giovedì 12 settembre 2024

Tomentella pilosa (Burt) Bourdot & Galzin

 Tomentella pilosa

carpoforo trovato sui bordi del Fiume Tordino vegetante su Piioppo.
Studio condotto dall'amico Ubaldo Marulli, sue le foto micro.
























lunedì 2 settembre 2024

...cosa succede sulle nostre Montagne?...

 ..ciao, ho riflettuto molto prima di scrivere due righe su quello che sta succedendo sulle nostre Montagne.



I boschi sono letteralmente tappezzati di funghi porcini e questo ha prodotto quello che tutti sanno. Un arrembaggio fuori controllo di persone provenienti da ogni parte dell'Italia Centrale.



Sembra di rivivere la classica corsa all'oro che ogni mattina, prima che il Sole sorga, anima le strade di Montagna con improvvisate gare di velocità per il timore di arrivare secondi se non terzi sui luoghi di raccolta. Praticare queste strade è oggettivate pericoloso.



Se permettete mi va di ricordare il primo articolo della L.R. 8 novembre 20006 N° 34, soffermandosi principalmente sul punto C: 1. La Regione Abruzzo, nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalla legge 23 agosto 1993, n. 352, e successive modifiche e integrazioni, disciplina la raccolta e la commercializzazione dei funghi epigei spontanei in considerazione della loro importanza come componenti insostituibili ed equilibratori degli ecosistemi e della loro rilevanza per l'economia delle zone montane. Con la presente legge la Regione intende:

a) salvaguardare la salute dei cittadini;

b) conservare negli ecosistemi vegetali il ruolo fondamentale dei funghi tutelandone la propagazione;

c) evitare gli effetti negativi conseguenti al prelievo e alla distruzione delle specie per l'eccessivo impatto antropico;

d) assicurare la valorizzazione delle risorse naturali. E il Parco?...non aggiungo altro, l'ultima volta ho rischiato la denuncia.


L'Homo boletus boletus una volta entrato nel bosco non ha più regole, entra velocemente in preda alla frenesia alimentare tipica dello Squalo, raccoglie l'impossibile senza discriminare il giusto ed il bello, spesso riporta a casa, faticando pure, funghi che dovrà inesorabilmente buttare. La qualità non gli appartiene ma solo il numero e il peso.


Questo stato di cose porta inevitabilmente anche a momenti di tensione tra cercatori. Ci hanno raccontato di fungaioli arrivati alle mani per la priorità sulla raccolta di porcini, la maleducazione di avvicinarsi a chi sta raccogliendo e soffiargli funghi, l'ultimissima, gerla rubata. E' mai possibile sopportare ancora questo stato di cose? Non mi avventuro sulle soluzioni, sono oggettivamente difficili, voglio ricordare solo una cosa: la Montagna si autotutela con l'inaccessibilità.


Non mi spaventa concedere ai residenti, che ne hanno diritto, libero arbitrio di raccolta, ma perché consentire a tutti tutto?...Ovviamente nulla cambierà e questo è solo l'ennesimo scritto che non ha senso. Ma adesso un piccolo accenno del perché nascono così tanti porcini e anche ovoli.


Ricordo che tempo fa la stagione ricominciava, dopo la sosta estiva, dopo le prime piogge. Pioveva a Ferragosto e a fine mese si ricominciava a trovar qualcosa, ma con fatica e in maniera normale. Un buon raccolto era nei limiti di Legge, oggi riportare 3 kg di porcini vuol dire che ti è andata proprio male. Lo stesso dicasi per la Amanita caesarea, in pochi la cercavano, era difficile incontrarla, alcuni anni non si vedeva proprio. Oggi è invadente. Presto vedremo il Boletus aereus sotto faggio, è successo già con la Amanita phalloides


Il perché di tutto questo non è dato sapersi, occorrerebbe seguire queste anomalie che oggi non sappiamo spiegare se non il classico binomio: Cambiamento Climatico. I funghi hanno una certa predisposizione ad occupare spazi prima non concessi, tante specie cosiddette "aliene" stanno affacciandosi in Italia e quindi il ragionamento della Natura è semplice; se il faggio non resiste avanzeranno i cerri con tutte le conseguenze del caso, per essa non c'è problema. Resta comunque la nostra anomalia di trasformarci in profondi predatori di bosco, una questione culturale di educazione che i corsi non sanno trasmettere a sufficienza che nulla hanno a che fare con la poesia, il rispetto, il gusto, la salvaguardia, il sentimento, la condivisione, lo star bene, il rilassamento, ecc. ecc...ma conta solo il reddito e la pancia. Questo aspetto è fortemente deludente mentre le Associazioni, le Amministrazioni Separate, I Comuni, la Regione, il Parco stanno alla finestra a contemplare lo scempio che accade ogni giorno, in fondo a tutti rende qualcosa...ciao