domenica 31 dicembre 2017
sabato 23 dicembre 2017
giovedì 23 novembre 2017
Corso di Rinnovo Tesserino Regionale Raccolta Funghi
Cari amici controllate la data di scadenza del vostro tesserino, sappiate che dura 5 anni e poi dovrete rinnovarlo con due serate di lezioni, se scadrà nel 2018 è bene pensarci prima.
Collegatevi al sito dell'Amena per iscrivervi.
ciao
bruno
CLICCATE QUI'
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ciao
bruno
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lunedì 20 novembre 2017
...e per finire...pioppini
Ciao a tutti,
dopo la tanta acqua arrivata avremo una settimana di grande stabilità, sicuramente fredda di notte e durante la prima mattinata ma il sole sarà una costante, ed allora non ci rimane che tentare qualche breve e vicina uscita per cercare di trovare dei pioppini, dovrebbero essere presenti e con la loro raccolta chiuderemo veramente la stagione micologica 2017 e ci daremo appuntamento ai primi funghi del 2018.
Ricordo i corsi di aggiornamento del tesserino regionale raccolta funghi che dovrebbero tenersi entro le prime due settimane di dicembre, mentre un corso completo sarà organizzato i primi mesi del 2018, non perdete queste occasioni perché non ce ne saranno tanti.
Il blog, tranne eventi particolari, si muoverà per inserire schede ed altro, gli aggiornamenti speriamo di riprenderli presto e bene nel 2018, che sia un anno come si deve.
Grazie a tutti
bruno
dopo la tanta acqua arrivata avremo una settimana di grande stabilità, sicuramente fredda di notte e durante la prima mattinata ma il sole sarà una costante, ed allora non ci rimane che tentare qualche breve e vicina uscita per cercare di trovare dei pioppini, dovrebbero essere presenti e con la loro raccolta chiuderemo veramente la stagione micologica 2017 e ci daremo appuntamento ai primi funghi del 2018.
Ricordo i corsi di aggiornamento del tesserino regionale raccolta funghi che dovrebbero tenersi entro le prime due settimane di dicembre, mentre un corso completo sarà organizzato i primi mesi del 2018, non perdete queste occasioni perché non ce ne saranno tanti.
Il blog, tranne eventi particolari, si muoverà per inserire schede ed altro, gli aggiornamenti speriamo di riprenderli presto e bene nel 2018, che sia un anno come si deve.
Grazie a tutti
bruno
Cyclocybe aegerita |
martedì 14 novembre 2017
...l'ultimissimo di Quintino...
le previsioni parlano di nevicate e forti accumuli, le passeggiate cambiano, occorreranno le ciaspole e gli sci...e la promessa di Quintino?...la ricordo, era quella dei porcini sotto la neve, evento verificatosi altre volte. Ma se non potrà andare come farà?...intanto ha giocato d'anticipo, domenica scorsa....grazie grande Quintino, hai vinto anche quest'anno....ciao
....Ciao Bruno...visto che da Lunedì purtroppo avremo tre giorni di neve, anche a quote basse, io ho seguito il tuo consiglio e sono andato oggi sulle fungaie della neve...e questo è l'unico ritrovamento di oggi...però è saldo e fresco e un solo porcino, di questi tempi, vale più di una gerla piena....per non parlare della bellezza del bosco e del silenzio che crea un'atmosferica magica e unica. A presto Quintino.
Pinophilus pinicola |
lunedì 6 novembre 2017
...è il momento degli irriducibili...
Ciao a tutti,
.. se fosse piovuto a suo tempo come in questi giorni....sicuramente avremmo cambiato idea sull'annata che sì è di fatto chiusa. Ma poi si è effettivamente chiusa?
A giudicare dalle foto di alcuni amici di domenica scorsa devo dire proprio di no, ci sono ancora gli "irriducibili", quelli come i samurai della seconda guerra mondiale che girano ancora per i boschi convinti che la loro "guerra" possa ancora produrre effetti, non mollano, perseverano.
Adesso vi posto un breve commento dell'amico Quintino che insieme alla moglie non molla certamente e continua a godere delle belle passeggiate e di alcune sorprese nella bellezza della solitudine dei boschi.
Con lui ho sempre una sfida aperta, mi dovrà trovare porcini sotto la neve, spesso vince lui.
ciao
bruno
ecco il messaggio e le foto di Quintino:
.. se fosse piovuto a suo tempo come in questi giorni....sicuramente avremmo cambiato idea sull'annata che sì è di fatto chiusa. Ma poi si è effettivamente chiusa?
A giudicare dalle foto di alcuni amici di domenica scorsa devo dire proprio di no, ci sono ancora gli "irriducibili", quelli come i samurai della seconda guerra mondiale che girano ancora per i boschi convinti che la loro "guerra" possa ancora produrre effetti, non mollano, perseverano.
Adesso vi posto un breve commento dell'amico Quintino che insieme alla moglie non molla certamente e continua a godere delle belle passeggiate e di alcune sorprese nella bellezza della solitudine dei boschi.
Con lui ho sempre una sfida aperta, mi dovrà trovare porcini sotto la neve, spesso vince lui.
ciao
bruno
ecco il messaggio e le foto di Quintino:
Ciao Bruno, io passeggio sempre, anche quando non si trova niente....e se poi la fortuna ti assiste...con l'aiuto di un pochino di conoscenza, forse riesci anche ad avere qualche bella sorpresa.......ecco quella di ieri...comunque continueremo a passeggiare perché adesso che il bosco è "silenzioso" sicuramente si riesce a godere della bellezza della natura...e poi, chissà, se anche quest'anno riusciremo con la neve a fare qualche foto sicuramente un po' insolita!!!...ciao Quintino
giovedì 2 novembre 2017
...è finita...
Carissimi amici,
era una volta.
I Craterellus cornucopioides, trombette dei morti, si chiamano volgarmente così perché questo è il periodo di ritrovamento, ma quest'anno nulla, il nulla del nulla, cestini desolatamente vuoti, giusto due "cardarelle" per chi s'è dato una mossa. Insomma si chiude un anno micologico sicuramente il più brutto della mia vita e speriamo proprio che con il 2017 se ne vada un anno tutto da dimenticare e che il prossimo si ricominci ad avere una certa regolarità.
Adesso dobbiamo sperare che piova tantissimo, che faccia tanta neve in montagna, sulle cime, a prescindere dai funghi ne abbiamo un estremo bisogno.
Comunque le giornate molto belle le dobbiamo sfruttare con delle bellissime passeggiate, facciamoci vedere in montagna, un caffè, un pranzo, nei locali che soffrono così tanto l'abbandono sono sempre un modo per far sentire la nostra solidarietà.
Adesso pian pianino rimettiamo la gerla a posto, un retino ci basta per qualche sorpresa e approfittiamo per vedere se il nostro tesserino è a posto e nel caso frequentiamo il corso di rinnovo e per quelli che non l'hanno probabilmente i primi mesi del 2018 faremo un corso per averlo.
Io sono stanco di tutte queste formalità ma la Legge lo prevede e fin quando c'è dobbiamo rispettarla, noi dovremo essere sopra la formalità, il nostro comportamento dev'essere sempre un esempio.
Grazie a tutti ed in bocca lupo a voi tutti
bruno
era una volta.
I Craterellus cornucopioides, trombette dei morti, si chiamano volgarmente così perché questo è il periodo di ritrovamento, ma quest'anno nulla, il nulla del nulla, cestini desolatamente vuoti, giusto due "cardarelle" per chi s'è dato una mossa. Insomma si chiude un anno micologico sicuramente il più brutto della mia vita e speriamo proprio che con il 2017 se ne vada un anno tutto da dimenticare e che il prossimo si ricominci ad avere una certa regolarità.
Adesso dobbiamo sperare che piova tantissimo, che faccia tanta neve in montagna, sulle cime, a prescindere dai funghi ne abbiamo un estremo bisogno.
Comunque le giornate molto belle le dobbiamo sfruttare con delle bellissime passeggiate, facciamoci vedere in montagna, un caffè, un pranzo, nei locali che soffrono così tanto l'abbandono sono sempre un modo per far sentire la nostra solidarietà.
Adesso pian pianino rimettiamo la gerla a posto, un retino ci basta per qualche sorpresa e approfittiamo per vedere se il nostro tesserino è a posto e nel caso frequentiamo il corso di rinnovo e per quelli che non l'hanno probabilmente i primi mesi del 2018 faremo un corso per averlo.
Io sono stanco di tutte queste formalità ma la Legge lo prevede e fin quando c'è dobbiamo rispettarla, noi dovremo essere sopra la formalità, il nostro comportamento dev'essere sempre un esempio.
Grazie a tutti ed in bocca lupo a voi tutti
bruno
Craterellus curnucopioides |
martedì 24 ottobre 2017
..adesso viene il bello...
