domenica 30 novembre 2025

Ramaria subbotrytis f. subbotrytis (Coker) Corner 1950

Ramaria subbotrytis f. subbotrytis (Coker) Corner 1950

Determinazione a cura dell'amico Adriano De Angelis, sue l'analisi e le foto micro.

Le misure sporali sono le seguenti 7,539-10,613 x 3,136-4,013 micron con una spora media 8,79 x 3,374 micron con un rapporto sporale Q=2,16-3,10 e un Qm=2,612.

Le spore cilindriche con apice arrotondato, presentano il profilo esterno leggermente mosso con verruche disposte irregolarmente o si presentano con orientamente sublongitudinale a volte collegate tra loro. Giunti a fibbia assenti, mentre le ife tromboplere sono presenti ma scarse.










venerdì 28 novembre 2025

Cyclaneusma minus (Butin) DiCosmo, Peredo & Minter, Eur. J. For. Path. 13(4): 208 (1983)

Cyclaneusma minus (Butin) DiCosmo, Peredo & Minter, Eur. J. For. Path. 13(4): 208 (1983)

Fungo che vegeta su aghi di pino, studiato dall'amico Ubaldo Marulli, sue le foto micro.

Il Cyclaneusma minus è un fungo Ascomicete responsabile della gittata delle foglie (o "needle cast") sui pini, una malattia che provoca l'ingiallimento e la caduta prematura degli aghi. È diffuso in tutto il mondo e colpisce diverse specie di Pinus, come il pino silvestre, il pino austriaco e il pino radiata

Sintomi e Sviluppo della Malattia

I sintomi tipicamente non compaiono fino a circa 10 mesi dopo l'infezione iniziale. 

Ingiallimento: Le piante infette mostrano aghi che diventano di un giallo variegato, per poi virare al marrone, spesso con bande trasversali marroni.

Caduta: Gli aghi colpiti rimangono rigidi e attaccati per diversi mesi, ma alla fine cadono prematuramente, lasciando la chioma dell'albero rada, con solo gli aghi più giovani e sani dell'anno corrente intatti.

Corpi fruttiferi: Sulle aree necrotiche degli aghi, sia caduti che ancora attaccati, si sviluppano piccoli corpi fruttiferi (apoteci) di color crema o biancastro, che si aprono per rilasciare spore in condizioni di umidità. 













Naematelia encephala (Pers.) Fr. , Osserva. mycol. (Havniae) 2 : 370 (1818)

Naematelia encephala (Pers.) Fr. , Osserva. mycol. (Havniae) 2 : 370 (1818) 

Caratteristiche principali

Aspetto: il corpo fruttifero (basidiocarpo) è di consistenza gelatinosa ed elastica, di forma da sferica a subglobosa, spesso con un aspetto cerebriforme, da cui deriva il nome specifico. Le dimensioni massime sono generalmente di 2-3 cm di diametro. Il colore varia da giallo brillante a rosa-arancio o bruno chiaro.

Habitat: cresce su legno morto di conifere, in particolare pini, durante tutto l'anno, prediligendo ambienti umidi.

Stile di vita: è un fungo parassita, ma non direttamente del legno. Parassita il micelio di un altro fungo, il Stereum sanguinolentum (un fungo a mensola che cresce sul legno morto), assorbendone le sostanze nutritive.

Fungo studiato dall'amico Ubaldo Marulli, sue le foto micro.











giovedì 27 novembre 2025

Guepinia helvelloides (DC.) Fr., Elench. fung. (Greifswald) 2: 30 (1828)

Guepinia helvelloides (DC.) Fr., Elench. fung. (Greifswald) 2: 30 (1828) 

Splendido fungo trovato ai Prati di Tivo e studiato dall'amico Ubaldo Marulli, sue le note e le foto micro.

Caratteristiche Principali

Aspetto: Il corpo fruttifero (carpoforo) è solitamente a forma di spatola o imbuto (petaloide) con possibili spaccature laterali, e può raggiungere i 12 cm di altezza.

Consistenza: La sua caratteristica principale è la carne, che è morbida, gommosa ed elastica, con una consistenza gelatinosa.

Colore: Il colore varia dall'arancione intenso al rosso scuro.

Habitat: È un fungo saprotrofo che cresce in gruppi (gregario o cespitoso), prevalentemente su residui legnosi di aghifoglie, in particolare l'abete rosso, in zone umide e montane. Appare tipicamente in estate e autunno. 

Guepinia helvelloides (DC.) Fr., Elench. fung. (Greifswald) 2: 30 (1828)

Sinonimia:
Guepinia rufa (Jacq.) Beck, Lich. Pl. Nov. Zemlya: 302 (1884)
Gyrocephalus helvelloides (DC.) Keissl., Beih. bot. Zbl., circa 2 31: 461 (1914)
Gyrocephalus rufus (Jacq.) Bref., Unters. Gesammtgeb. Mykol. (Lipsia) 7: 131 (1888)
Helvella rufa (Jacq.) Schrank, Baier. Fl. (Monaco) 2: 581 (1789)
Phlogiotis helvelloides (DC.) G.W. Martin, Am. J. Bot. 23: 628 (1936)
Phlogiotis rufa (Jacq.) Quél., Enchiridion Fungorum in Europa media et praesertim in Gallia Vigentium: 202 (1886)
Tremella helvelloides DC. [come 'helveloides'], in Lamarck & de Candolle, Fl. franç., edn 3 (Parigi) 2: 93 (1805)
Tremella rufa Jacq., Miscell. austriac. 1: 143 (1778)
Tremiscus helvelloides (DC.) Donk, Taxon 7: 164 (1958)

Basidiomi raccolti dall’amico Bruno il 21.02.24, foto n°2385 in località Prati di Tivo, (TE).

Microscopia:
Spore ellittiche, JKJ neg., 8.3 [9.4 ; 10.1] 11.2 × 4.7 [5.4 ; 5.9] 6.5 µm
Q = 1.3 [1.6 ; 1.9] 2.2 ; N = 14 ; C = 95%
Me = 9.8 × 5.6 µm ; Qe = 1.8
Basidi 25.9 [27.9 ; 33.2] 35.2 × 7.7 [8.2 ; 9.5] 10 µm settati longitudinalmente con sterigmi lunghi 22.8 -39.8 µm.
Giunti a fibbia presenti.