a textura intricata, formato da ife larghe 4,3- 7,29 -9,0 µm, frammisto a cellule prismatiche, spesse 9,9- 15,43 -31,9 x 8,4- 14,53 -20,3 Vol. m.= 1893,9 µm3. Poco differenziato dallo strato di carne sottostante, in ogni caso, in sezione, si dimostra leggermente più scuro.
Excipulum medullare superiore spesso in media 250 µm, a textura intricata, formato da ife cilindriche, settate, con diametro 4,1- 6,54 -9,2 µm, disposte perpendicolarmente all’imenio, frammisto a numerose cellule +/- subglobulose, con diametro 8,8- 16,19 -29,7 µm.
Excipulum medullare inferiore spesso in media 370 µm, a textura globulosa con tendenza a globulosa-angularis, composto, in prevalenza, da cellule subglobose, larghe 18,4- 23,41 -35,2 x 16,6- 25,79 -43,8 µm, Vol. m.= 10991,4 µm3 disposte perpendicolarmente all’imenio, frammiste a rare ife connettive più o meno cilindriche, con diametro simile a quelle dello strato soprastante.
Excipulum ectale spesso in media 80 µm, a textura angularis, composto da cellule schiacciate, larghe 6,2- 9,51 -17,2 x 6,3- 9,56 -14,4 µm, in qualche modo, simili a quelle dello strato di carne superiore ma più piccole e più compresse e da questo differenziato soprattutto per il colore più scuro.
Peli esterni non molto abbondanti, una o due volte settati, con elementi terminali da cilindrici a leggermente clavati 18,4- 26,76 -38,6 x 4,5- 5,21 -9,2 µm, Vol. m.= 529,7 µm3 ialini.
Osservazioni
Solitamente, P. depressa è specie che presenta un excipulum medullare a textura globulosa.
Nel nostro caso la carne aveva una tendenza evidente verso una textura globuloso-angularis. Probabilmente il fatto è dovuto alla poca reidratazione dei tessuti ed all’avanzato stadio di deperimento degli esemplari da noi presi in esame.
Inoltre, abbiamo suddiviso i due excipuli “medullare superiore/ medullare inferiore”, con poca convinzione in quanto non si riesce a contraddistinguere, in modo netto, il tratto di divisione tra i due e si ha più la sensazione che, l’uno sia la continuazione dell’altro, con un maggior numero di ife connettive nella porzione superiore.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco, reidratato in H2O. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell'amiloidia degli aschi, il Blu Cotone lattico, a caldo, per evidenziare l’ornamentazione delle spore.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte. Per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx.
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono state eseguite in habitat, dal signor Bruno de Ruvo, con l’ausilio di una fotocamera Reflex Nikon D3X, obiettivo Nikkor 60 mm Micro. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con un corpo macchina Reflex Canon EOS 50D, posto sul trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 5084. Data di ritrovamento: 09/08/2012. Località: Centrale Enel Venacquaro. Comune: Intermesoli di Pietracamela. Coordinate geografiche: 42°30'39.53"N 13°30'44.98"E. Altezza s.l.m.: 1110. Habitat: Nei pressi di una sorgente, sul terreno molto secco. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B. Data inserimento in erbario: 29/08/2013.
Bibliografia consultata
Breitenbach J. & F. Kränzlin - 1981: Champignons de Suisse. Tome 1. Les Ascomycètes. Lucerne.
Dennis R. W. G. - 1981: British Ascomycetes. Vaduz, 585 pp. + addenda and corrigenda.
Donadini J. C. - 1981: Le genre Peziza dans le Sud-Est de la France, avec clé du genre pour la France. Université de Provence. Marseille, 199 pp.
Dougoud R. - 2001: Clé des discomycétes carbonicoles. Documents Mycologiques Tome XXX n° 120 2001.
Grelet L. J. - 1979: Réédition Les discomycètes de France d’aprés la classifications de Boudier.
Jamoni P. G. - 1997: Lo studio del genere Peziza- Funghi e Ambiente 1997.
Le Gal M. -1947: Recherches sur les ornementations sporales des Discomycètes operculés. Thèse. Ann. Sc. Nat. Bot. 11 (8): 73-297.
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Asco con spore di Peziza depressa - Photo by Marino Zugna |
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