Carissimi amici,
il meteo è veramente bizzarro, siamo passati dalla quasi estate al freddo con neve a 1400 m, dal terreno secco al poco bagnato, da pochissimi funghi a quasi più nulla, dai boschi che avevano ancora le foglie a quelli totalmente spogli degli ultimi giorni.
Che si fa?....appendiamo la gerla e gli scarponi?....restiamo a casa e vedere le solite trasmissioni televisive che ci annacquano il cervello?....io ho solo una risposta: "...fatelo voi "
Ritengo che la stagione ci ha abituati al poco o al nulla anche dopo tanti km nel bosco ed allora cosa cambia?, continuiamo ad uscire, esiste il porcino del freddo, il Boletus pinophilus, il rosso, quello che qualcuno, impropriamente, chiama "bronzino di montagna". Questo fungo non teme il freddo e fino a quando la neve non sarà oltre i 5 cm potremo trovarlo.
Questo è lo stimolo che vi do, e la foto che vedete è la prova di oggi.
Fate voi....ciao
bruno
il meteo è veramente bizzarro, siamo passati dalla quasi estate al freddo con neve a 1400 m, dal terreno secco al poco bagnato, da pochissimi funghi a quasi più nulla, dai boschi che avevano ancora le foglie a quelli totalmente spogli degli ultimi giorni.
Che si fa?....appendiamo la gerla e gli scarponi?....restiamo a casa e vedere le solite trasmissioni televisive che ci annacquano il cervello?....io ho solo una risposta: "...fatelo voi "
Ritengo che la stagione ci ha abituati al poco o al nulla anche dopo tanti km nel bosco ed allora cosa cambia?, continuiamo ad uscire, esiste il porcino del freddo, il Boletus pinophilus, il rosso, quello che qualcuno, impropriamente, chiama "bronzino di montagna". Questo fungo non teme il freddo e fino a quando la neve non sarà oltre i 5 cm potremo trovarlo.
Questo è lo stimolo che vi do, e la foto che vedete è la prova di oggi.
Fate voi....ciao
bruno
Boletus pinophilus |
lunedì 16 ottobre 2017
.....poveri fungaioli...
Ciao a tutti,
difficile veramente fare commenti in questa stagione micologica veramente incontrollabile e imprevedibile.
Diciamo subito che è difficile trovar funghi, e non parliamo di porcini, forse gli unici che ogni tanto si trovano ma vedere una varietà di funghi è veramente difficile, almeno sotto faggio.
Certo che quei pochi funghi che abbiamo trovato sono veramente di grande qualità, il faggio ha tenuto bene le poche aspettative ed in molti si sono avventurati e continuano a passeggiare nella speranza dell'incontro dell'anno.
Molti mi chiedono dei consigli dove poter effettuare l'uscita ed è paradossale che alcune volte consiglio zone con buone fruttificazioni mentre io non trovo nulla.
Direi che il faggio si avvia verso il riposo dell'autunno tardivo anche se le temperature sono state ottime ma in alto il secco impera, un po' meglio vanno i castagneti.
Ora cosa pensare non so, bisogna finirla questa stagione ed allora continuiamo ad uscire, godiamo della bellezza del periodo e sono sicuro che qualche bestione si farà ancora vedere.
Abbiamo ancora una decina di giorni, cosa succederà?...vedremo.
Diciamo subito che è difficile trovar funghi, e non parliamo di porcini, forse gli unici che ogni tanto si trovano ma vedere una varietà di funghi è veramente difficile, almeno sotto faggio.
Certo che quei pochi funghi che abbiamo trovato sono veramente di grande qualità, il faggio ha tenuto bene le poche aspettative ed in molti si sono avventurati e continuano a passeggiare nella speranza dell'incontro dell'anno.
Molti mi chiedono dei consigli dove poter effettuare l'uscita ed è paradossale che alcune volte consiglio zone con buone fruttificazioni mentre io non trovo nulla.
Direi che il faggio si avvia verso il riposo dell'autunno tardivo anche se le temperature sono state ottime ma in alto il secco impera, un po' meglio vanno i castagneti.
Ora cosa pensare non so, bisogna finirla questa stagione ed allora continuiamo ad uscire, godiamo della bellezza del periodo e sono sicuro che qualche bestione si farà ancora vedere.
Abbiamo ancora una decina di giorni, cosa succederà?...vedremo.
grazie a tutti quelli che seguono queste piccole informazioni, quest'anno è proprio dura.
ciao
bruno
Clitocybe nebularis |
lunedì 9 ottobre 2017
...confesso...non c'ho capito niente...
Ciao amici,
la stagione si avvia verso la conclusione, la settimana che stiamo vivendo sarà di tanto sole e meravigliosa sotto tutti i punti di vista, viene voglia proprio di andare a farsi una bella passeggiata.
Però se qualcuno mi chiede un parere o un consiglio di dove effettuare una ricerca di funghi io non so più rispondere. Allora devo candidamente ammettere che non "c'ho capito niente".
Quando parliamo di funghi ovviamente parliamo di porcini, non c'è alternativa,. Ho modo di parlare e confrontarmi con tanti fungaioli che conoscono molte e generose fungaie e le loro uscite, di solito, sono ricche di tanti e bellissimi ritrovamenti, ma quest'anno sono proprio loro ad essere in crisi, in pratica non trovano più quello che normalmente sono abituati a trovare. Pochissimi ritrovamenti per la maggior parte dei fungaioli, ciononostante alcuni effettuano delle buone raccolte pur non essendo espertissimi.
Ma veniamo a noi, il faggio in alto non rende bene in quantità, si possono trovare però dei veri e propri capolavori.
Il castagno sta diventando più generoso con ancora il Boletus reticulatus.
Niente gallucci, niente russule, poche amanite, qualche ciocca di "cardarelle".....questo è il bosco.
Cosa dire infine?...Andiamo a goderci la Natura come meglio possiamo, andiamo con uno spirito di puro gusto senza pensare al raccolto, forse sarà la volta buona per riportarci a casa qualche bel porcino.
Ciao a tutti
foto concessa dal Sig. Igor Monaldi, Boletus pinophilus di un paio di giorni fa...grazie e complimenti Igor.
bruno
la stagione si avvia verso la conclusione, la settimana che stiamo vivendo sarà di tanto sole e meravigliosa sotto tutti i punti di vista, viene voglia proprio di andare a farsi una bella passeggiata.
Quando parliamo di funghi ovviamente parliamo di porcini, non c'è alternativa,. Ho modo di parlare e confrontarmi con tanti fungaioli che conoscono molte e generose fungaie e le loro uscite, di solito, sono ricche di tanti e bellissimi ritrovamenti, ma quest'anno sono proprio loro ad essere in crisi, in pratica non trovano più quello che normalmente sono abituati a trovare. Pochissimi ritrovamenti per la maggior parte dei fungaioli, ciononostante alcuni effettuano delle buone raccolte pur non essendo espertissimi.
Ma veniamo a noi, il faggio in alto non rende bene in quantità, si possono trovare però dei veri e propri capolavori.
Il castagno sta diventando più generoso con ancora il Boletus reticulatus.
Niente gallucci, niente russule, poche amanite, qualche ciocca di "cardarelle".....questo è il bosco.
Cosa dire infine?...Andiamo a goderci la Natura come meglio possiamo, andiamo con uno spirito di puro gusto senza pensare al raccolto, forse sarà la volta buona per riportarci a casa qualche bel porcino.
Ciao a tutti
foto concessa dal Sig. Igor Monaldi, Boletus pinophilus di un paio di giorni fa...grazie e complimenti Igor.
bruno
Boletus pinophilus |
lunedì 2 ottobre 2017
..stavo quasi per dirvi...
Carissimi amici,
come va? state bene?.....giovedì scorso avevo quasi sciolto la prognosi porcinara, avevo già il titolo pronto..."..prognosi sciolta, si va a porcini.."...avevo visto una gerla colma di Boletus edulis mozzafiato, ero convinto di poter dare la buona notizia nonostante le brutte parole che i raccoglitori teramani mi rivolgono, non mi importava nulla perchè sapete che qui si racconta solo la verità.
" Bene, ed allora che cosa è successo? " mi chiederete.
E' successo che in parecchi comunque sono venuti a conoscenza di alcuni bei ritrovamenti e sono partiti nei giorni seguenti a caccia del tanto atteso porcino.
Non voglio dire che hanno perso il loro tempo, questo non accadrà mai nel passeggiare in Natura e soprattutto nei nostri boschi, ma, purtroppo, hanno trovato pochissimo e spesso niente in habitat seppur belli ma privi di qualsiasi presenza di funghi, pochissime Amanita muscaria, poche Russule, insomma un bosco che in molti hanno definito "morto".
