giovedì 6 febbraio 2025

Psathyrella bipellis (Quél.) AH Sm., Journal of the Elisha Mitchell Scientific Society 62: 187 (1946)

 Psathyrella bipellis (Quél.) AH Sm., Journal of the Elisha Mitchell Scientific Society 62: 187 (1946)

Raccolta studiata dal Sig. Daniel Deschuyteneer, sue le foto micro

descrizione tratta dal sito AMINT

Tassonomia

Divisione Basidiomycota

Classe Agaricomycetes

Ordine Agaricales

Famiglia Psathyrellaceae

Sinonimi

Psathyra bipellis Quél. 1884

Drosophila bipellis (Quél.) Quél. 1888

Pilosace bipellis (Quél.) Kuntze 1898

Etimologia

L'epiteto Psathyrella, diminutivo di psathyra, deriva dal greco, ψαθυρος [psathyros] = fragile soffice.

L'epiteto bipellis deriva dal latino bi [bis]= due volte, pellis dal latino [pĕllis] = pelle, doppia pelle.

Cappello

Misura da 1 a 5 cm di diametro, si presenta conico campanulato poi convesso ed infine disteso a maturità, il margine è striato per trasparenza, irregolare, appendicolato, ricoperto da resti di velo cotonosi e biancastri. Cuticola rugosa e igrofana, di colore inizialmente bruno porpora con riflessi violacei, che tende a schiarire con lo sviluppo e asciugandosi per igrofaneità, fino ad assumere tonalità castano rosate.

Imenoforo

Lamelle adnate, rade, ventricose, con filo lamellare bianco, eteromorfo, alternate a brevi lamellule, inizialmente si presentano di colore rossastro con sfumature violacee, assumono poi una colorazione bruno nerastra con la maturazione delle spore.

Gambo

Cilindrico sinuoso e allungato, cavo, da biancastro a violaceo, finemente granuloso nella parte alta dove si inserisce nell'imenio, alla base presenta abbondanti resti miceliari, bianchi e filamentosi. 

Carne

Poco consistente, fragile nel cappello, leggermente fibrosa nel gambo, odore erbaceo appena percettibile.

Habitat

Fortemente gregario, su detriti organici, in zone aperte ai margini del bosco.








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