martedì 29 ottobre 2019

I porcini di Quintino annunciano la fine della stagione 2019

 Ciao a tutti,

come è oramai consuetudine l'amico Quintino e la sua gentile moglie ci regalano le immagini dell'ultima passeggiata al Ceppo con gli incredibili ritrovamenti di bellissimi porcini, Boletus edulis e Boletus pinophilus.
Arrivati a questo punto dobbiamo considerare la stagione micologica 2019 chiusa, non tanto perché siamo a fine ottobre ma per l'incredibile mancanza di piogge che hanno reso i nostri boschi secchi e privi di qualsiasi forma di vita fungina. Certo qualche porcino si trova e si troverà ancora ma non sarà certamente per lui che ci muoveremo, sarà invece bello godere della Natura che si appresta, giorno dopo giorno, a prepararsi al lungo letargo invernale.
Faremo i bilanci, subito possiamo dire che è stata una stagione anomala, grosse sfungate mai viste di porcini che testimoniano un'anomalia meteo che se si dovesse ripetere comincerebbe ad essere preoccupante.
Ricordiamo che andare a funghi non vuol dire riempire il cesto ma significa godere della grande gioia del Creato.
Va bene...godetevi le foto e ci aggiorneremo presto.

ciao

bruno







lunedì 21 ottobre 2019

Aggiornamento del 21.10-......siamo agli sgoccioli...

Carissimi amici, ciao,
chi va per boschi s'è reso conto di come la stagione procede, tutti aspettavamo la difficile ricerca dei porcini sotto uno strato di foglie di faggio colorate ed umide, a scovar i bellissimi Boletus edulis di ottobre, ma non è stato così o meglio non è stato per tutti così, ci sono state delle buone raccolte di funghi nella settimana scorsa ma attualmente i ritrovamenti sono ridottissimi e spesso anche rovinati.
Ed allora che facciamo?
Penso che la stagione si debba considerare chiusa, certo le belle giornate di sole invogliano molto le uscite, e noi le faremo lo stesso, ma le aspettative sono modestissime, credo che la mancanza d'acqua per così tanto tempo abbia influito molto nella crescita micologica.
Purtroppo le previsioni non ci dicono nulla di buono, non pioverà.
Ma voglio lasciarvi con una speranza, il lato forte del fungaiolo, l'ottimismo, quello che non ci fa smettere mai di credere nell'evento, bene, allora io dico che troveremo i "rossi", i Boletus pinopohilus, non sono usciti e se dovesse arrivare un po' acqua fatta bene con le foglie che stanno coprendo i boschi usciranno e andremo fino alle prime gelate....siete d'accordo? siamo ottimisti? ci credete?
Vedremo.

Grazie a tutti voi

bruno


lunedì 14 ottobre 2019

Aggiornamento del 14.10 ...gallucci e cardarelle

Ciao a tutti,

oramai ci apprestiamo a concludere la nostra stagione micologica che ha riservato una sfungata di boleti storica e adesso procede lentamente verso la fine.
Nel faggio le passeggiate sono spettacolari, i colori del bosco, i profumi, il silenzio, sono sempre degli ingredienti eccellenti per una sana uscita, poi se riusciamo a trovare qualche bellissimo B.edulis e B.pinophilus raggiungeremo il massimo.
Qualche speranza di trovare porcini ancora è ben presente ma in questo momento sono tornati prepotentemente in primo piano i gallucci con esemplari giallissimi e freschissimi, poi un pochettino più in basso è in atto una fioritura di Armillaria mellea, ricordo che questo fungo va raccolto giovane, va prebollito scartando il gambo, non congelatelo ma fatevi la sana mangiatella e soprattutto non raccoglietelo dove le aree sono inquinate, dopo gelate e il controllo va fatto accuratamente fungo per fungo, nei cespi si può nascondere la cattiva sorpresa.....allora divertitevi.