Sapete che con i funghi la teoria conta poco io rimango dell'idea che il gran caldo così prolungato nei nostri habitat per nulla abituati a questi stress ha prodotto un arretramento consistente del micelio che dovrà pure riformarsi e riprodurre le condizioni per la sua fruttificazione, credo che per quest'anno non ce la faremo. Sono rimaste solo delle vere e proprie isole, quasi delle osai, dove ci sono le condizioni ottimali e lì sono stati trovati funghi, in spazi molto limitati.
Ora non scoraggiamoci, abbiamo ancora questa settimana per capire, è, da sempre, la settimana di maggior produzione micologica interessante, se trascorrerà senza nulla produrre allora non rimarrà che aspettare le...cardarelle....
Ciao ed in bocca al lupo a tutti voi
bruno
come va? state bene?.....giovedì scorso avevo quasi sciolto la prognosi porcinara, avevo già il titolo pronto..."..prognosi sciolta, si va a porcini.."...avevo visto una gerla colma di Boletus edulis mozzafiato, ero convinto di poter dare la buona notizia nonostante le brutte parole che i raccoglitori teramani mi rivolgono, non mi importava nulla perchè sapete che qui si racconta solo la verità.
" Bene, ed allora che cosa è successo? " mi chiederete.
E' successo che in parecchi comunque sono venuti a conoscenza di alcuni bei ritrovamenti e sono partiti nei giorni seguenti a caccia del tanto atteso porcino.
Non voglio dire che hanno perso il loro tempo, questo non accadrà mai nel passeggiare in Natura e soprattutto nei nostri boschi, ma, purtroppo, hanno trovato pochissimo e spesso niente in habitat seppur belli ma privi di qualsiasi presenza di funghi, pochissime Amanita muscaria, poche Russule, insomma un bosco che in molti hanno definito "morto".
Sapete che con i funghi la teoria conta poco io rimango dell'idea che il gran caldo così prolungato nei nostri habitat per nulla abituati a questi stress ha prodotto un arretramento consistente del micelio che dovrà pure riformarsi e riprodurre le condizioni per la sua fruttificazione, credo che per quest'anno non ce la faremo. Sono rimaste solo delle vere e proprie isole, quasi delle osai, dove ci sono le condizioni ottimali e lì sono stati trovati funghi, in spazi molto limitati.
Ora non scoraggiamoci, abbiamo ancora questa settimana per capire, è, da sempre, la settimana di maggior produzione micologica interessante, se trascorrerà senza nulla produrre allora non rimarrà che aspettare le...cardarelle....
Ciao ed in bocca al lupo a tutti voi
bruno
Mycena renati |
lunedì 25 settembre 2017
...più che all'inizio siamo al traguardo...
Ciao a tutti,
proviamo a dire qualcosa sull'andamento di questa indimenticabile, negativamente, stagione micologica dei nostri territori.
Siamo arrivati al punto di non ritorno, o adesso o mai più.
I boschi appaiono ben bagnati, le temperature sono altalenanti, qualche giorno di freddo ma anche buone giornate di sole, ed allora è lecito pensare che a breve qualcosa nasca.
Parlando con i fungaioli molti pensano che i porcini a breve usciranno, forse non tutti sono aggiornati sul mese che stiamo vivendo, molti sono pensionati e, beati loro, vivono senza tempo, una grande virtù, fanno bene. Non ricordano, ma fanno finta di non ricordare, che negli altri anni il periodo migliore era proprio questo e si prolungava fino alla prima settimana di ottobre, nessun fungo temeva il freddo di un paio di giornate, anzi crescevano più belli e sani, certo si parla di porcini ma anche gli altri funghi tappezzavano i boschi con i loro meravigliosi colori, uno su tutte la Amanita muscaria.
Ed allora credo che il paradosso lo stiamo affrontando, i pochi porcini che sono usciti, perchè qualcuno è stato trovato, rappresentano l'inizio o la fine?
Continuiamo a dividerci sapendo che più passa il tempo e più la schiera dei pessimisti si accresce.
Vorrei, comunque, ricordare che l'autunno è una stagione splendida che va vissuta integralmente, funghi o non funghi.
Ciao a tutti e grazie
bruno
foto di repertorio di splendide Amanita muscaria
proviamo a dire qualcosa sull'andamento di questa indimenticabile, negativamente, stagione micologica dei nostri territori.
Siamo arrivati al punto di non ritorno, o adesso o mai più.
I boschi appaiono ben bagnati, le temperature sono altalenanti, qualche giorno di freddo ma anche buone giornate di sole, ed allora è lecito pensare che a breve qualcosa nasca.
Parlando con i fungaioli molti pensano che i porcini a breve usciranno, forse non tutti sono aggiornati sul mese che stiamo vivendo, molti sono pensionati e, beati loro, vivono senza tempo, una grande virtù, fanno bene. Non ricordano, ma fanno finta di non ricordare, che negli altri anni il periodo migliore era proprio questo e si prolungava fino alla prima settimana di ottobre, nessun fungo temeva il freddo di un paio di giornate, anzi crescevano più belli e sani, certo si parla di porcini ma anche gli altri funghi tappezzavano i boschi con i loro meravigliosi colori, uno su tutte la Amanita muscaria.
Ed allora credo che il paradosso lo stiamo affrontando, i pochi porcini che sono usciti, perchè qualcuno è stato trovato, rappresentano l'inizio o la fine?
Continuiamo a dividerci sapendo che più passa il tempo e più la schiera dei pessimisti si accresce.
Vorrei, comunque, ricordare che l'autunno è una stagione splendida che va vissuta integralmente, funghi o non funghi.
Ciao a tutti e grazie
bruno
foto di repertorio di splendide Amanita muscaria
Amanita muscaria |
martedì 19 settembre 2017
...siamo sulle spine...
Carissimi amici,
l'umore del fungaiolo andrebbe approfonditamente studiato.
La speranza e la delusione sono sensazioni che ci accompagnano sempre nel nostro hobby, siamo capaci di esultare per un semplice ritrovamento o deprimerci per un cappotto. Ora queste sensazioni si sono necessariamente spostate sulle previsioni, ed allora ci siamo divisi, c'è chi crede in una futura ed imminente nascita di funghi, in particolare porcini, ed invece chi pensa che non si vedrà nulla in questo strano e speriamo non più ripetibile 2017.
La pioggia ha scatenato tutto questo, adesso i boschi sono ben bagnati, temiamo il freddo.
Ora che dire, aspettiamo e speriamo, certo i miceli hanno sofferto il caldo, forse sono arretrati di molto ma la capacità di sbalordirci dei funghi è ben nota., e allora....rimaniamo sulle spine.
Ciao
bruno
foto di oggi con fungo che odora di farina bagnata 😀
l'umore del fungaiolo andrebbe approfonditamente studiato.
La speranza e la delusione sono sensazioni che ci accompagnano sempre nel nostro hobby, siamo capaci di esultare per un semplice ritrovamento o deprimerci per un cappotto. Ora queste sensazioni si sono necessariamente spostate sulle previsioni, ed allora ci siamo divisi, c'è chi crede in una futura ed imminente nascita di funghi, in particolare porcini, ed invece chi pensa che non si vedrà nulla in questo strano e speriamo non più ripetibile 2017.
La pioggia ha scatenato tutto questo, adesso i boschi sono ben bagnati, temiamo il freddo.
Ora che dire, aspettiamo e speriamo, certo i miceli hanno sofferto il caldo, forse sono arretrati di molto ma la capacità di sbalordirci dei funghi è ben nota., e allora....rimaniamo sulle spine.
Ciao
bruno
foto di oggi con fungo che odora di farina bagnata 😀
giovedì 14 settembre 2017
La pioggia è arrivata....e adesso?
Carissimi amici,
è il caso che riprenda un po' ad aggiornarvi.
Mi stavo abbandonando all'oblio, non avevo più speranze, solo tristezza nel vedere giorno dopo giorno i nostri boschi indebolirsi, mostrare il segno della propria sofferenza, alberi che concentrano le loro ultime energie sui frutti, quasi come ultima speranza per non scomparire, l'ultima possibilità dopo aver sacrificato le foglie oramai inutili.
Infatti raccoglieremo, nonostante tutto, molti e bei frutti.
Chi pensa ai funghi, non ci si pensa più.
Nessuno chiama più per rinnovare il tesserino ne per richiederlo. Ma ecco la pioggia, bella, insistente, un giorno ed una notte, il sospiro di sollievo è per tutti, animali, piante e uomini. Il giorno dopo è tutto diverso, il telefono squilla: "...quando si fa il corso?"...il bosco è bagnato, i primi funghetti spuntano, quelli del primo strato, i saprotrofi, ma i micorizzici? Non lo so, aspettiamo l'evolversi della stagione, tutti fanno calcoli e previsioni, io non lo so, per me è tutto nuovo, non ho esperienze di stagioni così devastanti. La Natura è grande riparatrice e capace di grandi sorprese, io ve le racconterò, di più non potrò, lo farò con più aggiornamenti che vi consentiranno di capire, per il momento occorre aspettare....oggi però ho trovato un fungo eccezionale, un fungo alpino, Phaeolepiota aurea, uno spettacolo, buon segno.
grazie e a presto
bruno
è il caso che riprenda un po' ad aggiornarvi.
