lunedì 29 dicembre 2014

Cortinarius vernus H. Lindstr. & Melot

Scheda redatta dall'amico Marino Zugna del Forum AMB di Muggia

Cortinarius vernus H. Lindstr. & Melot, (1994) 

Posizione sistematica: Cortinariaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Cortinarius vernus
Pileo Ø 25-35 mm, all'inizio subemisferico, poi convesso, infine appianato, con umbone ottuso persistente; rivestimento pileico liscio, igrofano, margine non striato, con il tempo eroso. Colori prevalentemente marrone scuro, testa di moro con lievi riflessi violacei nella porzione discale, tendente a schiarire su toni marrone-grigiastro nella fascia marginale.
Lamelle da smarginate a leggermente decorrenti, mediamente spesse, alquanto rade, ventricose, inframezzate da 2-4 (6) lamellule di colore ocraceo, quindi bruno cannella, infine rugginose. Filo lamellare sterile, da concolore a leggermente più chiaro, intero.
Stipite: 30-45 x 5-10 mm, cilindrico, diritto, fortemente fibrilloso, ricoperto da abbondanti resti velari grigiastri, base di pari spessore, corteccia di colore brunastro-violetta.
Carne esigua, aquosetta, brunastra con toni leggermente violacei. Sapore e odore non particolari.

Quadro microscopico della raccolta
Spore (6,31) 7,01-8,19 (8,96) x (4,57 ) 5,01-5,77 (6,24) µm, in media 7,56 x 5,37 µm, Q. = (1,24) 1,31-1,51 (1,68), Q.m. = 1,41, Vol. = (72,6) 91,75-137 (171) µm³, Vol.m = 115 µm³, in da pruniformi a subellissoidi, con apice arrotondato e plaga suprailare liscia,; ornamentazione formata da grosse verruche mediamente dense. 
Basidi 29 -39 x 7,0-9,5 µm, in media 34,6x 7,8 µm, Q.m. = 1,47, Vol.m = 367 µm³, clavati, tetrasporici, occasionalmente bisporici.
Subimenio formato da ife cilindriche, con diametro 2,5-4,5 µm.
Trama lamellare parallela, formata da ife cilindriche, settate, con diametro di 3,5-11,5 µm, ialine con pigmento membranario parietale giallo-brunastro, da mediamente a fortemente incrostante. 
Cortinarius vernus - Photo di Marino Zugna
Cheilocistidi 15,2-38,4 x 7,9-13,6 µm, in media 7,5 x 5,3 µm, Q.m. = 1,4, Vol.m = 115 µm³, ialini, clavati, alle volte con un setto, sormontanti una cellula basale a formare uno stretto collarino, disposti lungo tutto il filo lamellare. Pleurocistidi non osservati. Filo lamellare sterile.
Pileipellis formata da una cutis, formata da ife cilindriche, settate, con diametro di 4,0-14,5 µm, in media 6,7 µm, con pigmento membranario brunastro e parietale incrostazione. Subpellis formata da ife ampie, ristrette ai setti, con diametro di 26-50 x 10-20 µm, con pigmento membranario brunastro. Caulopellis non investigata.
Giunti a fibbia abbondantemente presenti in tutti i tessuti del basidioma.

Osservazioni 
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una specie piuttosto discussa e dibattuta. Gli specialisti sui generis, tutt'ora, non sempre si trovano d'accordo nello stabilire le sostanziali differenze tra C. castaneus e C. castaneus var. erythrinus, le quali si limiterebbero alle tonalità violacee, presenti nel primo, assenti nel secondo.
Da qui sarebbe sorta la necessità di elevare di rango specifico C. castaneus var. erythrinus, rinominandola con il nuovo epiteto C. vernus. Noi ne prendiamo atto e rimandiamo la questione a chi si ritiene "cortinariologo".

Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale fresco.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O. 
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, senza tener conto dell'apiculo, ottenute da sporata o prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. 
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary. 
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso. 

Dati relativi alla raccolta: N. scheda: 4683. Data di ritrovamento: 08/06/2011. Località: Ceppo. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza s.l.m.: f. 4. Habitat: faggeta coniferata. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B. Data inserimento in erbario: 12/06/2011 

Bibliografia consultata
AA.VV. – 2009: Grupo Ibero-Insular de Cortinariologos. Fungi non Delineati XXVI. Ed. Candusso-Alassio.
Bidaud A., X. Carteret, G. Eyssartier, P. Moënne-Loccoz & P. Reumaux - 2003: Atlas des Cortinaires. Pars XII. 
Bidaud A., X. Carteret, G. Eyssartier, P.Moënne-Loccoz & P.Reumaux - 2003: Atlas des Cortinaires. Pars XII (2). 
Bidaud A., X. Carteret, G. Eyssartier, P.Moënne-Loccoz & P.Reumaux - 2003: Atlas des Cortinaires. Pars XII (3). 
Brandrud T.E., H.Lindström, H.Marklund, J.MeIot & S.Muskos - 1994-98: Cortinarius Flora Photographica, 4 Partie. Matfors.

Consiglio G, Antonini D. & Antonini M., 2007 - Parte quinta. Il Genere Cortinarius in Italia. A.M.B,. Fondazione Centro Studi Micologici. Trento.
Cortinarius vernus

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