Chlorencoelia versiformis (Pers.) J.R. Dixon, Mycotaxon 1(3): 224 (1975)
Ritrovamento effettuato su legno molto deteriorato, quasi sicuramente di Fagus sylvatica, ai bordi del Torrente Rio Castellano di Rocca Santa Maria - Teramo.
La rccfolta è stata effettuta insieme all'amica Marta Di Donatantonio e lo studio e analisi micro dall'amico Ubaldo Marulli.
Sembrerebbe, al netto di gradite conferme e smentite, essere il primo ritrovamento i n territorio italiano.
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di cui riporto solo un estratto d'introduzione:
La Chlorencoelia era originariamente considerata un membro della famiglia Helotiaceae [ 1 ]. Successivamente, è stata inserita nella famiglia Hemiphacidiaceae sulla base di analisi filogenetiche delle sequenze di rDNA [ 6 , 7 , 8 ]. La filogenesi multi-locus ha rivelato che i membri delle Hemiphacidiaceae e il gruppo centrale della sottofamiglia Encoelioideae (inclusa la Chlorencoelia ) appartenevano alla famiglia risorta Cenangiaceae [ 9 ], il che è stato confermato dagli studi successivi [ 10 , 11 , 12 , 13 , 14 ].
La clorencoelia è caratterizzata da apoteci poco profondi da cupulati a infundibuliformi, per lo più inferiori a 10 mm di diametro, da substipitati a stipitati, da solitari a gregari; superficie dell'imenio giallo oliva, da verde oliva a verde scuro; superficie del ricettacolo da verde oliva scuro a nerastro; escipolo ettale della textura angularis con cellule da ialine a marroni, che dà origine a ife tomentose clavate o filamentose; escipolo midollare della textura intricata con cellule con pareti da ialine a marrone scuro; aschi cilindrici-clavati, J+, 8-spori; ascospore ellissoidi, da cilindro-oblunghe ad allantoidi, ialine, guttulate; parafisi filiformi, settate, con corpi vacuolari da giallo pallido a verdi. La forma e la dimensione delle ascospore, degli aschi e delle ife del tomento sono caratteristiche chiave per la delimitazione delle specie [ 1 , 3 , 4 , 5 ].
Le specie di Chlorencoelia sono saprotrofe sul legno marcio di alberi di angiosperme e gimnosperme. C. versiformis è stata raccolta su Betula , Nothofagus , Quercus , Tsuga e legno non identificato [ 1 ]. C. torta è stata trovata su Acer , Betula , Fagus , Quercus , Tabebuia , conifere e legno non identificato [ 1 ]. C. indica è stata registrata su Cedrus deodara [ 2 ]. C. australis è cresciuta su Fuscospora solandri , Leptospermum scoparium , Nothofagus , Nothofagaceae e legno non identificato [ 5 ]. C. olivacea è stata trovata su Fuscospora fusca , Fuscospora cliffortioides , Nothofagus , Pterophylla racemosa , Nothofagaceae e legno non identificato [ 5 ]. C. macrospora , C. northlandica e C. ripakorfii su substrato legnoso non sono state chiaramente documentate. Le correlazioni tra le specie di Chlorencoelia e i loro substrati arborei non sono state confermate.
Analisi di Ubaldo:
Chlorencoelia versiformis (Pers.) J.R. Dixon, Mycotaxon 1(3): 224 (1975)
Synonymy:
Cenangium pulveraceum var. versiforme (Pers.) Quél., Enchiridion Fungorum in Europa media et praesertim in Gallia Vigentium: 328 (1886)
Chlorociboria versiformis (Pers.) Seaver, Mycologia 28(4): 393 (1936)
Chlorosplenium lividum (Alb. & Schwein.) P. Karst., Acta Soc. Fauna Flora fenn. 2(no. 6): 124 (1885) [1881-1885]
Chlorosplenium versiforme (Pers.) P. Karst., Not. Sällsk. Fauna et Fl. Fenn. Förh., Ny Ser. 11: 233 (1870) [1871]
Ciboria livida (Alb. & Schwein.) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 106 (1907)
Coryne versiformis (Pers.) Rehm, Rabenh. Krypt.-Fl., Edn 2 (Leipzig) 1.3(lief. 35): 492 (1891) [1896]
Helotium versiformis (Pers.) Fr., Summa veg. Scand., Sectio Post. (Stockholm): 356 (1849)
Midotis versiformis (Pers.) Seaver, North American Cup-fungi, (Inoperculates) (New York): 94 (1951)
Ombrophila livida (Alb. & Schwein.) Lind, Danish Fungi (Copenhagen): 123 (1913)
Peziza versiformis Pers., Icon. Desc. Fung. Min. Cognit. (Leipzig) 1: 25 (1798)
Peziza versiformis var. livida Alb. & Schwein., Consp. fung. (Leipzig): 314 (1805)
Ascomi con forme e colori come da foto.
Ho eseguito la microscopia su campioni essiccati.
Spore lisce,cilindriche, con estremità arrotondate, da diritte a leggermente allantoidi, con presenza di due guttule,
10.6 [12.3 ; 13.1] 14.8 × 2.2 [2.7 ; 3] 3.4 µm
Q = 3.3 [4.3 ; 4.7] 5.7 ; N = 30 ; C = 95%
Me = 12.7 × 2.8 µm ; Qe = 4.5
Aschi ottosporici, biserati, JKJ pos.
Cilindrici con pareti sottili, 97 [102.8 ; 112.1] 117.8 × 5.8 [6.8 ; 8.4] 9.3 µm
Parafisi cilindriche, guttulate e settate con parte apicale di 1.5 - 2.4 µm
Excipulum: formato da celle globulose-angolari nel sottoimenio e nell’excipulum ectale ed intricata nell’excipulum medullare.
Raccolta effettuata dall’amico Bruno su faggio, in località Ceppo, il 09.10.2025, foto n° 5686.
Paesi dove la specie è nota o attesa:
• Europa centrale (Germania, Austria, Svizzera)
• Europa settentrionale (Scandinavia)
• Europa orientale (Estonia, Lettonia, Polonia)
• Europa occidentale (Francia, Regno Unito)
• Europa meridionale (presenza probabile ma poco documentata nei dataset pubblici)
• NB. non sono riuscito a trovare pubblicazioni che segnalano la presenza di questa specie in Italia.




















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