Etimologia
Dal greco gymnòs = nudo, pìleos = berretto e dal latino penetrans = penetrante.
Cappello
Gymnopilus penetrans |
Lamelle
Imenoforo a lamelle, fitte, talora con il filo leggermente denticolato, inizialmente biancastre, ma ben presto giallo carico; con l'avanzare dell'età tendono a macchiarsi di ocra ruggine.
Gambo
3-6 × 0,5-0,8 cm, cilindrico, tendente ad allargarsi leggermente verso la base dove è ricoperto da una lanugine bianca che, con l'età, tende ad estendersi anche alla parte superiore, sotto forma di striature che conferiscono un aspetto quasi fibrilloso; il colore di fondo è giallastro chiaro. Negli esemplari adulti si può addirittura osservare una sorta di zona pseudoanulare evidenziata dal deposito sporale sulla parte alta del gambo.
Carne
Molto esigua, di colore biancastro nel cappello, giallastra nel gambo. Odore leggermente erbaceo e sapore amaro.
Habitat
Spore di Gymnopilus penetrans - Photo by Marino Zugna |
Fortemente gregario, lignicolo, predilige i boschi di conifere, su ceppi marcescenti o residui legnosi, strobili ed aghi in particolare di Pinus spp.; dalla fine dell’estate all’autunno, talora fino agli inizi dell’inverno; molto comune.
Commestibilità e Tossicità
Sospetto, da rifiutare, forse responsabile della sindrome psilocibinica. Sembrerebbe non contenere psilocibina, ma contiene quantità elevate di triptofano, amminoacido precursore della sintesi dei composti ad azione allucinogena.
Somiglianze e Varietà
Gymnopilus hybridus (Fr.: Fr.) Kummer sembrerebbe essere la variante ecologioca della stessa specie, priva di macchie ocra-ruggine sulle lamelle. Molto simile anche Gymnopilus suberis (Maire) Singer che, come suggerisce il nome, cresce su residui legnosi di Quercus suber, in ambiente mediterraneo ed è dotato di anello sul gambo. Gymnopilus spectabilis (Weinmann: Fr.) A.H.Smith, predilige i boschi di latifoglie, e si presenta con un portamento più massiccio, un anello ben evidente sul gambo e crescita talora cespitosa. Gymnopilus sapineus (Fr.) Maire presenta la superficie del cappello da fibrillosa a vellutato-squamulosa, con squamette rossastre. Gymnopilus stabilis (Weinm.) Kühner & Romagn. ex Bon presenta il cappello ricoperto da una sorta di velo, abbastanza fugace, con riflessi argentei. Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire, che condivide lo stesso habitat, si riconosce per le lamelle decorrenti sul gambo, di colore arancio vivo già nei giovani esemplari, carne dal sapore gradevole, non amaro, spore in massa ialine e non ocracee.
Gymnopilus hybridus (Fr.: Fr.) Kummer sembrerebbe essere la variante ecologioca della stessa specie, priva di macchie ocra-ruggine sulle lamelle. Molto simile anche Gymnopilus suberis (Maire) Singer che, come suggerisce il nome, cresce su residui legnosi di Quercus suber, in ambiente mediterraneo ed è dotato di anello sul gambo. Gymnopilus spectabilis (Weinmann: Fr.) A.H.Smith, predilige i boschi di latifoglie, e si presenta con un portamento più massiccio, un anello ben evidente sul gambo e crescita talora cespitosa. Gymnopilus sapineus (Fr.) Maire presenta la superficie del cappello da fibrillosa a vellutato-squamulosa, con squamette rossastre. Gymnopilus stabilis (Weinm.) Kühner & Romagn. ex Bon presenta il cappello ricoperto da una sorta di velo, abbastanza fugace, con riflessi argentei. Hygrophoropsis aurantiaca (Wulf.: Fr.) Maire, che condivide lo stesso habitat, si riconosce per le lamelle decorrenti sul gambo, di colore arancio vivo già nei giovani esemplari, carne dal sapore gradevole, non amaro, spore in massa ialine e non ocracee.
Gymnopilus penetrans |
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