Mi stavo abbandonando all'oblio, non avevo più speranze, solo tristezza nel vedere giorno dopo giorno i nostri boschi indebolirsi, mostrare il segno della propria sofferenza, alberi che concentrano le loro ultime energie sui frutti, quasi come ultima speranza per non scomparire, l'ultima possibilità dopo aver sacrificato le foglie oramai inutili.
Infatti raccoglieremo, nonostante tutto, molti e bei frutti.
Chi pensa ai funghi, non ci si pensa più.
Nessuno chiama più per rinnovare il tesserino ne per richiederlo. Ma ecco la pioggia, bella, insistente, un giorno ed una notte, il sospiro di sollievo è per tutti, animali, piante e uomini. Il giorno dopo è tutto diverso, il telefono squilla: "...quando si fa il corso?"...il bosco è bagnato, i primi funghetti spuntano, quelli del primo strato, i saprotrofi, ma i micorizzici? Non lo so, aspettiamo l'evolversi della stagione, tutti fanno calcoli e previsioni, io non lo so, per me è tutto nuovo, non ho esperienze di stagioni così devastanti. La Natura è grande riparatrice e capace di grandi sorprese, io ve le racconterò, di più non potrò, lo farò con più aggiornamenti che vi consentiranno di capire, per il momento occorre aspettare....oggi però ho trovato un fungo eccezionale, un fungo alpino, Phaeolepiota aurea, uno spettacolo, buon segno.
grazie e a presto
bruno
Phaeolepiota aurea |
martedì 29 agosto 2017
...cosa succederà?...
Carissimi amici,
che stagione incredibile.
Il prossimo che mi assocerà la tanta neve alla quantità di funghi gli toglierò il saluto.
Sembra che settembre ci porterà acqua, non so quanta e di che qualità ma almeno la "musica" cambierà.
Ora rimarranno dubbi ed incertezze su quello che accadrà, i boschi sono ridotti malissimo e tante piante hanno sacrificato già le foglie, i miceli simbionti credo che siano ben arretrati nel sottosuolo. Non resta che aspettare, visionare e sperare.
Un periodaccio per il nostro amato Abruzzo, adesso anche tanti incendi ci preoccupano.
Spero di poter riprendere presto i vari aggiornamenti, per il momento state tranquilli anche se passeggiare in Montagna è sempre piacevole, preghiamo affinchè l'acqua arrivi per la nostra Flora e Fauna ridotti veramente al lumicino.
Grazie ragazzi e a presto.
ciao
bruno
che stagione incredibile.
Il prossimo che mi assocerà la tanta neve alla quantità di funghi gli toglierò il saluto.
Sembra che settembre ci porterà acqua, non so quanta e di che qualità ma almeno la "musica" cambierà.
Ora rimarranno dubbi ed incertezze su quello che accadrà, i boschi sono ridotti malissimo e tante piante hanno sacrificato già le foglie, i miceli simbionti credo che siano ben arretrati nel sottosuolo. Non resta che aspettare, visionare e sperare.
Un periodaccio per il nostro amato Abruzzo, adesso anche tanti incendi ci preoccupano.
Spero di poter riprendere presto i vari aggiornamenti, per il momento state tranquilli anche se passeggiare in Montagna è sempre piacevole, preghiamo affinchè l'acqua arrivi per la nostra Flora e Fauna ridotti veramente al lumicino.
Grazie ragazzi e a presto.
ciao
bruno
mercoledì 9 agosto 2017
....2017, stagione finita?...
Carissimi amici,
è sconcertante quello che penso, forse sono troppo pessimista, sicuramente lo sono, sbagliando.
Oggi sono salito a farmi una passeggiata al Ceppo, sono andato a visitare lr sorgenti che scendono sul lato sinistro del Castellano, lì si formano delle zone fortemente umide e muscose e qualche funghetto si trova sempre. Infatti qualche esemplare da inviare agli amici specialisti è venuto fuori ma solo a contatto quasi dell'acqua, tutto il resto è tremendamente secco e l'aspetto più preoccupante è quello di aver visto i faggi di prima quota fortemente sofferenti tanto da iniziare a perdere le foglie come in autunno. Salendo lungo la provinciale del Ceppo si notato tante piante oramai secche, sensazioni brutte di impotenza e di preoccupazioni non avendo nemmeno la certezza che presto finirà, forse il caldo sì ma la siccità sarà lunga.
Parlare di funghi con le notizie di incendi e scarsità d'acqua per i greggi pascolanti sui prati montani sembrerebbe una mancanza di responsabilità ed allora aspettiamo che le cose cambino e spero presto di aggiornarvi.
Grazie e saluti
bruno
foto di oggi di un improvvido Boletus calopus nella vecchia tassonomia oggi Caloboletus calopus
è sconcertante quello che penso, forse sono troppo pessimista, sicuramente lo sono, sbagliando.
Oggi sono salito a farmi una passeggiata al Ceppo, sono andato a visitare lr sorgenti che scendono sul lato sinistro del Castellano, lì si formano delle zone fortemente umide e muscose e qualche funghetto si trova sempre. Infatti qualche esemplare da inviare agli amici specialisti è venuto fuori ma solo a contatto quasi dell'acqua, tutto il resto è tremendamente secco e l'aspetto più preoccupante è quello di aver visto i faggi di prima quota fortemente sofferenti tanto da iniziare a perdere le foglie come in autunno. Salendo lungo la provinciale del Ceppo si notato tante piante oramai secche, sensazioni brutte di impotenza e di preoccupazioni non avendo nemmeno la certezza che presto finirà, forse il caldo sì ma la siccità sarà lunga.
Parlare di funghi con le notizie di incendi e scarsità d'acqua per i greggi pascolanti sui prati montani sembrerebbe una mancanza di responsabilità ed allora aspettiamo che le cose cambino e spero presto di aggiornarvi.
Grazie e saluti
bruno
foto di oggi di un improvvido Boletus calopus nella vecchia tassonomia oggi Caloboletus calopus
Caloboletus calopus |
venerdì 21 luglio 2017
Il gran secco.....terzo aggiornamento di luglio
Carissimi amici,
mentre scrivo sudo.
Le mie passeggiate non hanno sosta, non mi fermo per il caldo, certo c'è da soffrire molto ma la tranquillità che mi regala il camminare nel bosco non riesco a sostituirla con nulla. Devo dirvi però che funghi non ne vedo, il terreno appare tanto secco come mai avevo visto e pare che non ci sia fine di questo periodo ed occasionali temporali, come avverranno la prossima settimana, avranno solo il merito di una boccata d'aria e nulla di più.
Girando e rigirando si incontrano solo alcune Russula e sporadici Boletus reticulatus, ieri ne ho trovato solo uno che vedete in foto. Quindi il consiglio è quello di mollare la ricerca dei funghi, avremo quantomeno un riposo prolungato dal calpestio del bosco per la tranquillità anche degli animali abitanti.
Non ci resta che aspettare e appena ci saranno le condizioni giuste le racconterò, comunque sarò felice se qualcuno mi smentirà.
Buone cose a tutti
bruno
mentre scrivo sudo.
Le mie passeggiate non hanno sosta, non mi fermo per il caldo, certo c'è da soffrire molto ma la tranquillità che mi regala il camminare nel bosco non riesco a sostituirla con nulla. Devo dirvi però che funghi non ne vedo, il terreno appare tanto secco come mai avevo visto e pare che non ci sia fine di questo periodo ed occasionali temporali, come avverranno la prossima settimana, avranno solo il merito di una boccata d'aria e nulla di più.
Girando e rigirando si incontrano solo alcune Russula e sporadici Boletus reticulatus, ieri ne ho trovato solo uno che vedete in foto. Quindi il consiglio è quello di mollare la ricerca dei funghi, avremo quantomeno un riposo prolungato dal calpestio del bosco per la tranquillità anche degli animali abitanti.
Non ci resta che aspettare e appena ci saranno le condizioni giuste le racconterò, comunque sarò felice se qualcuno mi smentirà.
Buone cose a tutti
bruno
Boletus reticulatus |
venerdì 14 luglio 2017
Psathyrella leucotephra (Berk. & Broome) P.D. Orton
Determinazione effettuata dal Sig. Marino Zugna - Scheda prelevata dal Forum AMB di Muggia
Psathyrella leucotephra (Berk. & Broome) P.D. Orton [as 'leucotrepha'], Trans. Br. mycol. Soc. 43(2): 180 (1960)
Basionimo: Agaricus leucotephrus Berk. & Broome, Ann. Mag. nat. Hist., Ser. 4 6: 468 (1870)
Sinonimi: Agaricus leucotephrus Berk. & Broome, Ann. Mag. nat. Hist., Ser. 4 6: 468 (1870).