Alle prossime

ciao

bruno


domenica 6 ottobre 2019

Aggiornamento del 6 ottobre....quasi niente

Carissimo amici, ciao.

la nostra esperienza sui nostri luoghi ad agosto ci avrebbe fatto scegliere questo periodo per essere liberi da impegni, per chiedere le ferie, insomma per raccogliere due buoni funghi porcini in Santa Pace dopo il grande caos estivo.
Ma sarà così quest'anno?
Proprio no, abbiamo dei boschi molto avari di ritrovamenti, spesso funghi stramaturi, poca varietà, abbiamo sbagliato aver pensato questo periodo come il migliore, certo le passeggiate nei boschi con faggi ancora ben ricchi di foglie verdi è sempre emozionante e il nostro spirito insieme al corpo se ne avvantaggeranno sicuramente.
Cosa succederà?
Francamente non lo so, penso che dovremo conservare l'ottimismo, dovremo aspettare che il terreno si copra di foglie, oggi cadevano in buona misura, sappiamo che il meteo ci sarà favorevole e quindi è lecito aspettarci, dalla fine della settimana entrante, qualche inizio di ritrovamento.
L'imperativo è non mollare e non molleremo.

Alle prossime e grazie a tutti

foto di Boletus pinophilus trovato da mio figlio Alessandro insieme a Paola.

Ciao

bruno




lunedì 30 settembre 2019

Aggiornamento del 30 settembre.....ci sarà o non ci sarà

Ciao a tutti,

lasciamo il mese di settembre  con molta nostalgia, ci ha regalato una sfungata di porcini che definirei storica in buona parte del nostro territorio, in parecchi hanno potuto raccogliere quantità notevoli di questa grazia del bosco soprattutto termofilo, poi ci siamo spostati nel faggio e le cose sono cambiate, inizialmente sembrava anche lì facile ma poi, giorno dopo giorno, tutto s'è fatto complicato tanto che adesso fare un buon raccolto di porcini è impresa ardua.
E allora cosa fare?
Niente, bisogna aspettare, non ricordate le stagioni passate quando si andava cercarli sotto manti di foglie colorate appena cadute? Adesso ancora sono ben ancorate sulle piante ma presto assisteremo al miracolo di colori del bosco, una per una cadranno inesorabilmente a terra dove troveranno la loro sistemazione e con il loro calore, quello della decomposizione e del sole accumulato, inizieranno a scaldare il suolo che ben umido metterà in allarme il micelio che in tutta risposta fruttificherà, e sarà il momento del cercatore di classe, quello che cammina lentamente, che, conoscendo i luoghi, sposterà delicatamente le foglie, sarà lui a raccogliere i migliori funghi, i più bei porcini, il Boletus edulis, quello con il gambone obeso e tanta carne nel cappello.
Ma nel bosco non c'è e non ci sarà solo lui, una fioritura incredibile di funghi sta già avvenendo soprattutto sotto misto conifera, tantissimi Tricholoma, Russula, Lactarius, Hygrophorus, Amanita, ecc. ecc.....questo è il periodo che il Micofilo vorrebbe non finisse mai.

Grazie a tutti e mi raccomando rispettate la Legge.

Ciao

bruno


lunedì 23 settembre 2019

Aggiornamento del 23 settembre....stento a capire..

Carissimi amici,

non è che prima ci capivo ma almeno una certa regolarità s'intuiva.
Il Mondo dei Funghi è accattivante proprio per questo, nelle stesse condizioni climatiche c'è chi trova e chi no, ieri ad esempio a poca distanza tra me e mio figlio in escursione con amici la differenza è stata eclatante, io ho trovato pochissimo mentre gli altri hanno fatto almeno 4 kg di porcini.
Il mio interesse è, però, verso una crescita Micologica di varie specie e questo, per fortuna, sta avvenendo, ma se devo scrivere qualcosa di utile per gli amici raccoglitori che frequentano i boschi alla ricerca di boleti non me la sento di consigliare nulla.
Statisticamente fine settembre e la prima settimana di Ottobre sono i momenti migliori per le nostre zone quindi quello che posso dire è di avere fiducia, adesso i boschi sono ottimamente bagnati, se non farà freddo e tornerà un buon Sole i funghi si ritroveranno.

Buone passeggiate e riportate sempre qualche sciagurata immondizia lasciata da chi nel bosco non dovrebbe nemmeno metterci piedi....la Natura vede e provvede.

ciao

bruno



mercoledì 18 settembre 2019

Aggiornamento....sfungata verso la fine...

