Peziza repanda Icones Pictae Rariorum fungorum 4: 49 (1808)
Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza
Descrizione macroscopica della raccolta
Ascomi larghi 20-40 (60) mm, all'inizio a forma di coppa più o meno ampia, alle volte lobata, infine
Peziza repanda |
Superficie imeniale liscia, all'inizio di colore ocraceo, a maturità color nocciola chiaro.
Superficie esterna da liscia a finemente forforosa, già dall'inizio priva di toni gialli, presto concolore all'imenio, schiarente a maturità (debolmente ingrigente in exsiccatum), bordo intero, liscio o finemente crenulato, a maturazione brevemente fessurato.
Carne con strato mediano poco diversificato (lente), di consistenza fragile, abbastanza aquosetta, punta con uno spillo non secerne alcun liquido.
Sapore erbaceo, dolce.
Odore da fresco erbaceo (spinaci lessate), in fase d'essicazione spermatico.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (14,6) 15,5-17,7 (18,0) x (9,5)10,0-10,9 (11,1) µm, In media 16,81 x 10,49 µm, Q. = (1,3) 1,4-1,7 (1,7), Q.m. = 1,60, Vol. = (767) 866-1077 (1140) Vol.m. = 970 µm³; ellittiche, apparentemente lisce, a forti ingrandimenti (100 immersione OIL), con Blu Cotone Lattico a caldo, molto finemente verrucose, non guttulate.
Aschi 222-328 x 11,5-18 µm, cilindrici, J+ all'apice, contenenti otto spore uniseriate, base pleurorinca.
Aschi con spore di Peziza repanda - Photo by M.Zugna |
Parafisi: parafisi con diametro 3-5 µm, cilindriche, settate, apice allargato fino a 7-8 µm, ialine.
Imenio circa 300 µm.
Descrizione degli excipuli
In un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all'incirca 1850 µm, abbiamo riscontrato 5 strati così conformati:
1/ subimenio spesso in media 100 µm, a textura globulosa formato da cellule subglobose frammiste a piriformi misuranti 11-27,5 x 11-22 µm.
2/ excipulum medullare superiore spesso in media 650 µm, a textura globulosa, orientata prevalentemente in senso perpendicolare all'imenio, formato da cellule globose, subglobose e piriformi, con diametro 40-90 µm, frammisto a ife cilindriche, settate, parallele all'imenio.
3/ excipulum medullare medio spesso in media 200 µm, a textura intricata, formata da ife cilindriche lunghe 40- 140 x 6-11 µm, disposta prevalentemente perpendicolarmente all'imenio.
4/ excipulum medullare inferiore spesso in media 460 µm, a textura globuloso-angularis, formato da cellule globose, subglobose e piriformi, misuranti 55-90 µm, frammiste a poche ife cilindriche, settate, disposte parallelamente all'imenio.
5/ excipulum ectale spesso in media 150 µm, a textura globulosa, composto da cellule subglobose con diametro 15-35 µm. Lo strato più esterno è formato da ife cilindriche intricate e più o meno catenulate, lunghe nel totale 70-140 µm, disposte prevalentemente parallele all'imenio, con articoli terminali con apice di pari spessore, o appena più largo, misuranti 20-50 x 8-15 µm.
Osservazioni
Dal punto di vista microscopico, tra le specie a spore lisce e con carne a struttura diversificata in più strati, quella che più si avvicina a P. repanda è sicuramente P. cerea. Le uniche differenze, tra l'altro non sempre facili da delimitare, consisterebbero in una minima differenza nelle medie delle misure sporali e nello spessore dell'excipulum medullare medio. Macroscopicamente siamo più fortunati, in quanto, i colori più chiari: crema-ocraceo, giallo-mielato e solo a maturità ocra-nocciola o tendenti all'ocraceo, aggiunti ad una superficie esterna che, solitamente, si presenta più liscia, dovrebbero eliminare ulteriori dubbi determinativi.
Tra le altre specie a spore lisce, ma con meno problemi di separazione, ricordiamo:
P. micropus possiede sempre, o nel maggior numero dei casi, ascomi evidentemente stipitati ed excipulum medullare medio di spessore molto ampio.
P. varia possiede un excipulum medullare medio con spessore molto basso e parafisi moniliformi.
P. vesiculosa possiede spore di misura notevolmente superiore.
P. ammophila possiede una struttura degli excipuli differentemente conformata ed un diverso Habitat di crescita.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale fresco sia secco. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6 % per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l'accertamento dell'amiloidia di aschi e spore, il Blu Cotone lattico, a caldo, per evidenziare la loro eventuale ornamentazione.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, ottenute da sporata o prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 4828. Data di ritrovamento: 05/05/2012. Località: Castagneto di Senarica- Comune: Crognaleto (TE)- Coordinate geografiche: 42°32'47.66"N 13°29'16.96"E- Altezza slm: 800- Habitat: tra resti legnosi e terra, in bosco di latifoglia mista, Carpinus betulus, Populus sp., Prunus spinosa, Quercus cerris, Juniperus communis, fuori dalla zona interessata dal bruciato. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Data inserimento in erbario: 08/05/2012
Bibliografia consultata
Breitenbach, J. & F. Kränzlin -1981- Champignons de Suisse. Tome 1. Les Ascomycètes. Lucerne.
Dennis, R.W.G. -1981- British Ascomycetes. Vaduz, 585 pp. + addenda and corrigenda (avec planches).
Donadini, J.-C. -1981- Le genre Peziza dans le Sud-Est de la France, avec clé du genre pour la France. Université de Provence. Marseille, 199 pp. (+ planches).
Dougoud R. 2001 - Clé des discomycétes carbonicoles. Documents Mycologiques Tome XXX n° 120 2001
Franchi, P., Gorreri, L., Marchetti M. & G. Monti -1992- Funghi e cenosi di aree bruciate. Pisa. 149 pp.
Grelet L. J. 1979 : Réédition Les discomycètes de France d'aprés la classifications de Boudier
Jamoni P.G., 1997: Lo studio del genere Peziza- Funghi e Ambiente 1997.
Le Gal, M. -1947- Recherches sur les ornementations sporales des Discomycètes operculés. Thèse. Ann. Sc. Nat. Bot. 11 (8) : 73-297.
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