Drosophila leucotephra (Berk. & Broome) Kühner & Romagn., Fl. Analyt. Champ. Supér. (Paris): 367 (1953).
Hypholoma leucotephrum (Berk. & Broome) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 1040 (1887).
Psathyra leucotephra (Berk. & Broome) G. Bertrand [as 'leucotrepha'], Bull. Soc. mycol. Fr. 29: 187 (1913).
Posizione sistematica: Psathyrellaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Basidiomi di media grandezza, molto fragili, fortemente cespitosi, con lunghi stipiti fascicolati, ornati da un velo parziale membranoso.
Pileo diametro 10-40 (50) mm, all'inizio emisferico, quindi campanulato, infine disteso, con basso umbone ottuso, quasi liscio al disco, nel resto della superficie radialmente ruguloso, ricoperto, in buona parte, da resti di velo fibrillosi, aracnoidi, più evidenti nella porzione marginale. All’inizio biancastro, leggermente ocreceo al disco, presto ocra-grigiastro, infine bruno-nerastro "testa di moro", a causa della intensa sporata, margine intero, leggermente più chiaro, spesso ornato da minuti resti di velo parziale. Igrofano, non striato o solo per trasparenza con il tempo umido.
Lamelle adnate, fitte, in un esemplare adulto abbiamo contato 60 lamelle aderenti allo stipite, inframezzate da 1-3 lamellule, all'inizio biancastre, molto presto grigiastre, infine bruno-nerastre, filo lamellare intero, all’inizio concolore, in seguito leggermente più chiaro.
Stipite 40-120 x 1-2 mm, molto fragile, presto cavo, cilindrico, finemente rigato nella zona apicale sopra il velo, nella zona sottostante fibrilloso, ornato da piccole squamette concolori e resti di velo araneosi. Bianco puro su tutta la superficie.
Velo parziale membranoso, facilmente lacerato e labile, finemente striato nella pagine superiore, di colore bianco. Base bambagiosa, concolore.
Carne esigua con odore e sapore non significativi.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (8,14) 8,59-9,71 (10,33) x (4,63) 5,10-5,69 (5,81) x (5,30) 5,67-6,52 (6,61) µm, in media 9,1 x 5,38 x 6,02 µm, Quoziente in proiezione laterale = (1,46) 1,59-1,79 (2,01), Q.m. = 1,69;
Quoziente in proiezione frontale = (1,33 )1,4-1,638 (1,72), Q.m. = 1,52;
Vol. m. Approx.3D = 154,32 µm³, Sigma_Vol. = 12,54 µm³; lisce, faseoliformi in proiezione laterale, trapezoidali in proiezione frontale, a parete spessa fino a 0,5 µm, poro germinativo assente, appendice ilare piccola, evidente nelle spore in vista frontale, brunastre con riflessi rosso cupo in KOH 2%.
Basidi 16,6-23,9 x 7,7-11,9 µm, Q.m. = 2,11, Vol.m. = 969 µm³, clavati, tetrasporici, notati alcuni bisporici.
Cheilocistidi 32,1-43,6 x 9,5-12,3 x 6,1-8,7 µm, in media 37 x 11 x 7,5 µm, utriformi, fittamente disposti lungo il filo lamellare tanto da renderlo sterile, cellule sferopeduncolate assenti.Pleurocistidi assenti.
Trama lamellare formata da cellule inflate, appena leggermente pigmentate.
Velo generale formato da ife confusamente intrecciate, cilindriche, con diametro (2,5) 5,5-13,5 µm, poco settate, ristrette ai setti, con scarsi giunti a fibbia, ialine.
Velo parziale formato da ife subparallele, cilindriche, con diametro 4-13 (17) µm, da poco a fittamente settate, poco o non ristrette ai setti, con numerosi giunti a fibbia, ialine.
Pileipellis di tipo imeniderma, formata da cellule sferopeduncolate, diametro (19) 21-46 (50) µm, ialine. Pileocistidi non osservati.
Caulopellis tipo cutis, formata da ife cilindriche con diametro 3,2-6,2 µm, ialine.
Caulocistidi (30,2) 35,6-61,6 (66,7) x (4,9) 6,4-13,3 (14,4) x 7,5-10,1 µm, in media 50,3 x 10,5 x 8,7 µm, da cilindrico-flessuosi con apice subcapitulato, a cilindrico-clavati, occasionalmente con apice bifido, fino a utriformi o strettamente utriformi, presenti a mazzetti nella parte superiore dello stipite.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Le collezioni d’erbario sono conservate in erbario di A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Determinatore: Zugna M. Legit: Bruno de Ruvo - ritrovamento in località Faognano di Torricella Sicura (TE) sotto Quercus cerris in data 23.05.2017
Osservazioni
All'interno del Sottogenere Psathyra, Sezione Spintrigerae, P. leucotephra si fa riconoscere, macroscopicamente, per la sua taglia medio-grande, il suo modo di crescita fortemente cespitoso e la presenza di un anello “quasi”, sempre ben evidente. Microscopicamente per le spore piccole (≤ 11 µm), di forma particolare e prive di poro germinativo.
Bibliografia consultata
Breitenbach J. & Kränzlin F., 1995- Champignons de Suisse. Tome 4. Champignons à lames 2ème partie.
Fouchier F., 1995 – Le Genre Psathyrella – Flore des espécies europeénne et méditerranéennes
Kits van Waveren, E. (1985). The Dutch, French and British species of Psathyrella. Persoonia Supplement 2. 300 pp.
Kits van Waveren, E. (1987). Additions to our monograph on Psathyrella. Persoonia 13(3): 327–368.
Index Fungorum: http://www.indexfungorum.org/Names/Names.asp
Index Fungorum: http://www.indexfungorum.org/Names/Names.asp
Psathyrella leucotephra |
Psathyrella leucotephra |
Psathyrella leucotephra |
Spore di Psathyrella leucotephra - photo by M.Zugna |
mercoledì 12 luglio 2017
STOP AI FUNGHI....secondo aggiornamento di Luglio
Ciao a tutti,
c'è poco da dire.
Tutti saprebbero cosa dire in questo momento della nostra stagione che doveva essere super ed invece si sta rivelando estremamente deficitaria....insomma uno schifo.
Che volete che vi dica, si va verso il secco più profondo, i funghi sono fatti del 90% di acqua, tutti gli esseri viventi hanno bisogno d'acqua ma i nostri amici miceti di più, altrimenti sanno vivere comunque cadendo in un sonno profondo e senza segnali apparenti, anche per anni....ma siamo ottimisti, qualche porcino ancora si va trovando, alcuni sono inguardabili, delle cose oscene.
Aspettiamo le piogge e ci rimetteremo in moto, adesso non vale certamente la pena farsi le massacrate per i boschi, aspettiamo, casomai andiamo lo stesso in Montagna con la famiglia e approfittiamo per visitare tutti i nostri magnifici luoghi o anche semplicemente per respirare un po' d'aria fresca sotto i faggi.
Alle prossime e tranquilli tutto si sistemerà.
ciao
bruno
un porcino di domenica scorsa....bellissimo 😆 😂😄
😆
c'è poco da dire.
Tutti saprebbero cosa dire in questo momento della nostra stagione che doveva essere super ed invece si sta rivelando estremamente deficitaria....insomma uno schifo.
Che volete che vi dica, si va verso il secco più profondo, i funghi sono fatti del 90% di acqua, tutti gli esseri viventi hanno bisogno d'acqua ma i nostri amici miceti di più, altrimenti sanno vivere comunque cadendo in un sonno profondo e senza segnali apparenti, anche per anni....ma siamo ottimisti, qualche porcino ancora si va trovando, alcuni sono inguardabili, delle cose oscene.
Aspettiamo le piogge e ci rimetteremo in moto, adesso non vale certamente la pena farsi le massacrate per i boschi, aspettiamo, casomai andiamo lo stesso in Montagna con la famiglia e approfittiamo per visitare tutti i nostri magnifici luoghi o anche semplicemente per respirare un po' d'aria fresca sotto i faggi.
Alle prossime e tranquilli tutto si sistemerà.
ciao
bruno
un porcino di domenica scorsa....bellissimo 😆 😂😄
😆
mercoledì 5 luglio 2017
Ricominciano i gallucci....primo aggiornamento di luglio
il caldo e il vento avevano ridotto il bosco e le nostre passeggiate a pochissime specie, ora dopo non troppa pioggia ma speriamo sufficiente stanno ripartendo alcuni funghi, ieri ho trovato alcuni Cantharellus cfr cibarius, molto belli, non quelli in foto che sono di giugno ma di buona qualità.
I porcini sono presenti in modica quantità e non ancora bene nel faggio, alcune Russula commestibili stanno spuntando e se non tirerà vento avremo buone possibilità di trovare qualcosa fra 7-10 giorni.