Carissimi amici, ciao.
Sono oramai un paio di giorni che si nota una netta diminuzione di qualità nei funghi, si trovano solo carpofori adulti e spesso leggeri, con ospiti e spesso fastidiosissimi scarabei al loro interno.
L'incredibile crescita che è avvenuta tra castagno e quercia è già finita e nulla più si trova, resistono delle nicchie di produzione micologica nel faggio, nel fuori bosco alimentata dall'umidità notturna, nelle conche e nicchie coperte dalle foglie, anche nei pressi di rami e tronchi lasciano ancora qualche possibilità di crescita.
Questo relativamente ai porcini mentre per il resto del panorama micologico devo dire che è quasi un deserto.
Allora cosa pensare?...io dico che senza pioggia ci fermeremo. Certamente i funghi porcini non si fermeranno ma sarà più difficile trovarli, i giochi si fanno più duri e l'esperienza farà la differenza.
Credevate che fosse sempre così semplice?

Ora non rimane che ricominciare a raccogliere: carta argentata, pacchetti di caramelle e sigarette, cartacce varie, involucri di medicine, bottigliette varie e brik....questo é il regalo che i nostri amici indiavolati raccoglitori di porcini ci hanno lasciato nei boschi in cambio di doni preziosi della Natura.

Non ci arrendiamo, non abbiamo la forza per imporre l'educazione ma solo insegnarla anche e soprattutto con l'esempio.

foto di oggi

grazie a tutti

bruno



venerdì 13 settembre 2019

Aggiornamento del 13.09.....preoccupa il secco..

Ciao amici,

oramai la sfungata che definirei storica in ambito di boschi termofili volge al termine, il connubio di castagno, quercia e carpino ha prodotto una fruttificazione a volte imbarazzante. Porcini che spuntavano come funghi 😂😂 a colpi di 20/30 pezzi in pochi mq, una felicità per il raccoglitore che ha approfittato alla grande con raccolti veramente imponenti.
Il vento di domenica e lunedì ha però interrotto questa favola che ci avrebbe portato a qualcosa di mai avvenuto, con questo non affermo che non ci sono/saranno più funghi nell'habitat citato ma sicuramente la crescita è in fase di forte riduzione. Il terreno appare secco e non essendo prevista pioggia per ancora una settimana la situazione va sicuramente verso il blocco.
E allora che si fa?
Si fa che si va nel Faggio dove si raccolgono Boleti veramente di alta qualità, bisogna però girare bene, non stancarsi, insistere, e alla fine il bosco premierà, certo non saranno raccolti paragonabili nelle quantità a quelli del basso ma la bellezza dei funghi non teme paragoni.
Una raccomandazione, ho notato un aggravamento delle condizioni del bosco, bottigliette, fazzoletti, carta argentata vengono facilmente abbandonati, per favore non facciamolo, non meritate la bellezza della passeggiata....mi raccomando due bottigliette a testa raccogliamole, non lasciamole nel bosco.

Grazie e saluti

bruno


giovedì 5 settembre 2019

...oramai lo sanno anche le pietre...sfungatona in atto

Carissimi amici,
sono due/tre giorni che è in atto una notevolissima sfungata tra cerro e castagno a quote relativamente basse.
Boletus reticulatus e Boletus aereus, crescono così rapidamente da rappresentare veramente un fenomeno interessante e non frequente, spesso i carpofori sono uniti a gruppetti di 3-5 soggetti e nascono molto ravvicinati, capita che in pochi mq si faccia un bel raccolto.
Approfittatene, raccogliete quello che la Legge vi consente, sono funghi di ottima qualità.
Ne nasceranno così tanti che paradossalmente la saturazione di offerta commerciale raggiungerà presto il suo culmine.
Il faggio di quota è ancora in attesa, ma non è detto, aspettiamo conferme ed allora sarà come andare all'Università del Fungo.

