Scheda tratta dal sito "Il Mondo dei Funghi"
Conocybe tenera (Schaeff.): Fr. Fayod 1889
Sinonimi
Agaricus tener Schaeffer, Derminus tener (Schaeff.) J. Schröter, Galera tenera (Schaeff.) Quèlet, Galera tenera f. tenella J.E.Lange, Galera tenera f. typica Kühner.
Etimologia
Conocybe = con il capo a forma di cono (dal greco kònos = cono e kùbe = testa, capo);
tenera = tenero (dall’ analogo aggettivo latino)
Sistematica
Regno: Fungi, Divisione: Basidiomycota, Classe: Homobasidiomycetes, Subclasse; Agaricomycetideae, Ordine: Cortina-riales,, Famiglia: Bolbitiaceae, Tribù: Bolbitieae, Genere: Conocybe, Specie: tenera.
Descrizione
Questo piccolo ed esile funghetto, alto appena 6 o 7 centimetri e con un cappello che al massimo può avere un diametro di 3 centimetri, si può trovare frequentemente tra l’erba nei prati su terreno nudo nelle radure dei boschi o lungo i margini dei sentieri. Cresce anche nei parchi, nei giardini e persino nei vasi dei balconi o dei terrazzi prediligendo terreni grassi e concimati.
I colori del ricettacolo sono molto variabili compresi tra un giallo ocra uniforme, un ocra nocciola, fino a un bruno ruggine più o meno carico ma di solito con tonalità più chiare nello stipite.
Il cappello, conico-campanulato, ha una superficie liscia, igrofana e lievi striature lungo il margine.
L’imenio è costituito da lamelle adnate o sublibere, non troppo fitte, ocra-gialle tendenti al ruggine, poi concolori al cappello.
Il gambo è cilindrico, sottile e termina con un piccolo bulbo alla base, pruinoso o fioccoso, vertical-mente striato, ocra.giallo che diviene bruno rossastro con l’età.
Carne esigua, concolore, priva di odori o di sapori significativi.
Microscopicamente si notano basidiospore ellissoidali o ovali, 10,5 / 13 x 5 / 7,5 μm, fornite di poro germinativo. Sporata bruno-ruggine.
Frequente in estate e in autunno, negli habitat sopra descritti, di solito in gruppi numerosi.
Possibilità di scambio
Il Genere Conocybe una quarantina di specie, piuttosto difficili a identificarsi senza l’ausilio di osservazioni microscopiche. Le specie più prossime sono C. subovalis e C. semoglobata le cui spore hanno dimensioni diverse ed i cui cappelli mostrano striature marginali più marcate.
Il Genere Conocybe una quarantina di specie, piuttosto difficili a identificarsi senza l’ausilio di osservazioni microscopiche. Le specie più prossime sono C. subovalis e C. semoglobata le cui spore hanno dimensioni diverse ed i cui cappelli mostrano striature marginali più marcate.
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Foto di habitat di Conocybe tenera |
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Conocybe tenera |
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Conocybe tenera |
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Spore di Conocybe tenera - Photo di Marino Zugna |
Ulteriore ritrovamento, questa volta effettuato in un vaso, con terreno molto concimato.
Materiale studiato dal Sig. Ubaldo Marulli, sue le foto e analisi micro.
Conocybe tenera (Schaeff.) Kühner, Encyclop. Mycol. 7: 68 (1935)
Sinonimia:
Agaricus tener Schaeff., Fung. bavar. palat. nasc. (Ratisbonae) 4: 31 (1774)
Conocybe tenera (Schaeff.) Fayod, Annls Sci. Nat., Bot., sér. 7 9: 357 (1889)
Conocybe tenera f. excentrica Singer, Sydowia 4(1-6): 140 (1950)
Conocybe tenera f. macrocephala Kühner, Encyclop. Mycol. 7: 73 (1935)
Conocybe tenera var. olivacea M.M. Moser, in Gams, Kl. Krypt.-Fl. Mitteleuropa - Die Blätter- und Bauchpilze (Agaricales und Gastromycetes) (Stuttgart) 2: 188 (1953)
Conocybe tenera var. tenella J.E. Lange ex Arnolds, Biblthca Mycol. 90: 309 (1982)
Derminus tener (Schaeff.) J. Schröt., in Cohn, Krypt.-Fl. Schlesien (Breslavia) 3.1(33–40): 580 (1889)
Galera tenera (Schaeff.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zerbst): 75 (1871)
Galera tenera f. microspora J.E. Lange, Dansk bot. 9(n. 6): 37 (1938)
Galera tenera f. tenella J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 9(n. 6): 37 (1938)
Galera tenera f. typica Kühner, Encyclop. Mycol. 7: 68 (1935)
Galera tenera var. applanata S. Petersen, Danske Agaricaceer 2: 370 (1911)
Galera tenera var. hyalopoda Bres., in Schulzer, Hedwigia 24(4): 135 (1885)
Galerula tenera (Schaeff.) Fl. (New York) 10(3): 166 (1917)
Campione raccolto dentro un vaso, su humus concimato dall’amico Bruno il 04.09.2022, foto n°9239 in località Teramo città.
Microscopia:
Spore ellissoidali, non lentiformi, con parete spessa e poro germinativo largo 1,1-1,7µm, in KOH si colorano in brunastro-rugginoso,
9.9 [11.4 ; 12] 13.5 × 5.8 [6.6 ; 6.9] 7.7 µm
Q = 1.5 [1.7 ; 1.8] 2 ; N = 31 ; C = 95%
Me = 11.7 × 6.7 µm ; Qe = 1.7
Basidi tetrasporici con impronta basale che denotano presenza di gaf, 26,4-31.4 × 8,25-10,86µm.
Cheilocistidi lecitiformi, 13.9 [18.1 ; 26.4] 30.6 × 5.7 [6.7 ; 10.7] 15.8 µm, con testa larga 3.3 -5.4 µm.
Caulocistidi come cheilocistidi.
Pileipellis di tipo imeniforme formata da ife sferopeduncolate 42 [45.7 ; 50.8] 54.5 × 19 [23.7 ; 30.1] 34.8 µm.
Reazione con NH4OH positiva dopo pochi minuti
quali sono le specie più vicine e, immagino, differenziabili solo o soprattutto a livello microscopico?
RispondiEliminaciao, Le specie più prossime sono C. subovalis e C. semoglobata le cui spore hanno dimensioni diverse ed i cui cappelli mostrano striature marginali più marcate.
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