Con questo rapido aggiornamento vi saluto e vi auguro buonissime passeggiate.
ciao
bruno
mercoledì 28 giugno 2017
Solo porcini....quarto aggiornamento di giugno
dire che NON si trovano funghi non è corretto, dire che SI trovano funghi non è corretto. E allora?
Ovviamente tutti quanti noi stiamo soffrendo per il caldo estremo e prolungato che il mese di giugno ci sta propinando, un caldo che non appartiene a questo periodo, purtroppo è così, c'è poco da fare.
Camminare nei boschi è faticoso, si suda moltissimo, la vegetazione non è brillante, il muschio non più soffice, i funghi non si vedono ma girando e rigirando quel capolavoro di micete che porta il nome di Boletus reticulatus, il fungo estivo per eccellenza, screpolato e bianco, che appare da lontano, di ottimo profumo, pronto per essere essiccato, sì proprio lui, si trova. E' quasi un miracolo ma è così, è un fungo che ha bisogno di poco per venire su, anche un po' deforme ma "costringe" il cercatore a non entrare in pausa.
Quindi il mio consiglio qual'è? E' quello di farvi comunque una passeggiata ogni tanto, di visitare luoghi presumibilmente più umidi, non certamente in alto, ed essere fortunati a trovarlo sudando le proverbiali sette camice e bevendo molto.
In bocca al lupo
ciao
bruno
p.s.: ricordo il Corso di Rinnovo che domenica si svolgerà ai Prati di Tivo, possono partecipare tutti.
foto di ieri
Boletur reticulatus |
martedì 20 giugno 2017
Si va verso il secco....terzo aggiornamento di giugno
Carissimi amici,
abbiamo superato la metà di giugno, il tempo scorre velocemente e con esso le stagioni.
Tra qualche giorno è estate, la stagione del caldo e per noi anche dei funghi. Belle le nostre passeggiate sotto i freschi faggi, ottimi i temporali estivi che lasciano il terreno umido, bello l'anticiclone delle Azzorre che rende caldissime le nostre giornate ma fresche e gradevoli le serate....ma questo una volta...adesso tutto è diventato più difficile, i faggi mentre correggono le gelate tardive con le nuove foglioline devono soffrine il caldo secco dell'anticiclone Africano, un venticello caldo, secco e costante arriva anche nelle parti più umide e nascoste delle nostre montagne dove l'umidità regnava incontrastata, il risultato è il secco. Con il secco non nascono funghi e tutto diventa più brutto, questo sarà il nostro scenario dei prossimi giorni ma nel frattempo possiamo ancora godere dei doni del bosco, gallucci, porcini e russule sono presenti e fare un discreto cestino è possibile. Certo la qualità dei porcini non è altissima ma la soddifazione di trovare dei bei soggetti è tanta.
Bene, allora concentriamoci nella ricerca, comportiamoci sempre in maniera impeccabile e speriamo che le nostre belle stagioni tornino ad essere come quelle di una volta......grazie a tutti.
ciao
bruno
Tra qualche giorno è estate, la stagione del caldo e per noi anche dei funghi. Belle le nostre passeggiate sotto i freschi faggi, ottimi i temporali estivi che lasciano il terreno umido, bello l'anticiclone delle Azzorre che rende caldissime le nostre giornate ma fresche e gradevoli le serate....ma questo una volta...adesso tutto è diventato più difficile, i faggi mentre correggono le gelate tardive con le nuove foglioline devono soffrine il caldo secco dell'anticiclone Africano, un venticello caldo, secco e costante arriva anche nelle parti più umide e nascoste delle nostre montagne dove l'umidità regnava incontrastata, il risultato è il secco. Con il secco non nascono funghi e tutto diventa più brutto, questo sarà il nostro scenario dei prossimi giorni ma nel frattempo possiamo ancora godere dei doni del bosco, gallucci, porcini e russule sono presenti e fare un discreto cestino è possibile. Certo la qualità dei porcini non è altissima ma la soddifazione di trovare dei bei soggetti è tanta.
Bene, allora concentriamoci nella ricerca, comportiamoci sempre in maniera impeccabile e speriamo che le nostre belle stagioni tornino ad essere come quelle di una volta......grazie a tutti.
ciao
bruno
Boletus reticulatus |
sabato 17 giugno 2017
Corso di Rinnovo ai Prati di Tivo...il 2 Luglio
Ciao a tutti,
collegatevi al link dell'AMENA e potete rendervi conto del programma e come fare per iscribversi, possono farlo tutti anche quelli che vogliono semplicemente passare una giornata all'aria aperta.
CLICCATE QUI
collegatevi al link dell'AMENA e potete rendervi conto del programma e come fare per iscribversi, possono farlo tutti anche quelli che vogliono semplicemente passare una giornata all'aria aperta.
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martedì 13 giugno 2017
Mi aspettavo meglio....secondo aggiornamento di giugno
Ciao a tutti,
oramai bisogna commentare non l'inizio della stagione micologica estiva ma il suo evolversi.
Vi dico subito che le premesse fatte di grandi quantità d'acqua, con boschi bagnatissimi e con il caldo, erano ottime, tutti noi ci aspettavamo belle sfungate diffuse ed invece??!!!...invece non è così, è vero che i gallucci (Cantharellus cibarius s.l.) ci sono stati e ci sono, qualche Russula, soprattutto Russula vesca e qualche boleto, anche verminato, ma la quantità è ridicola, ci aspettavamo molto di più. Almeno questa è la mia opinione/sensazione.
La nostra speranza e le nostre attenzioni si riversano tutto sul faggio, il discorso di prima era per il cerro/castagno. Le nostre bellissime faggete appaiono ancora bagnate e se prima mancava il caldo adesso non più. Credo e spero che questa magnifica essenza arborea, amica dei fungaioli, cominci a regalarci i suoi doni.
Con questo augurio vi lascio e mi raccomando....e sapete di cosa :D ....ciao
bruno
oramai bisogna commentare non l'inizio della stagione micologica estiva ma il suo evolversi.
Vi dico subito che le premesse fatte di grandi quantità d'acqua, con boschi bagnatissimi e con il caldo, erano ottime, tutti noi ci aspettavamo belle sfungate diffuse ed invece??!!!...invece non è così, è vero che i gallucci (Cantharellus cibarius s.l.) ci sono stati e ci sono, qualche Russula, soprattutto Russula vesca e qualche boleto, anche verminato, ma la quantità è ridicola, ci aspettavamo molto di più. Almeno questa è la mia opinione/sensazione.
La nostra speranza e le nostre attenzioni si riversano tutto sul faggio, il discorso di prima era per il cerro/castagno. Le nostre bellissime faggete appaiono ancora bagnate e se prima mancava il caldo adesso non più. Credo e spero che questa magnifica essenza arborea, amica dei fungaioli, cominci a regalarci i suoi doni.
Con questo augurio vi lascio e mi raccomando....e sapete di cosa :D ....ciao
bruno
Russula vesca |
lunedì 5 giugno 2017
...l'ora é giunta....
che dire, i boschi sono bagnati, tra qualche giorno arriverà il vero caldo, non ci resta che augurare a tutti voi una splendida stagione micologica ricca di soddisfazioni e di divertimento.
Godetevi le passeggiate, raccogliete il giusto e il sano, non lasciate traccia del vostro passaggio e benedite di godere di queste possibilità.
Se volete condividere le vostre passeggiate con racconti e foto funghi in habitat oppure in raccolti ben sistemati in graziosi cestini potete farlo inviando a bruno.deruvo@gmail.com......grazie
ciao
bruno
lunedì 29 maggio 2017
Quarto aggiornamento di Maggio....prime sorprese
stiamo per abbandonare maggio con temperature nettamente in aumento, questo ci obbliga ad abbandonare i prati o perlomeno ad aggiungere alle nostre passeggiate il bosco.
Attenzione però che il bosco che c'interessa adesso non è quello di faggio sopra ai 1300 m ma il cerro ed il castagno dai 700 m in su. Luoghi ben esposti al sole e visto che il terreno è bagnato le sorprese non mancheranno di sicuro.
Insomma la stagione estiva è all'inizio ma promette molto bene, se non tirerà vento avremo una partenza sprint, la nostra provincia è fortunata, ha boschi di ogni genere e soprattutto attualmente ben bagnati.
In alto gli spinaroli (Calocybe gambosa) ancora si trovano, molti sono verminati, anche gli Agaricus sono ben presenti mentre nei boschi bassi i gallucci (Cantharellus cibarius) e qualche bocciolo di porcino (Boletus reticulatus) si fanno vedere. Allora comportiamoci bene, resistiamo alla voglia di raccogliere funghi di taglia piccolissima, la Legge lo vieta, cresciamo culturalmente e godremo sempre di più delle nostre passeggiate e dei funghi.
