Hohenbuehelia auriscalpium (Maire) Singer, Lilloa 22: 255 (1951) [1949]
Basionimo: Pleurotus auriscalpium Maire 1931
Sinonimi: Acanthocystis auriscalpium (Maire) Konrad & Maubl., Encyclop. Mycol. 14: 422 (1949) [1948].
Pleurotus auriscalpium Maire, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 46: 220 (1931).
Pleurotus petaloides f. auriscalpium (Maire) Pilát, Atlas Champ. l'Europe, II: Pleurotus Fries (Praha): 90 (1935).
Hohenbuehelia auriscalpium |
Posizione sistematica: Pleurotaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Pileo fino a 30 mm di diametro, flabelliforme, margine involuto, glabro, di colore chiaro tendente a inscurire fino al camoscio pruinoso verso il fondo.
Lamelle fortemente decorrenti, biancastre, tendenti all’crema-ocraceo con l’età.
Stipite eccentrico, appena accennato, ricoperto da feltro miceliare bianco.
Carne elastica, sottile. Odore e sapore non testati.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (4,87) 5,30-6,16 (6,82) x (3,89) 4,11-4,79 (5,08) µm, in media 5,72 x 4,48 µm, Q. = (1,15) 1,19-1,37 (1,47), Q.m. = 1,28, Vol. = (38) 48-72 (92) µm³ , Vol.m = 60 µm³, da ellissoidali a ovoidi, negative in Melzer, da lisce a finemente rugose, ialine.
Basidi 22-26 x 4,5-5,7 µm, Q.m. = 4,6, Vol.m = 335 µm³, clavati, tetrasporici. Trama lamellare formata da ife parallele, ialine o con parete leggermente spessa, lievemente gelatinizzate con diametro 2-6 µm.
Cheilocistidi 27,5-43 x 3,5-6,5 µm, Q.m. = 6,4, Vol.m = 505 µm³, da fusiformi a lageniformi, con pancia larga e lungo collo, più volte strangolato, apice affusolato, rostrato o molto spesso con capitulo, largo 4-7 µm, spesso avvolto da una sostanza mucosa ialina.
Spore di Hohenbuehelia auriscalpium - Photo by Marino Zugna |
Cheilocistidi metuloidi 46-76 x 8,5-11,5 µm, Q.m. = 5,8, Vol.m. = 3028 µm³, fusiformi con apice acuminato, non molto incrostati, abbondanti.
Pleurocistidi metuloidi 57-79 x 10-12 µm, Q.m. = 5,97, Vol.m = 4313 µm³, con parete spessa fino a 4 µm, fusiformi con apice acuminato, molto incrostati e molto abbondanti.
Su una sezione pileica, che misurava all’incirca 630 µm di spessore, abbiamo riscontrato i seguenti strati.
Pileipellis stratificata.
Suprapellis di tipo cutis con tendenza a tricoderma, spessa all’incirca 15-30 µm, formata da ife settate, leggermente pigmentate di giallo-brunastro, con peli terminali emergenti, con diametro di 2,5-3,5 µm; subpellis di tipo ixocutis, spessa all’incirca 73-86 µm, composta da ife settate, ialine e gelatinizzate, con diametro di 2-4 µm, lassamente intrecciate, inframezzate, si possono notare rare ife inflate con diametro 11-14 µm.
Pileitrama stratificata.
Mediopellis spessa all’incirca 80-107 µm, formata da ife parallele, settate e pigmentate di giallo-brunastro, aventi per diametro 5-6,5 µm, leggermente gelatinizzate; subpellis spessa all’incirca 355-400 µm, formata da ife subparallele, aventi per diametro 4-8,5 µm, ialine e leggermente gelatinizzate.
Pileocistidi e metuloidi non osservati in nessun strato della struttura pileica.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco; quest'ultimo, reidratato in KOH 2%, in Ammoniaca 2% o in acqua secondo i casi.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, per le rimanenti tipologie cellulari si sono fatte un minimo di venti misure a tipologia.
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Osservazioni: si differenzia dalle specie consimili per la totale assenza di cistidi metuloidi nella pileipellis e le spore di piccola taglia.
Dati relativi alla raccolta. N. scheda: 4501. Data di ritrovamento: 24/08/2010. Località: Monti della Laga - Torrente Castellano. Comune: Rocca Santa Maria. Coordinate geografiche: 42°41'0.86"N 13°24'16.37"E. Altezza slm: f. 1. Habitat: Su tronco di vecchio Fagus sylvatica. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Bibliografia consultata
Bas, C., Kuyper, Th.W., Noordeloos, M.E. & Vellinga, E.C. (eds) (1995). Flora Agaricina Neerlandica 3. Tricholomataceae (2). Rotterdam: Balkema. 183 pp.
Breitenbach J. & Kränzlin F., 1991- Champignons de Suisse. Tome 3. Boletes et Champignons à lames 1ère partie. Luzern, 364 pp.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Watling, R. & Gregory, N.M. (1989). British Fungus Flora. Agarics and Boleti 6. Crepidotaceae, Pleurotaceae and other pleurotoid agarics. Edinburgh: Royal Botanic Garden. 157 pp.
Watling, R. & Gregory, N.M. (1989). British Fungus Flora. Agarics and Boleti 6. Crepidotaceae, Pleurotaceae and other pleurotoid agarics. Edinburgh: Royal Botanic Garden. 157 pp.
Habitat di Hohenbuehelia auriscalpium |
Hohenbuehelia auriscalpium |
Hohenbuehelia auriscalpium |
Hohenbuehelia auriscalpium |
Hohenbuehelia auriscalpium |
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