Buon divertimento

bruno

lunedì 2 settembre 2019

Ragazzi il Blog torna ad informarvi.....boschi bagnati ma funghi assenti

Carissimi amici,

un anno è passato dal post denuncia di tutte quelle macchine a 1700 m di quota nel cuore del Parco, non torno su quell'argomento, ci sono Enti, Amministrazioni, Corpi di Polizia che noi tutti paghiamo affinché si prendano cura della nostro territorio ed auspichiamo che lo facciano.

Allora veniamo a noi, tutti sapete che la stagione fino ad oggi è stata pessima, iniziata con tantissime piogge si è successivamente trasformata in lunghi periodi di siccità che hanno reso i nostri boschi privi di funghi.
Adesso l'acqua è tornata, siamo a circa 10 giorni dalle prime piogge, in molti sono già entrati nel bosco per il giusto controllo ma di funghi ancora niente, per la verità qualche sporadico ritrovamento c'è stato ma ritengo di poter affermare che ad oggi non si sono segnali di sfungata.

Ricordate di mettere a posto il vostro tesserino, controllate la scadenza dei 5 anni e nel caso sappiate che domenica prossima 08.09 ci effettuerà un corso di rinnovo  ai Prati di Tivo, per frequentarlo occorre necessariamente iscriversi dal sito www.amenateramo.it.

Per il momento è tutto, ci diamo appuntamento a breve per tenervi aggiornati.

grazie e saluti a tutti

bruno


lunedì 11 febbraio 2019

Clitocybe rivulosa (Pers.) P. Kumm

 Clitocybe rivulosa (Pers.) P. Kumm

Determinazione, foto e descrizione micro dell'amico Pierluigi Angeli
Raccolta del 16.08.18 Bosco Vetusto dell'Aschiero dei Prati di Tivo di Pietracamela (TE)

Descrizione macroscopica tratta da Funghi d'Italia AMB Volume 3 pag. 1034

Cappello: 30-60 mm, abbastanza carnoso, convesso, a maturità disteso o debolmente depresso, liscio, leggermente igrofano, ricoperto da una fitta pruina biancastra che gli conferisce un aspetto come glassato; a maturità, nello strato pruinoso, si formano delle fenditure con andamento irregolare (rivoloso), che mettono a nudo il fondo crema-rosato

Lamelle: mediamente fitte, da adnate a brevemente decorrenti, biancastre o debolmente sfumate di crema-rosato

Gambo: 
30-50 c 6-10 mm, cilindrico, a volte un po' ingrossato alla base dove sono presenti brevi e sottili filamenti bianchi, abbastanza robusto, debolmente fibrilloso, biancastro.

Carne: biancastra, abbastanza compatto nel cappello, fibrosa nel gambo; odore erbaceo, sapore mite.

Habitat: cresce in gruppetti al margine dei prati, lungo i sentieri o nelle zone aperte dei boschi di conifere e di latifoglie; poco comune.

 Clitocybe rivulosa

 Clitocybe rivulosa





sabato 9 febbraio 2019

Inocybe abjecta (Karst.) Sacc. Rebaudengo

Inocybe abjecta (Karst.) Sacc. Rebaudengo

Determinazione e foto micro dell'amico Roberto Cagnoli
Raccolta del 21.12.2018 Riserva del Borsacchio Roseto degli Abruzzi Teramo

Descrizione della raccolta.

Cappello:  di piccole dimensioni, all'inizio convesso-campanulato poi spianato-reflesso, umbone ottuso presente, margine leggermente involuto nell'esemplare giovane, reflesso nell'adulto;
superficie cuticulare fibrillosa con tendenza a lacerarsi con l'età, di colore brunastro-acraceo, anche a tonalità grigiastre, il margine a volte presenta resti di velo.

Lamelle: fitte adnate, inizialmente di color ocra, poi imbrunenti a maturità, filo lamellare leggermente più chiaro delle facce, lamellule presenti

Gambo: fino a 50 x 3-5 mm, cilindrico appena più largo nella parte superiore, base non bulbosa; di colore bianco con lieve o con lieve sfumatura ocra, ricoperto non pruinoso se non all'estrema zona apicale, fibrosetto e tendente a sfilacciarsi longitudinalmente.

