domenica 1 marzo 2015

Russula risigallina (Batsch) Sacc.,

Scheda redatta dal Sig. Marino Zugna del Forum AMB di Muggia

Russula risigallina (Batsch) Sacc., Fl. ital. crypt., Hymeniales (Genoa) 1: 430 (1915)

Basionimo: Agaricus risigallinus Batsch, Elench. fung., cont. prim. (Halle): 67, tab. 15:72 (1786)
Sinonimi: Agaricus chamaeleontinus Lasch, Linnaea 3: 389 (1828)
Agaricus vitellinus Pers., Syn. meth. fung. (Göttingen) 2: 442 (1801)
Bolbitius titubans var. vitellinus (Pers.) Courtec., Docums Mycol. 34(nos 135-136): 49 (2008)
Russula armeniaca Cooke, Illustrations of British Fungi (Hymenomycetes) (London) 7: pl. 1045 (1064) (1888)
Russula chamaeleontina (Lasch) Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 363 (1838) [1836-1838]
Russula lutea var. armeniaca (Cooke) Rea, Brit. basidiomyc. (Cambridge): 478 (1922)
Russula lutea var. chamaeleontina (Lasch) Singer, Annls mycol. 33(5/6): 297 (1935)
Russula lutea var. luteorosella Britzelm.
Russula lutea var. ochracea Singer, Annls mycol. 33(5/6): 298 (1935)
Russula risigallina f. chamaeleontina (Lasch) Bon, Docums Mycol. 18(nos 70-71): 108 (1988)
Russula vitellina (Pers.) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 618 (1821)

Posizione sistematica: Russulaceae, Russulales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi

Quadro macroscopico della raccolta
Russula risigallina
La raccolta si riferisce a quattro esemplari in differente stadio di maturazione. Basidiomi di dimensioni medio-piccole, con carne di consistenza soffice.
Pileo diametro 60-70 mm, da semi convesso a convesso, infine disteso e depresso al centro, margine

intero o accidentalmente fessurato. Orlo liscio, leggermente striato per trasparenza negli adulti. Cuticola liscia, elastica e viscosa con l'umidità, brillante con il secco; interamente separabile; di colore crema chiaro, crema carico, giallo più o meno intenso, in un caso sfumata di rosa-arancio, più chiara verso la periferia e all'orlo.
Lamelle sub libere, leggermente arrotondate all'inserzione, ventricose, mediamente spaziate, moderatamente spesse, molto fragili, intervenate ai seni, lamellule molto rare, inizialmente di colore giallo-crema, a maturazione gialle, filo lamellare intero, concolore.
Stipite 40-80 x 15-20 (30) mm, cilindrico, con apice leggermente svasato e base appena più larga, finemente pruinoso, di colore bianco, appena sporcato di ocra alla base, all'inizio pieno poi midolloso, corteccia abbastanza spessa. 
Carne all'inizio compatta, molto presto soffice e spugnosa, tendenzialmente di colore bianco, nel midollo leggermente macchiata di ocraceo per imbibimento. Odore non rilevato.
Sapore interamente dolce nelle carni e nelle lamelle.
Sporata "ottenuta su vetrino posto in exsiccatum" giallo scuro = IV-b del codice di Romagnesi.
Reazioni macrochimiche: FeSo4 = debolmente rosa. Guaiaco = lentamente verde.
Reazioni microchimiche: ife primordiali incrostate dopo il trattamento con Fucsina fenolica + Acido Cloridrico. 
Cistidi imeniali praticamente inermi oppure con contenuto leggermente rifrangente dopo il passaggio in SV. 
Laticiferi della corteccia del piede sensibili alla SV = ingrigenti.

