Pluteus petasatus (Fries) Gillet
Tassonomia
Ordine Agaricales
Famiglia Pluteaceae
Genere Pluteus
Sezione Pluteus
Sinonimi
Pluteus curtisii (Berk. & Br.) Saccardo
Pluteus patricius (Schulzer) Boudier; sinonimia non accettata dai micologi anglo-americani (Orton, Banerjee & Sundberg)
Etimologia
Pluteus: dal latino, macchina d'assedio con tettoia di legno.
petasus: dal latino = cappello da viaggio, per le grandi dimensioni del cappello
Cappello
6-15 cm di diametro, da giovane emisferico-campanulato poi a maturità convesso o appianato, con leggere depressioni o un largo umbone centrale. La cuticola è generalmente biancastra o grigio-pallida, liscia, setosa con al centro delle minuscole fioccosità o squamule brune. In alcuni casi (o a tempo secco) la superficie diventa invece più ricoperta di squamosità brune. Carnosità media. Il margine acuto ha orlo ondulato e disteso, non striato.
Imenoforo
Lamelle libere al gambo, molto fitte e sempre intercalate da lamellule. Sono di forma ventricosa e rimangono a lungo di colore bianco, arrivando a toni rosa-salmone solo a piena maturità. Il filo è intero.
Gambo
6-12 cm in lunghezza e 0,5-1,5 cm di spessore, da cilindrico, con sommità più o meno attenuata, a claviforme, con base dilatata fino a semibulbosa. Di colore biancastro, ma solcato soprattutto nella parte inferiore da fibrille innate brune, spaziate.
Carne
Fungo eterogeneo (cappello che si stacca facilmente dal gambo per la diversa struttura ifale). La carne è abbastanza soda soprattutto nel gambo, più fragile nel cappello. Colore biancastro marmorizzato. L'odore è nauseoso-dolciastro, con sapore mite.
Habitat
Cresce fascicolato (anche più di 5 elementi) su segatura o ceppi e resti di latifoglie (Fagus spp, Populus spp) dalla tarda primavera all'autunno nei boschi. Abbastanza comune.
Commestibilità o Tossicità
Non commestibile.
Osservazioni
L'odore nauseoso, la taglia medio-grande e la crescita quasi sempre cespitosa sono tutti caratteri che ne permettono l'individuazione a livello macroscopico. La forma con cappello più squamoso fu elevata a rango di specie col nome di Pluteus patricius da Boudier agli inizi del 1900, ma è stata recentemente sinonimizzata con P. petasatus da Vellinga; tuttavia la scuola anglo-americana (Orton, Banerjee & Sundberg) mantiene le due specie separate.
Somiglianze
Esistono vari Pluteus biancastri ma inodori o di taglia inferiore: si tratta di specie tutte piuttosto rare e con caratteri microscopici differenti: ad es. Pluteus pellitus (Pers.) Kumm. arriva al max. ad un cappello di 8 cm di diametro, è inodore e ha giunti a fibbia.
Pluteus petasatus |
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Pluteus petasatus |
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