Agaricus porphyrocephalus F.H. Møller
Bel ritrovamento di un Agaricus non proprio molto comune, determinato dagli amici Marino Zugna e Ennio Carrassai.
Il luogo di ritrovamento è di alta montagna sui prati oltre il limite vegetazionale dei faggi.
Ricordiamo le linee guida del Genere Agaricus:
Basidioma carnoso eterogeneo; imenoforo non asportabile;
Velo universale presente solo in alcune specie (resti alla base dello stipite sotto forma di placche o fiocchi) ; velo parziale presente (sotto forma di anello semplice o doppio, supero o infero);
Lamelle libere; carne al taglio immutabile o virante al rosso al giallo ;
Sporata bruno-porpora; trama lamellare regolare o subregolare; unioni a fibbia assenti; spore lisce, a parete non amiloide, acianofila, ortocromatica; poro germinativo generalmente indistinto; cistidi pre- senti come cheilocistidi.
Velo universale presente solo in alcune specie (resti alla base dello stipite sotto forma di placche o fiocchi) ; velo parziale presente (sotto forma di anello semplice o doppio, supero o infero);
Lamelle libere; carne al taglio immutabile o virante al rosso al giallo ;
Sporata bruno-porpora; trama lamellare regolare o subregolare; unioni a fibbia assenti; spore lisce, a parete non amiloide, acianofila, ortocromatica; poro germinativo generalmente indistinto; cistidi pre- senti come cheilocistidi.
Ecologia: generalmente su terreno molto concimato e ricco di sostanza organica; specie strettamente saprotrofe, facilmente coltivabili e largamente utilizzate a fini commerciali
Tossicità: specie commestibili di buona qualità e specie tossiche che inducono sindrome resinoide
Agaricus porphyrocephalus |
Agaricus porphyrocephalus |
Agaricus porphyrocephalus |
Agaricus porphyrocephalus |
Spore di Agaricus porphyrocephalus - Photo by Marino Zugna |
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