Buone cose a tutti
bruno
da sin. Calocybe gambosa, Agaricus crocodilinus, Cantharellus cibarius |
domenica 21 maggio 2017
Terzo Aggiornamento di Maggio...si entra nel bosco?
Ciao a tutti gli amici fungaioli e non,
direi che siamo soddisfatti dall'enorme quantità di spinaroli raccolti, forse non tutti di buona qualità ma il divertimento c'è stato.
Oramai non serve neanche più chiedere od avere confidenze basta frequentare i social e vedere quante foto girano dei raccolti fatti, spesso senza la cura necessaria e senza il rispetto delle misure minime, la voglia di apparire è nettamente più forte dell'educazione di raccolta, noi continuiamo a dirlo ma attenzione ai controlli che quest'anno sembrano essere più accurati, girate con il tesserino in regola, con funghi puliti e di taglia.
Ora però gli spinaroli (Calocybe gambosa) finiranno e sarà il momento di entrare nei boschi, il fungo che ci accoglierà sarà senz'altro il galluccio (Cantharellus cibarius), incontreremo qualche Russula ed entro fine mese qualche bocciolo di porcino (Boletus reticulatus) mentre in alto farà capolino il porcino rosso (Boletus pinophilus).
Ed allora la stagione comincerà piano piano a prendere quota, i boschi ricominceranno a riempirsi di cercatori di funghi, quindi non resta che augurarvi tanto divertimento e salute terminando, queste brevi note, sempre con la raccomandazione di raccogliere la spazzatura che incontrerete e soprattutto di non lasciare la vostra se anche fosse una carta di una caramella......ciao
bruno
direi che siamo soddisfatti dall'enorme quantità di spinaroli raccolti, forse non tutti di buona qualità ma il divertimento c'è stato.
Oramai non serve neanche più chiedere od avere confidenze basta frequentare i social e vedere quante foto girano dei raccolti fatti, spesso senza la cura necessaria e senza il rispetto delle misure minime, la voglia di apparire è nettamente più forte dell'educazione di raccolta, noi continuiamo a dirlo ma attenzione ai controlli che quest'anno sembrano essere più accurati, girate con il tesserino in regola, con funghi puliti e di taglia.
Ora però gli spinaroli (Calocybe gambosa) finiranno e sarà il momento di entrare nei boschi, il fungo che ci accoglierà sarà senz'altro il galluccio (Cantharellus cibarius), incontreremo qualche Russula ed entro fine mese qualche bocciolo di porcino (Boletus reticulatus) mentre in alto farà capolino il porcino rosso (Boletus pinophilus).
Ed allora la stagione comincerà piano piano a prendere quota, i boschi ricominceranno a riempirsi di cercatori di funghi, quindi non resta che augurarvi tanto divertimento e salute terminando, queste brevi note, sempre con la raccomandazione di raccogliere la spazzatura che incontrerete e soprattutto di non lasciare la vostra se anche fosse una carta di una caramella......ciao
bruno
Spinaroli - Calocybe gambosa |
domenica 7 maggio 2017
Secondo aggiornamento di Maggio...partono gli spinaroli
in questo momento sta piovendo molto bene, sicuramente la nuova acqua farà crescere le probabilità di entrare nel momento migliore per lo spinarolo (Calocybe gambosa), fino a qualche giorno fa i pochi ritrovamenti erano anche un po' rovinati.
L'acqua di adesso è molto ma molto utile, i boschi erano già ben bagnati ma questa aggiunta sarà utilissima per passare ai funghi della nuova stagione pre-estiva, Cantharellus cibarius, Russula sp, i primi porcini, partiranno solo se avremo una decina di giorni di stabilità meteo con molto sole.
Sono molto fiducioso.
Adesso, però, analizziamo il nostro comportamento; ho visto foto di raccolte di spinaroli sottomisura e molto sporchi, anche un noto ristorante montano pubblicizzava con una foto orribile la possibilità di trovare da loro questa primizia micologica, niente di più sbagliato, non abbiamo capito nulla. Certo non faccio il bigotto, capita di raccogliere funghi piccolini insieme a quelli di misura ma una pulizia minima fatela o evitate di far vedere il vostro raccolto....fatevi semplicemente gli affari vostri se proprio non volete crescere come qualità di fungaioli.
Intanto continuo con i marzuoli, pochi ma buoni.
A presto
bruno
Hygrophorus marzuolus |
mercoledì 3 maggio 2017
Primo aggiornamento di Maggio...02.05
incredibilmente maggio è arrivato, il tempo passa inesorabilmente e men che non si dica siamo in procinto di iniziare la nostra stagione micologica 2017.
Manca però ancora una stabilità climatica stagionale che ci permetta di avere una crescita regolare fungina, in montagna il vento e le temperature ancora rendono difficili le condizioni, i prati, invece, hanno cominciato a donare i primi spinaroli anche se non come ci aspettavamo, molte fungaie stentano a partire mentre la qualità dei funghi raccolti non è ottimale.
Il marzuolo sta finendo e la ricerca è sempre più difficile ma appena il sole arriverà forte e duraturo potremo iniziare ad entrare nel bosco per i primi galluci, russule e qualche sorpresa che inevitabilmente metterà in moto l'esercito dei fungaioli, siamo tanti, tantissimi e non passerà articolo che non finirà ribadendo il rispetto e l'educazione verso il bosco.
Grazie e buonissime cose per voi tutti
ciao
bruno
Manca però ancora una stabilità climatica stagionale che ci permetta di avere una crescita regolare fungina, in montagna il vento e le temperature ancora rendono difficili le condizioni, i prati, invece, hanno cominciato a donare i primi spinaroli anche se non come ci aspettavamo, molte fungaie stentano a partire mentre la qualità dei funghi raccolti non è ottimale.
Il marzuolo sta finendo e la ricerca è sempre più difficile ma appena il sole arriverà forte e duraturo potremo iniziare ad entrare nel bosco per i primi galluci, russule e qualche sorpresa che inevitabilmente metterà in moto l'esercito dei fungaioli, siamo tanti, tantissimi e non passerà articolo che non finirà ribadendo il rispetto e l'educazione verso il bosco.
Grazie e buonissime cose per voi tutti
ciao
bruno
Calocybe gambosa |
domenica 23 aprile 2017
Il fungo di San Giorgio
Carissimi amici,
oggi 23 aprile è San Giorgio, auguri a tutti gli amici che portano questo nome, ma è anche un nome che in precedenza indicava un fungo Tricholoma georgii adesso Calocybe gambosa, lo spinarolo.E' un fungo molto ricercato da noi, le sue fungaie sono gelosissime e non si tramandano nemmeno da padre in figlio ma è anche un micete molto maltrattato, dai rastrelli, dalla raccolta di esemplari piccoli per paura che altri possano scoprire la fungaia, ecc. ecc.
L'attività del blog è soprattutto rivolta ad un'educazione di massa, la Legge stessa dice che sotto i 3 cm non possa essere raccolto e poco vale la scusa che erano attaccati ai più grandi, per favore comportiamoci da persone civili, godiamo della Natura della nostra Salute e del nostro essere a posto.
Vi ringrazio molto e vi auguro dei buonissimi raccolti.
bruno
Calocybe gambosa |
venerdì 14 aprile 2017
Amici...Buona Pasqua
Carissimi amici,
la Santa Pasqua è arrivata, la Natura è esplosa in anticipo con i suoi meravigliosi fiori, anche i faggi hanno addirittura messo le foglie segno che le temperature sono ben oltre la norma, cosa accadrà a breve?
In tema micologico vi anticipo che il Calocybe gambosa, lo spinarolo, è comparso, forse sbaglio anche a dirlo ma tanto tutti lo sanno già. E' però presente con dei primordi, adesso subentra la maturità del fungaiolo, quello esperto e amante della Natura e dei funghi aspetta, aspetta che la crescita raggiunga un taglia che vale la pena raccogliere, forse non li ritroveremo ma avremo la coscienza a posto, troveremo sempre qualche altra fungaia, non vi preoccupate.
Io comincerò a girare per spinaroli dopo il 25 di questo mese, nella precedente Legge fino a questa data era illegale procedere alla raccolta, chissà forse conveniva lasciare questa norma.
Per il resto la caccia allo Hygrophorus marzuolus, il marzuolo, ancora mi attrae molto, è una ricerca difficile ma molto appagante.
Comunque sono preoccupato per le previsioni meteo, si parla di una discesa di aria artica con neve intorno ai 1000 m, questo sarebbe veramente un disastro. Preghiamo affinché ciò non si verifichi.
Intanto fate una Buonissima Pasqua in serenità e tranquillità familiare, la Pasquetta dovrebbe essere una bella giornata, fate una passeggiata.
Grazie a tutti
bruno
Hygrophorus marzuolus |
sabato 1 aprile 2017
Ricominciamo....
Carissimi amici,...ciao.
Svegliamoci dal lungo letargo e ricominciamo a pensare, pensare di rimettere gli scarponi in macchina, di riprendere il cestino ed il bastone....i primi funghi ci aspettano.