Quadro microscopico della raccolta
Spore (6,74) 7,39-8,84 (9,59) x (5,25) 5,86-6,97 (8,09) µm, in media 8,00 x 6,40 µm; Q. = (1,10) 1,15-1,36 (1,44), Q.m. = 1,25; Vol. = (103) 132-221 (307) µm³, Vol.m. = 173 µm³; da obovoidi a largamente ellissoidi in proiezione laterale, sub subglobose in proiezione frontale, ornate da aculei alti fino 1 µm, amiloidi, principalmente isolati, saltuariamente uniti a formare brevi creste, plaga ilare ampia, fortemente amiloide.
Basidi 27,5-42,1 x 8,5-12,0 µm, in media 33,1 x 10,6 µm, Q.m. = 3,1; Vol.m = 1977 µm³, clavati, abbastanza corti e tozzi, tetrasporici.
Spore di Russula risigallina - Phoitio by Marino Zugna
Cistidi imeniali (misure senza appendice) 50,5-60,5 x 7,1-14,1 µm, in media 54,7 x 10,3 µm, Q.m. = 5,5; Vol.m. = 3155 µm³, poco numerosi, da fusiformi a strettamente fusiformi, la maggior parte con appendice apicale lunga fino a 8,0 µm; numerosi. Pleurocistidi poco numerosi, simili ai cheilocistidi per forme, misure e reazione chimica.
Pileipellis formata da peli cilindrici, flessuosi, cortamente clavati; l'ultimo setto lungo fino a 33,5 µm, all'apice spesso 2,9-5,3 (7,0) µm, in media 4,1 µm. 
Ife primordiali non molto abbondanti, non aggreganti in mazzetti, cilindriche, molto lunghe e fino a 6-8 volte settate, lunghe fino a 160 µm, spesse 3,4-6,0 µm, in media 4,7 µm. Pareti da mediamente a fortemente incrostate, da granulose a ricoperte a placche, dopo il trattamento nella Fucsina".

Osservazioni
Gli esemplari posti a sporulare hanno prodotto una sporata scarsa ma quanto basta per sincerarsi del suo grado di colore e assegnarla al gruppo delle xanthosporee, il che, sommato alla presenza di ife primordiali incrostate ci riconduce indubbiamente ad una specie gravitante nel sottogenere Incrustatula. 
Sistematicamente, R. risigallina si colloca nel Sottogenere Incrustatula, Sezione Amethystinae, Sottosez. Chamaleontinaee, assieme ad un numero di specie tra le quali diverse sono quelle che possiedono caratteri tanto simili da rendere molto dubbia una loro separazione.
Quindi, escludendo dalle ipotesi determinative le Incrustatula leucosporee, delle rimanenti Incrustatula xanthosporee potremo escludere le specie incluse nella Sottosezione Amethystinae, per il fatto di possedere laticiferi dello stipite insensibili alla SV; così come le specie della Sottosezione Itegroidinae, per il fatto di possedere carne spontaneamente ingrigente o annerente; dunque, non ci rimane che considerare le specie inquadrate nella Sottosez. Chamaleontinaee, delle quali, di seguito, stiliamo una breve e sintetica lista. 
Sporata giallo carico, verso IVd o IVe. 
R. vitellina, specie a distribuzione prevalentemente nordica, cappello giallo cromo, cuticola pileica viscida e brillante. 
R. olivascens, simbionte di Picea o Abies, cuticola pileica da giallo-verdastro a sfumature bruno-violacee. 
R. ochracea, specie più robusta e carnosa, cuticola pileica di colore ocra, oppure ocra misto a toni rosa. 
R. helios, simbionte delle querce e possiede spore a verruche in parte catenulate o crestate, ife primordiali della pileipellis con diametro non superiore a 3-4 µm. 
R. roseicolor, simbionte di latifoglie, associata preferibilmente a Quercus sp., cappello da rosa a rosso, a rosso-violaceo. 
Sporata giallo chiaro, verso IVa, al più IVb, del codice di Romagnesi 1987 R. salmonolutea; R. flavocitrina; R. gilva.

Materiali e Metodi 
Lo studio è stato compiuto su materiale fresco e secco, reidratato con KOH 5%, NH4OH 6%, H2O, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari, Sulfovanillina = (SV) per testare la reazione di pileocistidi e cistidi imeniali. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l'accertamento di amiloidia delle spore e la loro eventuale ornamentazione.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale e, nel caso di spore inequilaterali anche in proiezione frontale, ottenute da sporata o prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tener conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. 
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary). 
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat e/o, se necessario, in studio, con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo macchina della medesima fotocamera, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.

Dati relativi alla raccolta N. scheda: 4702. Data di ritrovamento: 10/07/2011. Località: Intermesoli. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 42°32'3.50"N 13°32'20.60"E. Altezza s.l.m.: 800. Habitat: Bosco di Corylus avellana, Carpinus sp., ed in minor numero Fagus sylvatica. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Data inserimento in erbario: 14/08/2011

Bibliografia consultata
BON M. (1988) - Clé monographique des russules d'Europe, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71.
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) – Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignos de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) - Le russule Ed EN – EDINATURA.
Kränzlin F., 2005- Champignons de Suisse. Tome 6. Russulaceae. Luzern, 340 pp.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules d'Europe et d'Afrique de Nord. Bordas, Paris.
Sarnari M. (1998) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo primo.
Sarnari M. (2005) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo secondo.
Russula risigallina

Russula risigallina

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