Entoloma hirtipes (Schumach.) M.M. Moser, in Gams, Kl. Krypt.-Fl., Bd II b/2, ed. 4 (Stuttgart) 2b/2: 206 (1978)
Basionimo : Agaricus hirtipes Schumach., Enum. pl. (Kjbenhavn) 2: 272 (1803)
Sinonimi: Agaricus hirtipes Schumach., Enum. pl. (Kjbenhavn) 2: 272 (1803)
Nolanea hirtipes (Schumach.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zwickau): 95 (1871)
Rhodophyllus hirtipes (Schumach.) J.E. Lange, (1921)
Posizionesistematica: Agaricaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Descrizione macroscopica della raccolta
Basidiomi di portamento micenoide, taglia da piccola a medio-piccola, in alcuni casi media, carne esigua, crescita boschiva in aghifoglia e latifoglia, abbastanza precoce.
Entoloma hirtipes |
Pileo largo 20-50 mm, all'inizio conico-campanulato, successivamente campanulato, infine espanso con umbone centrale sempre ben evidente, margine intero, a lungo involuto, appena leggermente striato per trasparenza con tempo umido. Igrofano. Rivestimento pileico glabro, innatamente fibrilloso, da lucido a leggermente untuoso con l'umido, colorazioni pileiche tendenzialmente brunastre più o meno intense a seconda del grado di umidità, da bruno-seppia a bruno-dattero; bruno-grigiastro con tempo secco, bruno-nerastro negli esemplari posti in exsiccata.
Lamelle da annesse a strettamente adnate, ventricose, spesso intervenate ai seni, inframezzate da 3-5 lamellule, in gioventù di colore crema-grigiastro, presto rosa-grigiastre, infine rosa-brunastre, filo lamellare concolore, finemente ondulato.
Stipite 40-100 x 3-6 mm, cilindrico, leggermente allargato alla base, sostanzialmente bruno-grigiastro, pruinoso nella porzione apicale, ornato da striature fibrillose argentee disposte longitudinalmente fin quasi alla base, ricoperto da un tomento bambagioso di colore bianco nella porzione basale, di aspetto esile, facilmente fratturabile, da giovane pieno ma presto cavo.
Carne esigua, acquosa, di colore bruno-grigiastro.
Odore di pesce.
Sapore non testato nel fresco, rancido nell'exsiccata.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (10,59) 11,53-14,52 (16,05) x (8,06) 8,56-10,13 (11,01) µm, in media 13,05 x 9,26 µm; Q. = (1,16) 1,24-1,58 (1,76), Q.m = 1,41; Vol. = (377) 441-753 (895), Vol.m = 591µm³; eterodiametriche, con 5-7 angoli in proiezione laterale.
Spore di Entoloma hirtipes - Photo by Marino Zugna |
Basidi (35,08) 35,92-41,74 (44,00) x (9,46) 10,62-13,85 (14,08) µm; in media 37,96 x 11,91 µm, Q.m = 3,21; Vol.m = 2858 µm³; tetrasporici ed in parte bisporici, cilindrico claviformi, con giunto a fibbia basale.
Trama lamellareparallela, formata da ife cilindriche, settate, con diametro (6,84) 6,98-9,77 (10,71) µm, ialine o con leggero pigmento intracellulare e parietale molto finemente incrostante.
Cheilocistidi (33,50) 39,69-64,23 (66,42) x (5,35) 7,83-14,42 (15,13)µm, apice (5,19) 5,77-9,78 (10,01) µm, in media 50,21 x 10,97 µm, apice 8,09 µm, flessuosi, versiformi, da subcilindrici a sublageniformi o subfusiformi, spesso con ventre allargato, collo ristretto e apice subcapitulato, disposti in gruppi più o meno folti o frammisti ai basidi, filo lamellare eterogeneo, a lunghi tratti tappezzato dai cistidi, in alti fertile.
Pileipellis costituita da una cutis di ife cilindriche con diametro di (5,39) 5,82-13,20 (13,41) µm, in H2O si evidenzia un pigmento intracellulare e parietale finemente incrostante di colore grigio-brunastro. Pileocistidi non osservati.
Stipitipellis costituita da una cutis di ife cilindriche con diametro di 3,99) 4,48-5,05 (8,36) µm, presente un pigmento intracellulare e parietale, finemente incrostante, di colore brunastro.