Si comincia con le Verpe, le Morchelle, i Marzuoli e poi finalmente gli Spinaroli ed in quel momento la stagione prende quota.
Manca poco, Pasqua segnerà il momento di svolta ed allora ricominceremo con gli aggiornamenti, intanto oggi qualche marzuolo è venuto fuori dalla neve che inevitabilmente si ritira mentre in basso tra i pioppi spuntano quei funghi deliziosi e buonissimi che noi tutti conosciamo, i pioppini.
Bene, allora tornate a visitare queste pagine e vi terrò informati e sempre grazie a chi vorrà inviarmi foto e racconti a: bruno.deruvo@gmail.com
In bocca al lupo a tutti e che sia una stagione piena di salute, rispetto e funghi.
ciao
bruno
foto di oggi
Cyclocybe aegerita e Hygrophorus marzuolus |
sabato 4 marzo 2017
Primo Corso d'Idoneità
L'AMENA prova ad organizzare il 1° Corso d'Idoneità per il rilascio dell'attestato utile per richiedere il Tesserino Regionale Raccolta Funghi Regione Abruzzo....collegatevi al
CORSO D'IDONEITA'
CORSO D'IDONEITA'
martedì 28 febbraio 2017
Mycena stipata Maas Geest. & Schwöbel
Mycena stipata Maas Geest. & Schwöbel
Determinazione e foto micro e macro di C.Zovadelli & B. de Ruvo
Descrizione macroscopica tratta dal Testo "Mycena d'Europa" di Giovanni Robich, ed. A.M.B.
Cappello: 8-30 mm, prima subovoidale o emisferico, poi campanulato o conico-campanulato,pruinoso-fibrilloso per pruina bianca, poi glabrascente, lucente a tempo umido, striato per trasparenza o solcato per tre quarti, crema bruno, crema-grigio, bruno-grigio, bruno-rossastro, bruno-scuro, margine concolore o pallidescente.
Lamelle: in numero di (14) 18-24 con lamellule (1L = 1-3 lam), non fitte poco larghe, in alcuni esemplari appena ventricose, alcune intervenose, arcuate, ascendenti, adnate o un poco decorrenti, bianche, bianco-grigie, grigio-crema. grigie, con orlo bianco.
Carne: pellucida,biancastra, bianco-grigia.grigio-crenma o grigio scura sotto la cuticola, sapore indistinto oppure vagamente acidulo, odore alcalino, anche pronunciato.
Gambo: 1-2,5 x 45-80 mm, cilindraceo, cavo,crema o bianco-crema pellucido in alto, poi bruno chiaro pellucido, crema. crema-grigio, crema-brunastro, base con peli bianchi, innestata le substrato o un poco radicante.
Habitat: cespitosi o fascicolati, su ceppi in decomposizione (Abies), su radici affioranti nei boschi misti (Abies alba,Larix,Fagus,Picea)
Mycena stipata |
Mycena stipata |
Mycena stipata |
Mycena stipata |
Cellule terminali corteccia gambo |
Spore |
Cheilocistidi |
mercoledì 8 febbraio 2017
CORSI DI RINNOVO A TERAMO E GIULIANOVA
Ciao a tutti,
L'AMENA indice due Corsi di Rinnovo utili per ottenere l'attestato essenziale.
Cliccate sui link e scegliete quello che più vi interessa, Teramo oppure
LINK TERAMO
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mercoledì 25 gennaio 2017
Ischnoderma benzoinum (Wahlenb.) P. Karst.
Ischnoderma benzoinum (Wahlenb.) P. Karst.
Testo scheda Massimiliano Berretto dal sito www.photomazza.com
Testo scheda Massimiliano Berretto dal sito www.photomazza.com
Il termine “benzoinum” deriva dal latino “benzoinus” = con odore di resina balsamica che stilla dallo Styrax benzoin dell’India.
In Italia e in Spagna non si usano nomi “comuni” per questa specie; in Francia, invece, è conosciuto come “Polypore balsamique”,”Polypore à odeur de benjoin”; in Germania “Schwarzgebänderter Harzporling”; nel Regno Unito “Benzoin Bracket”.
Descrizione del Genere
A questo genere appartengono basidiomi annuali, sessili, mensolati, spesso a forma di ventaglio, dapprima soffici poi molto duri, con una superficie pileica tomentosa per poi divenire una crosta, di colore bruno scuro fino a nerastro.
Imenio poroide biancastro che scurisce al tocco.
Sistema ifale dimitico con le ife generatrici fibulate e le ife scheletriche ialine o brune, basidiospore cilindriche, non amiloidi, lisce, bianche in massa.
Specie saprotrofe di conifere e latifoglie, agenti di carie bianca.
La specie typus è Ischnoderma resinosum (Fries) P. Karsten 1879.
Descrizione della specie
Cappello: basidiomi sessili, piatti, lunghi fino a 20 cm, con raggio fino a 14 cm e spessore di 2 cm, gli esemplari giovani hanno superficie finemente tomentosa e consistenza carnosa, rosso-bruna o bruna, per divenire duri e con una crosta resinosa nera con zonature concentriche, l’orlo è sempre più chiaro e ondulato e spesso ripiegato verso il basso.
Imenio: pori biancastri, rotondo-angolosi, 4-6 per mm, negli esemplari più maturi diventano bruni, scuriscono se toccati, tubuli bruni di circa 1 cm di lunghezza.
Gambo: assente.
Carne: il contesto ha una spessore di circa 1 cm, molle e biancastro da giovane, ocra e duro maturando.
Habitat: si sviluppa soprattutto in autunno quasi esclusivamente su conifere.
Commestibilità: senza alcun valore.
Reazioni: il contesto diventa marrone-nero con il KOH.
Lungo anche 20 cm, con raggio fino a 14 cm, è prima tomentoso e carnoso e poi crostoso e duro © Giuseppe Mazza
Microscopia
Struttura ifale dimitica con ife scheletriche giallo chiaro a parete grossa di 3-6 µm di diametro, ife generative settate, ialine, con giunti a fibbia, di 3-8 µm di diametro.
Cistidi e cistidioli assenti.
Basidi clavati, tetrasporici, ialini, con giunto a fibbia basale, di 10-15 × 3,5-4,5 µm.
Basidiospore cilindriche, ialine, lisce, non amiloidi, con pareti sottili e ripiegate su di un lato, misurano 5-6 × 2-2,5 µm.
Osservazioni:
E’ una specie abbastanza diffusa nell’emisfero boreale, non frequente in Italia, l’altra specie del genere, Ischnoderma resinosum (Fries) P. Karsten 1879, è molto simile macroscopicamente, ma cresce es- clusivamente su latifoglia, preferibil- mente faggio ( Fagus sylvatica ).
Una qualche possibile confusione si potrebbe avere con Meripilus gigantesus (Persoon) P.Karsten 1882, che però è facilmente riconoscibile per l’annerimento al tocco, non istantaneo, in tutte le sue parti, e per la crescita preferenziale su Castanea sativa e Fagus sylvatica, inoltre le spore sono ellissoidali e più grandi 5,5-7,5 × 4,5-6 µm.
Ife germinative e scheletriche, basidi e spore di Ischnoderma benzoinum © Pierluigi Angeli
Si può anche confondere con Bondarzewia mesenterica (Schaeffer) Kreisel 1984, che, pur condividendo l’habitat, cresce su radici affioranti di Picea abies e Abies alba, ha però i pori biancastri, angolosi ed irregolari, i tubuli e il contesto concolori, le ife prive di giunti a fibbia, le spore amiloidi, subglobose e verrucose.
Sinonimi
Boletus benzoinus Wahlenberg, 1826 (basionimo); Ischnoderma resinosum f. benzoinum (Wahlenberg) Pilát, 1937; Lasiochlaena benzoina (Wahlenberg) Pouzar, 1990; Polyporus benzoinus (Wahlenberg) Fries, 1828; Polystictus benzoinus (Wahlenberg) Bigeard & H. Guillemin, 1913; Trametes benzoina (Wahlenberg) Fries, 1838; Ungulina benzoina (Wahlenberg) Patouillard, 1900.
Boletus benzoinus Wahlenberg, 1826 (basionimo); Ischnoderma resinosum f. benzoinum (Wahlenberg) Pilát, 1937; Lasiochlaena benzoina (Wahlenberg) Pouzar, 1990; Polyporus benzoinus (Wahlenberg) Fries, 1828; Polystictus benzoinus (Wahlenberg) Bigeard & H. Guillemin, 1913; Trametes benzoina (Wahlenberg) Fries, 1838; Ungulina benzoina (Wahlenberg) Patouillard, 1900.
Ischnoderma benzoinum photo by B.de Ruvo |
Ischnoderma benzoinum photo by B.de Ruvo |
Ischnoderma benzoinum photo by B.de Ruvo |
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