domenica 15 marzo 2015

Tricholoma equestre (L.) P. Kumm.

Scheda tratta dal sito "il Mondo dei Funghi"


Tricholoma equestre (L.) P. Kumm.

Sinonimi

Tricholoma equestre
Agaricus aureus Schaeffer, Agaricus auratus Fries, Agaricus arenarius Lèveillè, Agaricus equestris

Linneo, Ticholoma auratum Gillet, Gyrophila equestris Quèlet, Tricholoma flavovirens S. Lundell.

Volg. : Tricoloma equestre, Fungo del cavaliere, Monachella gialla.


Etimologia

Tricholoma =  con l’orlo peloso (dal greco thrix, thrikhòs = pelo, capello e lòma = orlo);

equestre =equestre, dei cavalieri (dal latino).

Sistematica

Regno: Fungi, Divisione: Basidiomycota, Classe: Homobasidiomycetes, Subclasse; Agaricomy-cetideae, Ordine: Tricholomatales, Famiglia: Tricholomataceae, Sottofamiglia: Tricholomatoideae, Tribù: Tricholomateae. Sezione: Tricholoma et Parafucata, Genere: Tricholoma, Specie: equestre.

 Commestibilità

Per lungo tempo considerato un ottimo commestibile, è invece ritenuto ora altamente tossico da quando in Francia si sono verificati avvelenamenti collettivi molto gravi e tre decessi. Con ordinanza 20.08.2002 il Ministero della Sanità ne ha vietata la vendita in tutta Italia. Le ragioni dell’avvelenamento non sono ancora del tutto chiare: pare che l’intossicazione sia da attribuire alla rabdomiolisi (distruzione delle cellule dei muscoli striati dell’apparato scheletrico) seguita da insufficienza renale.

 Descrizione

Denominato “Agarico dei cavalieri” perché anticamente veniva considerato uno dei funghi di maggior pregio gastronomico tanto che veniva riservato alle mense dei cavalieri e dei nobili, è stato invece di recente incriminato perché sospettato di aver provocato alcuni avvelenamenti e dei decessi.

E’ un tricholoma carnoso e redditizio, piuttosto variabile nei suoi colori che vanno dal giallo cromo, al giallo verdastro al giallo oliva e che si dispongono su tutto il carpoforo.

Il cappello,  che varia dai  5 ai 10 cm. di diametro, dapprima convesso e campanulato, si distende ed è fornito di un basso umbone. Il margine è irregolarmente lobato. La superficie cuticolare è asciutta e leggermente vellutata col secco ma diviene un po’ viscosa e brillante col tempo umido. La colorazione di base ha tonalità giallastre con sfumature olivastre ma il centro del cappello appare percorso da fibrille costituite da fitte squamette brune o bruno rossicce che si diradano verso la periferia.

Le lamelle, anch’esse gialle, sono libere al gambo, mediamente larghe e fitte, fragili, con orlo ondulato.

Il gambo è robusto e pieno, cilindrico o con un leggero rigonfiamento alla base, qualche volta un po’ ricurva, liscio o con qualche fioccosità nella parte alta; bianco o bianco crema in prossimità delle lamelle poi con  colori simili a quelli del cappello con sfumature bruno rossastre, molto leggere, verso l’estremità inferiore.

Carne soda e compatta, fibrosetta nel gambo nell’esemplare maturo, bianca o giallina verso le zone periferiche. Odore lieve, gradevole; sapore aromatico, un po’ farinoso. Reazione rosa pallido alla soda.

Spore non amiloidi, ellissoidali, pluriguttulate, con superficie liscia, misuranti  6 / 7,5 x 4 / 5 μm., ialine al microscopio ma con sporata bianca.
Si produce, in maniera anche abbondante, nel tardo autunno (da ottobre a dicembre) sia nei boschi di latifoglie, sia in quelli di aghifoglie; predilige crescere nelle pinete costiere dove è difficile individuarlo perché nascosto nelle lettiere di aghi di pino.
Tricholoma equestre



Tricholoma equestre

Tricholoma equestre



Tricholoma equestre



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