Nome corrente: Hebeloma sordidum Maire
SIN.: Hebeloma pallidum Malençon
Hebeloma mesophaeum var. lacteum Vesterh.
L'Hebeloma sordidum cresce in habitat mediterraneo, in boschi di latifoglie e conifere (Pinus e Quercus), a piccoli gruppi, sin dalla primavera. Il cappello 2-4 (6) cm, è inizialmente emisferico, poi convesso e infine aperto, col margine dapprima involuto e appendicolato per i resti della cortina, poi disteso, poco umbonato, di colore biancastro-grigio-ocraceo, con il centro più scuro, brunastro, con la cuticola liscia, leggermente fibrillosa in senso radiale, asciutta. Le lamelle sono smarginate-adnate, mediamente fitte, con lamellule, di colore dapprima biancastro-grigio, poi ocra-brunastre, con il filo più chiaro. Il gambo, alto 2-8 cm, è cilindrico o leggermente allargato alla base, fibrilloso in senso longitudinale, di colore inizialmente biancastro, poi tipicamente imbrunente a partire dalla base, con una zona anulare costituita dai resti della cortina, assente in vecchiaia. La carne è esigua, di colore biancastro, brunastra alla base del gambo, con odore rafanoide. Le spore sono ellissoidali, praticamente lisce al microscopio ottico, indestrinoidi, 8.5-10 x 5-6.5 micron (foto); i cheilocistidi sono lageniformi, 40-60 x 8-13 micron (foto); i caulocistidi sono simili.
L'Hebeloma sordidum è non commestibile; era considerato fino a poco tempo fa una semplice varietà di Hebeloma mesophaeum, ma gli ultimi studi di genetica lo hanno elevato al rango di specie.
Hebeloma sordidum |
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