Boletus satanas Lenz
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Genere Boletus
Sezione Luridi
Nome italiano
Porcino malefico, boleto malefico.
Sinonimi
Tubiporus satanas (Lenz) Maire, (1937).
Etimologia
Dal latino sàtanas, di Satana, cioè velenoso, malefico.
Cappello
10-30(40) cm, emisferico poi convesso, molto carnoso, sodo, con cuticola eccedente e vellutata, asciutta, da bianco sporco-crema brunastro chiaro sino a grigio-bruno con tonalità olivastre, talvolta con leggere sfumature rosate, margine involuto nei giovani esemplari.
Tubuli e pori
Tubuli lunghi, arrotondati al gambo, quasi liberi, da giallo a giallo-verdastro poi olivastro, azzurro-blu al taglio; pori piccoli, rotondi, gialli ma presto arancio-rossi, generalmente più chiari presso il margine del cappello, bluastri alla pressione.
Gambo
5-15 × 4-10 cm, sodo, tozzo, generalmente più corto del diametro del cappello, obeso poi allungato, a forma di pera, allargato alla base, giallo nella parte superiore, da rosso porpora a rosso-viola nella zona centrale, giallo-rossastro alla base, percorso nei 2∕3 superiori da un fine reticolo concolore al fondo, imbluente al tocco.
Carne
Spessa e compatta nel giovane, poi molle, bianco-giallastra, giallo pallida, vira debolmente all'azzurro alla sezione in modo disomogeneo e distribuito a settori; odore debole nel giovane, ma poi forte, disgustoso, cadaverico negli esemplari maturi, sapore dolce.
Habitat
Cresce dall'estate all'inizio dell'autunno nei boschi caldi di latifoglie, in particolare Quercus, su suolo calcareo. Non molto comune.
Microscopia
Spore bruno-olivastre in massa, lisce, ellissoidali-fusiformi, 11-15 × 5-7 µm.
Commestibilità o Tossicità
Specie velenosa, certamente tossico da crudo, è responsabile di sindrome gastrointestinale a breve latenza che si manifesta poche ore dopo il consumo, eccezionalmente durante il pasto stesso.
Osservazioni
Boletus di notevoli dimensioni, in alcune zone d'Italia viene incautamente consumato dopo trattamenti e preparazioni empiriche atte a distruggere le Bolesatine di natura peptidica, responsabili dell'avvelenamento. In ogni caso il consumo di tale specie è assolutamente sconsigliato ed è opportuno, a livello di prevenzione, sconsigliarlo a tutti coloro che "indulgono" nel cibarsi di tale Boletus.
Somiglianze e Varietà
Le tonalità biancastre del cappello, le notevoli dimensioni, il particolare viraggio della carne e lo sgradevole odore che emana a maturazione, lo rendono difficilmente confondibile con gli altri Boletus della stessa sezione.
Le tonalità biancastre del cappello, le notevoli dimensioni, il particolare viraggio della carne e lo sgradevole odore che emana a maturazione, lo rendono difficilmente confondibile con gli altri Boletus della stessa sezione.
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