Caulocistidi (29,37) 34,64-51,97 (57,30) x (4,29) 4,79-7,27 (8,09) µm, apice (6,16) 7,41-11,03 (12,19) µm, in media 43,13 x 6,02 µm, apice, in media 9,06 µm, flessuosi, subcilindrici o, raramente con ventre allargato, con collo di pari spessore del ventre o di poco più ristretto, apice molto spesso da subcapitulato a capitulato, numerosissimi, disposti in folti mazzetti nella porzione superiore dello stipite.
Giunti a fibbia presenti nell’imenio e nel subimenio, rari nello stipite, non osservati altrove.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco; quest'ultimo, reidratato con NH4OH 6%, H2O, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale senza tener conto dell'apiculo o, nel caso di spore inequilaterali, anche in proiezione frontale, ottenute da sporata o prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga1998: Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary.
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata ed i nomi degli Autori, abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta e Habitat. N. scheda: 4654. Data di ritrovamento: 21/04/2011. Località: Acquamorta – Ceppo. Comune: Rocca Santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza s.l.m.: f. 4. Habitat: Faggeta. Determinatore:
Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Data inserimento in erbario: 30/04/2011
Osservazioni
Segnaliamo la massiccia presenza di caulocistidi subcapitulati, situati nella porzione apicale dello stipite e discendenti per ¼ di stipite. Non sappiamo quanto, questo particolare, possa essere ritenuto “forte” a livello tassonomico, in ogni caso, riteniamo questo, un carattere abbastanza singolare e merito di eventuali approfondimenti. Singolare il fatto che, nella bibliografia sui generis, da noi consultata, non siamo riusciti a trovare nulla che accenni alla presenza di caulocistidi.
Per la somma delle caratteristiche microscopiche sopra descritte, E. hirtipes, si colloca nel Sottogenere Nolanea (Fr.: Fr.) Noordel., Sezione Mammosa (Romagn.) Noordel., assieme ad altre cinque entità, delle quali di seguito, evidenziamo sinteticamente le principali differenze macro e/o microscopiche.
E. kuehnerianum Noordel. 1985, è sicuramente la specie che, microscopicamente, meno si differenzia dalla raccolta in oggetto, al punto che, per diverso tempo, l'Autore del taxon lo ha ritenuto una varietà di E. hirtipes = E. hirtipes var. sericoides (Kühner) Noordel. 1980, e solo dopo ulteriori studi ha considerato l'opportunità di elevarlo a livello di specie, in base al suo portamento, al colore del basidioma, al particolare ambiente di crescita (strettamente praticolo) e alla forma delle spore.
E. hebes (Romagn.) Trimbach 1981, possiede spore in media meno larghe di 8 µm, il filo lamellare si presenta completamente sterile, giunti a fibbia abbondanti nell'imenio rari altrove.
E. olivaceohebes Noordel. & Hauskn. 2000, possiede pileo e stipite con tonalità olivacee, le spore hanno una forma da isodiametrica a subeterodiametrica, la pileipellis presenta giunti a fibbia,.
E. malenconii Vila & Llimona (2002), possiede spore piccole, in media 8,5-9,5 x 6,9-8,0 µm, la pileipellis presenta giunti a fibbia.
E. palmense Wölfel, Noordel. & Dähncke 2001, spore piccole, in media 9-12,5 x 7-9,5 µm con 5-6 angoli, talvolta quasi romboidali; giunti a fibbia completamente assenti.
Ulteriore similitudine la si può riscontrare in E. vernum S. Lundell 1937, appartenente alla Sezione Papillata (Romagn.) Noordel., Subsezione Minuta (Romagn.) Noordel., il quale possiede spore di forma differente e cheilocistidi totalmente assenti.
Bibliografia consultata
Breitenbach, J., KrÄnzlin, F., 1995: Champignons de Suisse. Tome 4. - Lucerne: Mykologia.
Consiglio,G.1997: Contributo alla conoscenza dei macromiceti dell'Emilia-Romagna. IV. Genere Entoloma. XL (1): 3
Consiglio,G. 2000: Contributo alla conoscenza del Genere Entoloma. Parte seconda. XLIII (3): 211-226
Noordeloos, M.E., 1992: Entoloma s.l. - Saronno: Giovanna Biella.
Noordeloos, M.E., 1998: Flora Agaricina Neerlandica n° 1: 96-97.
Noordeloos, M.E. & Hausknecht A., 2000: Tre nuove Entolomataceae (Agaricales) dall'Italia. BGMB 43(3): 23-33.
Noordeloos, M.E., 2004: Entoloma s.l. Supplemento. - Alassio: Massimo Candusso.
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