Carne:  biancastra sia nel pileo che nello stipite, senza viraggi particolari

Odore: lievemente spermatico

Nota microscopica di Roberto:

Inocybe abjecta, che fu considerata, a torto,  Inocybe flocculosa var. abjecta a causa della microscopia sovrapponibile. Morfologicamente le due specie sono alquanto diverse a partire dalle dimensioni molto più piccole nella prima di norma.
Di solito il velo bianco e' più evidente, ma dalle foto, ingrandendole si vedono ancora bene resti di velo;

Micro: 


spore che arrivano a 12 micron x 5-6 micron

i pleurocistidi arrivano fino a 80/85 micron,stretti (non oltre i 15 micron) con parete fino a 2-2,5 micron di spessore e reazione debole in ammoniaca; fuso-lageniformi

i cheilo sono molto piu variabili nella forma e nelle dimensioni

i caulo sono scarsi,a parete sottile,gi a pertire dall'apice del gambo.

foto delle spore ( 1), pleuro (2,3,4,5,6) cheilo ( 7,8) caulo ( 9,10)
Inocybe abjecta


Inocybe abjecta

















sabato 5 gennaio 2019

Trichophaea woolhopeia (Cooke & W. Phillips) Arnould

Trichophaea woolhopeia

Determinazione eseguita dall'amico Matteo Carbone
Ritrovamenti: Rio Castellano 1400 m su terreno sabbioso - 07.09.2017 - 22.07.2018


Descrizione tratta dal testo "Ascomiceti d'Italia" di G.Medardi

Ascoma: sotto forma di apotecio di 5-12 mm di diametro, sessile dapprima cupolato, in seguito disteso, fino a subdiscoide. Imenoforo liscio, bianco ghiaccio, superficie esterna brunastra, ricoperta di peli bruni. Orlo regolare, peloso.

Carne: ceracea, fragile, bianca

Habitat: in gruppi sul terreno umido e muscoso dei boschi, in luoghi ombrosi spesso vicino a corsi d'acqua, talora anche carbonaie

Trichophaea woolhopeia

Trichophaea woolhopeia

Trichophaea woolhopeia

Trichophaea woolhopeia

venerdì 4 gennaio 2019

Inocybe flavella Karsten

Inocybe flavella Karsten

Determinazione, foto micro e nota di microscopia dell'amico Roberto Cagnoli
Raccolta del 10 giugno 2018 - Cesa di Rocca Santa Maria (TE)

Descrizione:

Cappello: 2-5 cm, colore giallo/ocraceo, con umbone più scuro, radialmente rimoso con margine con resti di velo e leggermente ondulato, pruina bianca sulla parte centrale del pileo

Gambo: dambo 3-4 cm, cilindrico, biancastro, con residui di velo ben presenti, senza rigonfiamenti alla base

Lamelle: adnate mediamente fitte con presenza di lamellule, molto chiare inizialmente con filo lamellare biancastro

Odore: npon rilevato

Nota di Microscopia: 
1) Ha spore grandi che oltrepassano abbondantemente i 10 micron, arrivando anche a 14 : questo dato esclude tutte le specie francamente gialle come questa a spore piccole, quali Inocybe cookei, Inocybe quetiodor ( che peraltro hanno bulbo infatti rientrano nelle bulbosinae)

2) c'e' presenza di velo il che esclude categoricamente Inocybe rimosa ( Inocybe fastigiata)..per'altro l'aspetto assai poco umbonato non e' molto confacente ; il colore giallo esclude anche Inocybe obsoleta che ha velo ma colori diversi ( vedi altra tua raccolta che ho determinato)

3) non sappiamo se quelle note rosate che si vedono in alcuni gambi siano reali, tu mi parli di toni lievi lilla; ho ingrandito le foto al massimo e onestamente, se ci sono, si vedono appena:Esistono un paio di specie con gambo rosa/violetto nel gruppo : Inocybe reisneri e Inocybe fastigiata fo vinosostipata : la prima pero' ha spore che passano di poco i 10 micron, la seconda non la conosco ma devo dire che le tonalita' colorate in entrambe le specie sono abbastanza evidenti almeno nella parte alta del gambo..

