giovedì 29 gennaio 2015

Chalciporus piperatus (Bull.: Fr.) Bataille

Scheda tratta dal Testo dell'AMINT "Tutto Funghi"

Chalciporus piperatus (Bull.: Fr.) Bataille

Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Genere Chalciporus

Sinonimi
Boletus piperatus Bull.

Etimologia
Dal latino chalceus = del rame, e da porus = poro, poro ramato;
Da piperatus = pepato

Cappello 
1-5(8) cm, convesso ma presto quasi piano, ondulato, con margine inizialmente involuto e poi disteso. La superficie è di colore bruno con varie tonalità e sfumature dall’ocra al cannella, al rosso mattone o ramato.

Imenoforo
Tubuli lunghi rispetto alla esiguità della carne, fino a 1 cm, adnati o poco decorrenti di color cannella-ruggine; pori inizialmente piccoli, poi ampi e angolosi, da rossicci a bruno, arancio, cannella.

Gambo
3-8 × 0,4-1,5 cm, snello, leggermente attenuato alla base, pieno; il colore è simile a quello del cappello, ma giallo alla base per il micelio dello stesso colore, che lo ricopre.

Carne
Presto molle nel cappello ma consistente nel gambo; il colore è giallo, tenuamente rosata nel cappello e di un bel giallo vivo nel gambo, simile al colore del micelio; il sapore è decisamente piccante.

Habitat
Presente sia in prossimità di aghifoglie che di latifoglie, con una particolare predilezione per le Betulle. In ambiente termofilo si rinviene sotto Eucaliptus spp., spesso associato ad Amanita muscaria.

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile per il suo sapore fortemente pepato, ma non tossico.

Somiglianze e Varietà
Fungo facilmente riconoscibile se si osservano alcuni caratteri essenziali; la caratteristica principale si evidenzia all’assaggio: sapore subito pepato che aumenta di intensità fino a diventare insopportabile; si consiglia di espellere subito il campione in esame, per evitare di restare con la lingua insensibile; i caratteri importanti per il riconoscimento sono il colore del cappello e quello dei pori; il colore dei pori rosso-aranciati sarebbe già sufficiente ad escludere gli altri funghi della famiglia; il sapore pepato è un ulteriore aiuto.
Chalciporus amarellus si diversifica per il cappello più chiaro, ocra pallido con sfumature rosate negli esemplari più giovani; il colore dei pori è rosa lampone, carminio soprattutto in gioventù; il gambo è più tozzo; all’assaggio la carne si rivela dapprima dolce, poi appena piccante con retrogusto un po’ amarognolo (da cui il nome); simbionte di aghifoglie, forse anche Leccio; fungo molto raro che va preservato!
Chalciporus rubinus, ancora più raro, cresce in prossimità di specie di Querce e ha colori molto belli: cappello che, su fondo rossastro lampone, presenta delle fini squamette più chiare, ocracee; pori rosa-rosso lampone, gambo concolore in alto e giallo intenso alla base; la carne è gialla con sfumatura rosa sotto la cuticola e nella parte alta del gambo, dal sapore dolce-acidulo.

Osservazioni

È facile incontrarlo vicino ad Amanita muscaria, soprattutto quando cresce presso Betulle o Eucalipto.

Chalciporus piperatus

Chalciporus piperatus

Chalciporus piperatus

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