Crepidotus applanatus (Pers.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zwickau): 74 (1871)
Basionimo: Agaricus applanatus Pers., Observ. mycol. (Lipsiae) 1: 8 (1796)
Sinonimi: Agaricus applanatus Pers., Observ. mycol. (Lipsiae) 1: 8 (1796). Agaricus putrigenus Berk. & M.A. Curtis, Ann. Mag. nat. Hist., Ser. 3 4: 292 (1859). Crepidotus putrigenus Berk. & M.A. Curtis, Syll. fung. (Abellini) 5: 883 (1887)
Sistematica: Inocybaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Crepidotus applanatus |
Caratteri macroscopici
Pileo 5-35 mm di diametro, da giovane più o meno flabelliforme, orlo all’inizio leggermente involuto, quindi spianato, ondulato, finemente striato per trasparenza. Cuticola di colore bianco poi
crema, crema-grigiastra con l’umido, igrofana, da sericea a finemente pubescente.
Lamelle piuttosto fitte, intramezzate da numerose lamellule, sub ventricose, filo lamellare intero, concolore. All'inizio bianche, quindi ocracee, brune a maturazione.
Stipite assente o appena accennato, eccentrico, ricoperto da tomento miceliare di colore bianco.
Carne inconsistente, bianca. Odore e sapore non testati.
Sporata ottenuta su vetrino e posto in exsiccata: (Terre d'ombre = 701 codice Seguy), (codice Moser = 9 A).
Caratteri microscopici
Spore (5,00) 5,24-5,84 (6,26) x (4,56) 4,88-5,56 (5,90) µm, In media 5,52 x 5,21 µm Q. = (0,96)1,01-1,11 (1,16); Q.m = 1,06; Vol. = (57) 66- 92 (112); Vol.m = 78 µm³, da globose a subglobose, verrucose, con ornamentazione del tipo IV; spesso con larga goccia oleosa centrale.
Basidi 23,5-27,3 x 6,7-7,4 µm, Q.m = 3,58; Vol.m = 690 µm³; clavati, spesso con restringimento centrale, tetrasporici con lunghi sterigmi. Pleurocistidi non osservati.
Trama delle lamelle irregolare, formata da ife larghe fino a 10 µm, ialine.
Spore di Crepidotus applanatus - Photo by Marino Zugna |
Cheilocistidi 35,6-48,5 x 8,4-11,3 µm, Q.m 4,19; Vol.m = 2348µm³; clavati, cilindrico-clavati, otriformi, flessuosi, tappezzanti per buona parte il filo lamellare.
Pileipellis di tipo cutis, composta da ife con diametro di 2,6-9,0 µm, settate, non gelatinizzate, includenti un pigmento intracellulare di color ocra, elementi terminali emergenti, con apice allargato fino a 11 µm.
Giunti a fibbia abbondantemente presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Dati relativi alla raccolta : N. scheda: 4487. Data di ritrovamento: 28/07/2010. Località: Ceppo-Morricana. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: f. 4. Habitat: Su tronchetto di faggio molto deteriorato e ricoperto da fine muschio. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco; quest'ultimo, reidratato in KOH 2%, in Ammoniaca 2% o in acqua secondo i casi.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Osservazioni
La trama pileica priva di strato gelatinoso, le spore globose o subglobose e con ornamentazione bassa, unitamente alla colorazione biancastra dei basidiomi ed alla costante presenza di giunti a fibbia, collocano la specie nel sottogenere Dochmiopus, Sezione Sphaeruli, Serie Applanatus, dove trova posto assieme a C. malachius var. malachius, C. malachius var. trichifer, C. malachioides, dai quali si differenzia, soprattutto, per avere spore più piccole e cheilocistidi tozzi e clavati.
Bibliografia consultata
Breitenbach J. & Kränzlin F., 2000- Champignons de Suisse. Tome 5. Champignons à lames 3ème partie. Luzern, 340 pp.
Consiglio G. & L. Setti - 2009: Il Genere CREPIDOTUS in Europa. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici
http://www.indexfungorum.org
Watling, R. & Gregory, N.M. (1989). British Fungus Flora. Agarics and Boleti 6. Crepidotaceae, Pleurotaceae and other pleurotoid agarics. Edinburgh: Royal Botanic Garden. 157 pp.
L. R. HESLER & ALEXANDER H. SMITH, 1965. NORTH AMERICAN SPECIES OF CREPIDOTUS by The University of Tennessee and The University of Michigan HAFNER PUBLISHING COMPANY New York and London 1965
L. R. HESLER & ALEXANDER H. SMITH, 1965. NORTH AMERICAN SPECIES OF CREPIDOTUS by The University of Tennessee and The University of Michigan HAFNER PUBLISHING COMPANY New York and London 1965
Crepidotus applanatus |
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