4)Esiste un'altra specie vicino a Inocybe rimosa; gialla, con velo e microscopicamente confacente a questa : Inocybe xanthocephala, o Inocybe flavella ( per molti sono sinonimi, la prima piu grande della seconda), della quale esiste anche una varieta' roseipes che avrebbe gambo lievemente sfumato di rosa; microscopicamente ci siamo, morfologicamente anche ( umbone a parte ma nei funghi secchi si vede che sono umbonati).

Inocybe flavella

Inocybe flavella





Inocybe umbrinella Bres.

Inocybe umbrinella Bres.

Determinazione, foto micro e nota microscopia dell'amico Roberto Cagnoli
Raccolta del 25 agosto 2018 - Prati di Tivo - Bosco di Fagus sylvatica

Descrizione:

Cappello: convesso-campanulato quindi piano-convesso, provvisto di un largo umbone ottuso, margine diritto, intero anche oltre 30 mm, colore ocraceo con cuticola radialmente rimosa e screpolata nel senso radiale, resti velari.

Lamelle:  adnate,fitte, con presenza di lamellule, inizialmente di colore biancastro, poi ocracee, filo lamellare biancastro.

Gambo:  cilindrico, leggermente più largo verso la base , ricoperto da fine pruina

Carne:  biancastra; odore debolmente spermatico

Nota di Microscopia: misure sporali molto variabili, tipico delle " rimosae", da 8 fino a 14 cm x 5-6 fino a 8,5 di larghezza, cheilocistidi prevalentemente clavati.
nb : la forma sporale e' molto particolare, un Q molto basso rispetto alle rimosae..certo e' un gruppo con variabilita' sporale molto alto, la sezione delle rimose e' un ginepraio ben lungi dall'essere dipanato.
Inocybe umbrinella

Spore 




Inocybe coelestium Kuyper

Inocybe coelestium Kuyper

Determinazione, nota microscopica e foto micro dell'amico Roberto Cagnoli
Raccolta del 15 ottobre 2018 Magliano di Torricella Sicura (TE)

Descrizione:

Cappello: di piccole dimensioni 15-30 mm, conico convesso poi appianato con margine ricurvo nel soggetto giovane, diritto più avanti, con umbone basso, largo, non appendicolato al margine, marrone ocraceo, al centro con verdastro grigiastro, a volte quasi grigio attorno al disco, feltroso-lanoso, squamuloso-squarroso, ma liscio attorno all'umbone.


Lamelle: segmentiformi molto strette, larghe 1-3 mm, piuttosto largamente adnate, giallastre-grigiastre, poi  marroni, con bordo quasi uniforme da bianche a biancastre.


Gambo : 23-52 x 3-5 mm,cilindrico, solido, all'apice da bianco a pallido, acraceo, brunastro a metà, a base misto con toni verdastri - grigio-grigiastro, scuro in vecchiaia e grigio scuro olivaceo alla base, all'apice liscio a peloso, non pruinoso, verso il basso con una sfumatura verdognolo-verdastra nel gambo, non arrossante all'esposizione.

Odore:  deboli come il balsamo del Perù, a volte anche con un debole, sgradevole, composto chimico.

Habitat: sotto Fagus ma anche sotto Abies

Nota di Microscopia:
Spore:lisce di dimensioni 7-9,5(10) x 5-6,5(7) micron, mediamente di lunghezza inferiore agli 8 micron da ovoidi a sub-amigdaliformi con apice subconico

Pleurocistidi : di modeste dimensioni, da 30 fino a 50(60) micron di lunghezza, prevalentemente cilindrici,cilindrico/clavati, spesso dotati di lungo pedicello basale : parete spessa 2-2,5(3) micron, da debolmente a mediamente gialla in ammoniaca.

Cheilocistidi : uguali ai Pleurocistidi sia come forma che dimensioni : frammisti a numerosi paracistidi clavato/piriformi, con parete sottile, ialina.

Caulocistidi : completamente assenti ; presenza di rari peli adiacenti all'inserzione delle lamelle.

Inocybe coelestium

Inocybe coelestium

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Cistidi Imeniali

Paracistidi

Spore

Spore