venerdì 16 gennaio 2015

Mycena epipterygia (Scop.) Gray

Scheda tratta dal testo "Funghi d'Italia" ed. Zanichelli

Pileo: 1,5-2 cm, dapprima ovoide, poi conico-campanulato, infine espanso, ± umbonato, margine
striato per trasparenza; superficie ricoperta da uno strato di glutine asportabile, giallastra, bruno- giallastro.
Lamelle: piuttosto rade, adnate, o decorrenti per un dentimo, biancastre con glutme asportabile. Stipite: 4-8 x 0,1-0,3 cm, cilindrico, per lo più glutinoso, giallastro o giallo brunastro, con base finemente pelosa.
Carne: esigua, biancastra, con odore subnullo.
Spore: 7,5-11 x 5-6,5 11m, ellissoidali.
Ecologia: estate-autunno in gruppi di numerosi esemplari su detriti vegetali di aghifo- glie e latifoglie. Molto comune nelle sue forme e varietà. 


Di tale specie esistono diverse forme varietà, tra esse ricorderemo: Mycena epipterygia var. pelliculosa (Fr.) Maas Geest., con pileo grigio-brunastro e stipite grigio-biancastro, e spore di forma ellissoidale-globosa e Mycena epipterygia var. viscosa (Mai- re) Ricken con pileo bruno, carne che tende ad arrossare con l'età, dall'odore farinoso sgradevole. Entrambe le varietà hanno abitudini ecologiche e caratteri organolettici uguali alla specie tipo.
Mycena epipterygia

Mycena epipterygia

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