Conocybe rickenii (J. Schaeff.) Kühner
Sinonimi: Galera rickenii Schaeffer - Conocybe siliginea Fr. ss. Bres. - Conocybe pygmeoaffinis (Fr.).Kühn. ss. Ricken
Iconografia: R. Phillips 1981 Les Champignons p.155. Lange J. E. 1935 Flora agaricina danica p.128.
Posizione Tassonomica: Classe: Basidiomycetes - Ordine: Agaricales - Famiglia: Bolbitiaceae Sing.- Genere: Conocybe Fayod - Sezione: Pilosellae (Kühner) ex Sing.
Descrizione Macroscopica
Conocybe rickenii |
Pileo: Ø 1-2,5 cm, all’inizio da conico a campanulato, poi emisferico, colora crema con tinte bruno-ocra, brunastro-fuligginoso al centro, margine mai striato o soltanto per trasparenza in caso di tempo umido.
Lamelle: in numero di 60/70 con lamellule (1L-3l) più o meno spaziate, dapprima crema-ocraceo poi sempre più ocra scuro fino a raggiungere le stesse tonalità bruno-ruggine che assumono le spore a completa maturazione, orlo dapprima più chiaro poi concolore.
Carne: grigiastra o più scura quasi bruna nel pileo, crema , ocra-chiaro nello stipite, via via inscurentesi verso la base. Odore e sapore non significativi.
Stipite: 35-65 x 1-2 mm. Ø cilindrico, con alle volte un piccolo bulbo basale, bianco-sporco, crema, inscurentesi fino a brunastro verso la base e con l’età.
Habitat: nel terreno sabbioso, tra i resti di un bruciato.
Descrizione Microscopica
A Spore: da ellittiche ad ovoidi, a parete spessa e colorata anche negli esemplari immaturi, contenenti un protoplasma quasi ialino, ma molto denso, con al proprio interno delle granulazioni, che si inscuriscono via via secondo il grado di maturazione fino a raggiungere il color ruggine delle spore mature; con un grosso ed evidente poro germinativo, apiculo presente e ben pronunciato, taglia decisamente massiccia (12)-15-(17) x (7)-10-(12) um.
B Basidi: misuranti 30 x 12 um., bisporici, di forma clavata, abbastanza tozzi e con base che si assottiglia vistosamente, ricchi di protoplasma contenente al proprio interno delle guttule e dei
granuli ben evidenti, sterigmi molto grossi e brevi che si restringono bruscamente all’apice.
C Cheilocistidi: lecitiformi, praticamente di due forme, una tipica di birillo con testa rotonda di 4 um. Ø, collo 2 x 2 um., e corpo affusolato subovale misurante 17 um. di lunghezza e 8 um. Ø, con base che supera appena la larghezza dello spessore del collo misuranti in totale 20-25 x 8-10 um;(C1) l’altro con testa di 2 um. Ø, collo lungo e stretto misurante 5 x 1,5 um. corpo praticamente sferico avente Ø di 9 um. la misura completa di questo tipo di cheilocistidi è inferiore alla prima 15-18 x 8-9 um. Pleurocistidi non osservati, Giunti a fibbia presenti in ogni parte del basidioma.
D Caulocistidi: peli cistidiali polimorfi, clavati, fusiformi, o quasi utriformi con cellula terminale stretta ed allungata, 10-25 um. di lunghezza, 4-10 um. di spessore. Ife dello stipite 4-10 um. di spessore. Epicute di tipo imeniforme, ad ife subcellulari, cilindriche. Pileocistidi non osservati.
Osservazioni
Le spore lisce, l’ assenza di pseudoparafisi, il portamento slanciato, la taglia esile, lo stipite a volte con un piccolo bulbo basale la collocano nel sottogenere Conocybe del Gen. Conocybe Fayod; l’ assenza di caulocistidi lecitiformi (a volte si possono trovare all’apice estremo dello stipite) e la presenza di peli cistidiali fusiformi o clavati, la collocano nella sezione Pilosellae (Kühn.) ex Sing.
La base del gambo non radicante, la Bisporia dominante e la presenza di spore con parete spessa con poro germinativo molto evidente e di grossa taglia, ci fanno giungere alla determinazione di questa bella specie.
La confusione potrebbe sorgere basandoci sulla habitat particolare in cui è stata reperita la specie, ma già da un primo esame microscopico e una misurazione delle spore, si può separare la nostra specie da Conocybe leptospora Zschies. a spore <10 um. ad habitat carbonicolo inclusa nella sezione Pilosellae (Kühner) ex Singer.
Insolito è il substrato di crescita nel terreno sabbioso tra i residui carboniosi di un fuoco misto ad aghi di Pinus nigra e fogliame secco vario.
Nella letteratura da me consultata tutti gli Autori descrivono C. rickenii (Schaeff.) Kühner come specie fimicola o almeno crescente in terreni molto concimati, soltanto il Prof. M. Moser nella sua Guida alla determinazione dei funghi la dà nascente anche su carbonaie come nel nostro caso.
bibliografia
M. Bon, 1992. DOCUMENT MYCOLOGIQUES Fascicule n. 84 TOME XXI p.73. R. Kühner et H. Romagnesi, 1978. FLORE ANALYTIQUE des CHAMPIGNONS SUPÉRIEURS p. 345. Meinhard Moser, 1986. GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DEI FUNGHI p.301.
M. Bon, 1992. DOCUMENT MYCOLOGIQUES Fascicule n. 84 TOME XXI p.73. R. Kühner et H. Romagnesi, 1978. FLORE ANALYTIQUE des CHAMPIGNONS SUPÉRIEURS p. 345. Meinhard Moser, 1986. GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DEI FUNGHI p.301.
Conocybe rickenii |
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